Nessuna polemica tra Villarosa e Banca d'Italia

In riferimento all'articolo firmato dai giornalisti Alessandro Da Rold e Claudio Antonelli del 13 giugno, con particolare riferimento al sottotitolo: «L'esecutivo si accorda sulle nomine dei vice. Al Mef vanno i grillini Castelli e Villarosa, già in polemica con Bankitalia per la cancellazione della finanziaria del fratello…», per dovere di completezza dell'informazione vorrei sottolineare che, com'è anche facilmente riscontrabile dalle stesse parole del governatore di Banca d'Italia nell'audizione in commissione inchiesta sulle banche del 19 dicembre 2017, non sono mai entrato in alcuna polemica nei confronti dell'istituto per le vicende legate a mio fratello e mai queste vicende sono rientrate nella mia attività legislativa. L'unico incontro avuto con Banca D'Italia, chiesto peraltro dal governatore stesso, verteva semplicemente sulle differenze di vedute nella proprietà delle quote di Banca d'Italia e sul Ddl Nazionalizzazione del quale sono stato primo firmatario.

Alessio Mattia Villarosa
Sottosegretario all'Economia

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Getty Images
Benjamin Netanyahu: «Hamas è morta, nessuno ci fermerà». Antony Blinken: «Non c’è una data per l’invasione». Negoziati ancora in stallo.
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Lady Gaga, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta, non è solo una pop star ma anche un’imprenditrice che sta costruendo un piccolo impero. Deve la sua fortuna a intelligenti investimenti azionari, proprietà e accordi di collaborazione. Il suo patrimonio di è inoltre alimentato dai suoi ruoli nel cinema.

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Speranza: «Sapevo che il 20 per cento degli effetti avversi era gravissimo»
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L’ex ministro ammette che, fin dai primi mesi della campagna vaccinale, l’Aifa gli segnalò che una reazione negativa su cinque poteva essere addirittura mortale. Eppure andò avanti con obblighi e Open day, recitando il mantra dei farmaci «sicuri ed efficaci».

Zelensky e Nato verso la sconfitta, dopo una strage
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La sconfitta dell’Ucraina non è più un’ipotesi remota. Ormai ne parla con facilità anche chi fino a ieri rifiutava di considerare la possibilità di trattare per porre fine alla guerra, considerando una sola possibile soluzione del conflitto, cioè la vittoria piena sulla Russia.

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