2019-08-14
Luca Toni: «No all’inciucio, andiamo alle urne. Io sceglierei il centrodestra»
Il campione del mondo, che alle comunali di Modena era salito sul palco con Matteo Salvini: «Siamo in democrazia, sono i cittadini che devono decidere chi li governa. Scendere in campo? Potrei fare il ministro dello Sport...»Capocannoniere del campionato tedesco nella stagione 2006/2007 con il Bayern Monaco, capocannoniere della Coppa Uefa l'anno successivo, vincitore di due coppe di Germania, di una coppa di Lega tedesca, due volte capocannoniere della serie A e, soprattutto, indimenticabile attaccante della Nazionale di Marcello Lippi, che nel 2006 tinse di azzurro il cielo sopra Berlino. Luca Toni oggi è opinionista su Tv8 per l'Europa League. Ma a quanto pare, ha le carte in regola anche per fare l'opinionista politico.Toni, come sta? È in ferie?«Eh già. In Sardegna...».Si vede dalle foto che pubblica su Instagram. Ma so che in questo concitato Ferragosto, in cui si consuma la crisi di governo, lei ha una preoccupazione che le sta rovinando la vacanza.«No, la prego, parliamo prima di sport... Alla politica ci arriviamo dopo».E allora, visto che lei ormai è specializzato in analisi tecniche, mi racconti che cosa prevede per il campionato che inizia tra dieci giorni.«La Juventus rimane un gradino sopra tutti gli altri».Quindi sarà ancora strapotere bianconero?«Ma la Juve avrà ottime concorrenti».Quali?«L'Inter ha lavorato molto bene e ha preso un grande allenatore. E anche il Napoli potrebbe dare molto fastidio ai bianconeri».Si vede già, nella Juventus, la differenza tra il gioco di Massimiliano Allegri e quello di Maurizio Sarri?«Finora ha giocato partite di calcio estivo, che ovviamente ha i suoi limiti. Però la differenza di mentalità si vede. E sarà un crescendo».È l'anno buono per la Champions?«Evito di pronunciarmi. Pare che più ne parliamo, più portiamo male alla Vecchia Signora. Diciamo che ormai la Juve è al livello degli altri top club europei».Che cosa manca alle nostre squadre per tornare competitive nei tornei internazionali?«Innanzitutto gli stadi di proprietà».Il Mondiale 2006 sembra un'eternità fa. Non qualificandoci a Russia 2018, con il nostro calcio, abbiamo toccato il fondo.«Dopo quel trionfo, ci è mancata la giusta programmazione. Abbiamo tanti talenti, ne abbiamo bruciati altrettanti. I club devono avere il coraggio di puntare di più su di loro, per farli crescere».Chi le piace, tra i giovani?«Mi piace molto Federico Chiesa. E anche Nicolò Zaniolo. Ma bisogna riconoscere anche un'altra cosa».Quale?«Le guardi, le nostre squadre: in quasi tutte, specie dal centrocampo in su, mancano giocatori italiani».Ahi ahi. Questo è un argomento molto salviniano.«Se lo dice lei».Non a caso, durante la campagna elettorale per le comunali a Modena, era salito sul palco con Matteo Salvini.«Un episodio che i giornali hanno un po' ingigantito. Sostenevo il candidato sindaco della Lega, una brava persona. E si era candidato anche un mio amico».Mi vuole dire che non è di destra?«Be', dai, che sono di centrodestra è evidente...».E allora veniamo alla stretta attualità.«Ecco, su questo vorrei dire una cosa molto semplice».La dica.«Siamo in un Paese democratico. L'unica cosa che possiamo fare è andare al voto il prima possibile».No all'inciucio?«Spero che governi chi merita di governare e non chi viene selezionato da qualche manovrina».Come nel calcio, deve vincere il migliore?«È giusto mettersi in gioco, come nello sport. A decidere chi governa il Paese devono essere i cittadini, non altri».E quando si andrà al voto, chi sceglierà?(Ride) «Non esageriamo. È già sottinteso».Diciamo che vestirebbe la maglia verde?(Ride) «Dai... Il voto è segreto. Però sicuramente so già chi votare».Dopo essere sceso in campo da calciatore, scenderebbe in campo anche da politico, se la chiamassero?«Non saprei. Deciderei in base ai programmi. E direi di sì solo a chi condivide i miei valori».Quali sono?«Quelli che ho sempre praticato anche nel calcio: sacrificio, lealtà, voglia di combattere sempre».E se le dicessi «Dio, patria e famiglia»?(Ride) «Lei mi vuole inguaiare».Magari mi può rispondere con il suo motto di Instagram: «top».«Ok, diciamo che certi valori sono top...».Luca Toni ministro dello Sport. Ci si vedrebbe?«Dovrei studiare tanto. Ma mi piacerebbe dare una mano al mondo dello sport».Allora se scamperemo l'inciucio, Salvini è avvisato: c'è un campione pronto a scendere in campo.(Ride) «Top!».