2022-11-27
Non si pagherà l'Imu sulle case occupate
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Testo in Aula lunedì. Multe e cancellazione della partita Iva delle ditte «apri e chiudi» Per gli stranieri già richiamati dal Fisco obbligatorie fideiussioni da 50.000 euro in su.Esenzione totale per l’Imu legata a immobili occupati illegalmente e stretta per combattere le partite Iva «apri e chiudi», quelle usate come metodo per pagare meno tasse. Sono alcune delle novità presenti nell’ultima bozza della manovra del governo guidato da Giorgia Meloni, che dovrebbe giungere alla Camera domani. Il testo, a quanto si apprende, rappresenterebbe infatti per il 95% la versione definitiva che verrà poi integrata con gli ultimi passaggi.Il prossimo anno i proprietari di immobili occupati illegalmente non dovranno più pagare l’imposta municipale unica a patto, però, che sia stata presentata regolare denuncia, così da certificare l’oggettiva occupazione. La problematica era già stata sollevata in passato da diverse associazioni di proprietari di immobili, obbligati a mettere mano al portafoglio per immobili che non generavano alcuna forma di reddito. All’interno della manovra, inoltre, si parla anche di modalità per chiedere l’esenzione del pagamento dell’Imu senza, però, specificarne i dettagli. Ci vorranno quindi con ogni probabilità dei decreti attuativi ad hoc, con il ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti chiamato a chiarire precisamente tempistiche e modalità.Via anche a una analisi a tappeto delle nuove richieste di apertura di partita Iva, con tanto di contraddittorio con l’Agenzia delle entrate nel caso di posizione ritenute foriere di evasione fiscale e, in caso di esito negativo dei controlli, chiusura d’ufficio della posizione fiscale e 3.000 euro di multa. Non solo: gli extracomunitari chi si sono visti chiudere d’ufficio la partita Iva potranno tornare a chiederne la riapertura solo dopo aver presentato fideiussione bancaria o assicurativa di almeno 50.000 euro con validità triennale.All’interno della parte legata agli aiuti alle famiglie trova poi posto l’articolo sull’assegno unico universale. La misura prevede che «l’incremento del 50% venga riconosciuto per i nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di Isee fino a 40.000 euro». In dettaglio, si legge nell’ultima bozza della manovra, «per effetto di quanto disposto dai commi 1 e 2 e tenuto conto delle risultanze emerse dall’attività di monitoraggio relativa all’anno 2022 e ai conseguenti aggiornamenti degli andamenti anche in termini prospettici, le risorse finanziarie iscritte in bilancio» sono «incrementate di 345,2 milioni di euro per l’anno 2023, 457,9 milioni di euro per l’anno 2024, 473,1 milioni di euro per l’anno 2025, 480,3 milioni di euro per l’anno 2026, 483,3 milioni di euro per l’anno 2027, 486,3 milioni di euro per l’anno 2028 e 489,2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029».Arriva poi una cabina di regia per i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. Questo perché riguardano diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini. La misura prevede la «completa attuazione dell’articolo 116 della Costituzione e del superamento dei divari territoriali nel godimento delle prestazioni». In particolare, «viene istituita la cabina di regia» sui Lep a Palazzo Chigi. A presiederla è il ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli, insieme con quello per gli Affari europei, Raffaele Fitto, quello delle Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati, quello dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e i ministri «competenti per le materie dell’articolo 116», i presidenti di Conferenza delle Regioni, Upi e Anci.Mancano ancora, nell’ultima bozza della legge di bilancio datata 25 novembre, i dettagli sugli extraprofitti. L’articolo che contiene il «contributo straordinario contro il caro bollette» risulta infatti vuoto, così come nella versione provvisoria della legge di bilancio circolata nei giorni scorsi. Scompare, invece, dagli articoli della manovra la norma immediatamente successiva (anch’essa vuota nella prima versione ma almeno titolata) sul «contributo di solidarietà temporaneo».Novità anche per le funzioni del Fondo di garanzia per le Pmi che vengono prorogate per tutto il 2023, così come previsto dalla legge di bilancio 2021 e anche per quanto riguarda il sostegno speciale e temporaneo per il contrasto agli effetti della crisi ucraina. Nella bozza, l’articolo in merito a questa misura appare come «in valutazione». Lo stanziamento previsto in questo caso è di 800 milioni (contro la cifra di 1 miliardo circolata dopo l’approvazione della legge in cdm avvenuta il 21 novembre).Nell’ultima bozza della legge di bilancio si preme l’acceleratore sul ponte sullo Stretto, con la prevista riattivazione della società Ponte Stretto spa e la possibilità di Rfi e Anas di aumento di capitale fino a 50 milioni complessivi per la partecipazione alla società. La misura tira anche un colpo di spugna sui contenziosi in corso. Dall’entrata in vigore della legge, infatti, «sono sospesi i giudizi civili pendenti con il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera». Inoltre, entro 30 giorni la società Stretto di Messina deve sottoscrivere l’integrale rinuncia al contenzioso «a completa tacitazione di ogni diritto e pretesa», si evidenzia nel testo.Infine, il congedo parentale viene esteso «per la madre lavoratrice, per la durata massima di un mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80% della retribuzione».
