2022-04-25
Niente Le Pen: i francesi sono contenti così
Confermato Emmanuel Macron al ballottaggio per la seconda volta di fila, grazie a un po’ dei voti che nel primo turno erano andati a Jean-Luc Mélenchon. Alto l’astensionismo. La candidata della destra ammette la sconfitta appena chiuse le urne. L’ambasciata Usa: «Rischio violenze». I francesi hanno rieletto Emmanuel Macron come loro presidente. Secondo le prime proiezioni diffuse dagli istituti demoscopici - quando questa edizione de La Verità andava in stampa - Macron ha ottenuto circa il 58% delle preferenze mentre Marine Le Pen circa il 42%. L’astensione a questo secondo turno delle elezioni presidenziali è stata stimata attorno al 28%, mentre quella registrata nel primo turno, il 10 aprile scorso, era stata pari al 26,31%. Cinque anni fa, al ballottaggio, aveva votato poco più dell’80% degli aventi diritto transalpini. La distanza tra il Macron e Le Pen era abissale: 66% contro 33%. La candidata perdente ha parlato pochi minuti dopo la chiusura delle urne riconoscendo la sconfitta, ma anche un risultato onorevole. Le Pen ha denunciato la violenza e le fake news che l’hanno colpita tra i due turni e ha ringraziato gli elettori rurali e quelli d’oltremare.Sembrerebbe che gli elettori che al primo turno avevano votato per il leader di estrema sinistra de La France Insoumise (Lfi) Jean-Luc Mélenchon - arrivato terzo due settimane fa - abbiano scelto di sostenere Macron al ballottaggio.Ad influire sul risultato finale delle elezioni presidenziali potrebbero aver contribuito anche gli elettori di alcuni dipartimenti - le province francesi - come il Var e il Passo di Calais - dove alle 17 aveva votato più del 68% degli aventi diritto. Altrove invece la partecipazione è stata nettamente inferiore alla media nazionale. Nel dipartimento della Seine-Saint-Denis - tristemente noto per essere stato il rifugio di vari terroristi dopo gli attentati degli anni scorsi - a mezzogiorno aveva votato poco meno del 45%. Al primo turno, questa zona aveva premiato Mélenchon. Secondo alcuni sindaci locali la partecipazione definitiva sarà più consistente perché molti elettori, che praticano il ramadan, preferiscono votare dopo il tramonto, alla fine del digiuno quotidiano.Ad influenzare la partecipazione al voto ha forse influito anche il meteo - non troppo soleggiato in questo weekend al di là delle Alpi- e il fatto che Macron abbia scelto di collocare queste elezioni a cavallo delle vacanze scolastiche di primavera che hanno interessato a turno le varie regioni francesi.A causa della differenza di fuso orario, i primi francesi a recarsi alle urne sono stati quelli residenti nelle regioni d’Oltremare e all’estero. Nel piccolo arcipelago di Saint-Pierre et Miquelon - che si trova a qualche chilometro dalle coste della provincia canadese di Terranova - le porte dei seggi sono state aperte già sabato, quando a Parigi era mezzogiorno. A seguire, le operazioni di voto sono iniziate anche in Guyana, nelle isole francesi dei Caraibi e in quelle dell’oceano Pacifico e Indiano. Sebbene in questi «pezzi» di Francia extraeuropei sia stata registrata un’astensione superiore al 50%, gli elettori locali hanno preferito Marine Le Pen a Emmanuel Macron. La candidata Rn ha ottenuto quasi in tutti i territori ultramarini, percentuali vicine al 60% con un picco del 69,6% in Guadalupa. I primi dati relativi al voto dei francesi residenti all’estero sono arrivati dai seggi americani, dove il presidente uscente ha ottenuto percentuali «bulgare» comprese tra il 60 e il 90%. Tuttavia, in questi seggi la partecipazione è stata raramente superiore al 25%. Da segnalare anche che i circa 8.000 francesi di Shanghai non hanno potuto votare perché imprigionati nelle loro case dal governo comunista cinese, che ha scelto la strategia «zero Covid». Marine Le Pen è stata la prima dei due finalisti della presidenziali a recarsi alle urne, verso le 11.30, nella cittadina popolare di Henin-Beaumont. Emmanuel Macron è invece andato a votare circa un’ora dopo nell’esclusiva stazione balneare del Touquet.A risultato chiaro sono arrivate le parole di Ursula Von der Leyen: «Caro Emmanuel Macron, le mie felicitazioni per la tua elezione alla presidenza della Repubblica. Non vedo l’ora di continuare la nostra eccellente cooperazione. Insieme porteremo avanti la Francia e l’Europa», ha dichiarato la presidentessa della Commissione Ue. Anche il premier italiano Mario Draghi si è congratulato: «La vittoria da parte di Emmanuel Macron nelle elezioni presidenziali francesi è una splendida notizia per tutta l’Europa». La giornata elettorale è stata seguita con molta attenzione anche dall’estero, visto che la Francia ricopre anche la presidenza semestrale del Consiglio europeo e dato che, alla fine della campagna elettorale, Parigi ha rivelato di aver fornito armi pesanti a Kiev per combattere gli invasori russi. Tra le ambasciate straniere a Parigi, quella americana ha invitato già venerdì via Twitter i propri connazionali a evitare di partecipare ad eventuali manifestazioni in tutta la Francia «dopo le 20» per timore che «diventino violente». In effetti sui social, già nel pomeriggio di ieri, dei gruppi di Gilet Gialli, avevano fatto circolare appelli a scendere in piazza contro «un nuovo quinquennio di autoritarismo, razzismo e liberalismo».I francesi si sono lasciati alle spalle le elezioni presidenziali, ma tra poco più di due mesi dovranno tornare alle urne per eleggere la nuova assemblea nazionale.
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