2018-10-21
Opposizione in onda a reti unificate. La tv sa solo criticare il governo
Dalla satira ai talk show, è un'eterna gara a chi spara di più sull'esecutivo di Giuseppe Conte.Certo, ci mettono del loro e parecchio. Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ma non solo. Anche Danilo Toninelli e Rocco Casalino. Mostrano ingenuità, inesperienza, smania di apparire, dichiarare, concionare. E poi litigano: non voglio passare per fesso; e io per bugiardo… Mostrano tutta la loro giovane età. So' ragazzi, verrebbe da dire, se la situazione non fosse seria. Però, se vogliamo farci caso, bisogna riconoscere che la televisione, tutta ma proprio tutta, è schierata contro il governo gialloblù, alleata delle agenzie di rating e dei commissari europei più brontoloni. Una tv monocolore d'opposizione, un monoscopio antigovernativo, con una sfumatura diversa per canale.Il caso più clamoroso ed esplicito è quello di Che tempo che fa, Rai 1. Dopo la polemica sul ruolo di Carlo Cottarelli che tutte le domeniche fa le pulci alla manovra e invita gli italiani a fare sacrifici a 6.500 euro a ospitata, Fabio Fazio ha pensato bene d'invitare il sindaco di Riace, Domenico Lucano, indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma eroe conclamato del suo socio Roberto Saviano (il consigliere Rai Giampaolo Rossi ha chiesto a Marcello Foa e a Fabrizio Salini, di portare con urgenza la questione a uno dei prossimi Cda). Opposizione frontale.Su La7 tutte le sere va in onda Otto e mezzo, una specie di newsletter quotidiana per dire che i due vicepremier sono inetti, incapaci, maldestri e quanto mai potranno andare ancora avanti, mentre l'Europa, brava e buona, ci rimbrotta bonariamente indicandoci la strada giusta. Dopo aver riciclato Mario Monti come oracolo di Bruxelles (ricordate il mantra: «Ce lo chiede l'Europa»?), ora il nuovo astro è Gianrico Carofiglio, ex magistrato e romanziere con una breve parentesi sui banchi del Pd, strenuo assertore dell'alleanza fra M5s e Partito democratico. Quanto a Massimo Cacciari, presenza abituale chez Lilli Gruber, la sua apocalisse si dispiega sul governo legastellato come prima aveva fatto con quello a guida Matteo Renzi, Enrico Letta, Mario Monti, Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Amintore Fanfani… Opposizione militante.Restando nella rete diretta da Andrea Salerno, questa settimana per colpire Di Maio e Salvini Piazza pulita e Propaganda live hanno schierato gli stranieri. Nel giorno della lettera di avvertimento sulla manovra della Commissione europea Corrado Formigli ha sfoderato un'intervista esclusiva al simpatico Pierre Moscovici, mentre, il giorno dopo, Diego Bianchi, in arte Zoro, ha esibito in studio Michael Moore, il regista americano di Fahrenheit 11/9: «Noi in America con Trump abbiamo copiato Berlusconi, ma ora voi, con Salvini e Di Maio, state cercando di battere Trump». Qualche giorno prima, invece, Giovanni Floris aveva consegnato la puntata di DiMartedì a Matteo Renzi, convocato non si è capito bene se come senatore semplice di Scandicci, divulgatore televisivo, conferenziere o angelo della morte della sinistra. Inutile dire che stando alla sua versione in confronto ai vicepremier attuali, Attila è una crocerossina. Il filo rosso di tutti questi «approfondimenti» lo garantisce l'onnipresente direttore dell'Espresso Marco Damilano. Opposizione scapigliata.Pigiando sul telecomando, anche su Rete 4 non tira vento favorevole all'esecutivo Conte. Stasera Italia mescola di più gli ospiti, dando voce anche agli esponenti della maggioranza e tentando di mantenere uno spirito pluralista (l'ex ministro Pier Carlo Padoan, il presidente Pd Matteo Orfini, il neopentastellato Gianluigi Paragone). Ma alla fine lo scetticismo salottiero di Barbara Palombelli vince su tutto e tutti. Non va meglio nel racconto del Paese reale proposto dalle inchieste di Gerardo Greco in Viva l'Italia. Opposizione parruccona. Per rifugiarsi in un'oasi d'informazione non troppo orientato, finora aveva funzionato il notiziario di SkyTg24, abbastanza asettico e professionale e perciò utile a registrare i semplici fatti della giornata. Purtroppo, da quando è comparso l'ircocervo gialloblù, anche la rete all news di Sky ha smarrito imparzialità. Lo si vede dai toni allarmati, dall'insistenza sulle notizie negative, dall'acqua potabile di Matera ai roghi nell'hinterland milanese, dalla scelta dei titoli e delle analisi nella rassegna stampa. L'apice si raggiunge nell'angolo finanziario affidato a Mariangela Pira nel ruolo di capocordata dello spread. Opposizione gufa.Esasperati dalla monocromia si cerca riparo sul Nove, il canale dove a sua volta è riparato Maurizio Crozza. Ma anche qui i suoi Fratelli sono tutti tonti e rispondono ai nomi di Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Giovanni Tria. Almeno quella del comico genovese è satira dichiarata e spazia fino a coinvolgere Renzi, Vittorio Feltri, Fedez e Chiara Ferragni. Opposizione globale.P.s. Nel frattempo le nomine della Rai sono nuovamente slittate. Ma le indiscrezioni secondo le quali si vogliono valorizzare le risorse interne dell'azienda, se confermate, sono un piccolo, ma significativo, segnale di cambiamento.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)