Foto Pluralia
La XVIII edizione del Forum Economico Eurasiatico di Verona si terrà il 30 e 31 ottobre 2025 al Çırağan Palace di Istanbul. Tema: «Nuova energia per nuove realtà economiche». Attesi relatori internazionali per rafforzare la cooperazione tra Europa ed Eurasia.
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona si sposta quest’anno a Istanbul, dove il 30 e 31 ottobre 2025 si terrà la sua diciottesima edizione al Çırağan Palace. L’evento, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia in collaborazione con la Roscongress Foundation, avrà come tema Nuova energia per nuove realtà economiche e riunirà rappresentanti del mondo politico, economico e imprenditoriale da decine di Paesi.
Dopo quattordici edizioni a Verona e tre tappe internazionali — a Baku, Samarcanda e Ras al-Khaimah — il Forum prosegue il suo percorso itinerante, scegliendo la Turchia come nuova sede di confronto tra Europa e spazio eurasiatico. L’obiettivo è favorire il dialogo e le opportunità di business in un contesto geopolitico sempre più complesso, rafforzando la cooperazione tra Occidente e Grande Eurasia.
Tra le novità di questa edizione, un’area collettiva dedicata alle imprese, pensata come piattaforma di incontro tra aziende italiane, turche e russe. Lo spazio offrirà l’occasione di presentare progetti, valorizzare il made in Italy, il made in Turkey e il made in Russia, e creare nuove partnership strategiche.
La Turchia, ponte tra Est e Ovest
Con un PIL di circa 1.320 miliardi di dollari nel 2024 e una crescita stimata al +3,1% nel 2025, la Turchia è oggi la 17ª economia mondiale e membro del G20 e dell’OCSE. Il Paese ha acquisito un ruolo crescente nella sicurezza e nell’economia globale, anche grazie alla sua industria della difesa e alla posizione strategica nel Mar Nero.
I rapporti con l’Italia restano solidi: nel 2024 l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha toccato 29,7 miliardi di euro, con un saldo positivo per l’Italia di oltre 5,5 miliardi. L’Italia è il quarto mercato di destinazione per l’export turco e il decimo mercato di sbocco per quello italiano, con oltre 430 imprese italiane già attive in Turchia.
Nove sessioni per raccontare la nuova economia globale
Il programma del Forum si aprirà con una sessione dedicata al ruolo della Turchia nell’economia mondiale e proseguirà con nove panel tematici: energia e sostenibilità, cambiamento globale, rilancio del manifatturiero, trasporti e logistica, turismo, finanza e innovazione digitale, produzione alimentare e crescita sostenibile.
I lavori si svolgeranno in italiano, inglese, russo e turco, con partecipazione gratuita previa registrazione su forumverona.com, dove sarà disponibile anche la diretta streaming. Il percorso di avvicinamento all’evento sarà raccontato dal magazine Pluralia.
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Matteo Del Fante, ad di Poste Italiane (Ansa)
«Non esiste al mondo un prodotto così diffuso e delle dimensioni del risparmio postale», ha dichiarato Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, a margine dell’evento «Risparmio Postale: da 150 anni la forza che fa crescere l’Italia», a cui ha presenziato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Come l’ha definito il Presidente della Repubblica, si tratta di un risparmio circolare: sono 27 milioni i risparmiatori postali», ha spiegato ai giornalisti Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti.