
- Un numero sempre maggiori di italiani sceglie la consegna a casa. Un modo facile e veloce per coccolarsi con del buon cibo, ma anche un importante strumento per aiutare le attività costrette a restare chiuse.
- Think Local è una campagna ideata dall'imprenditore Massimiliano Molese per sostenere i negozi di prossimità in questo periodo così difficile a causa della pandemia.
Lo speciale contiene nove articoli e gallery fotografiche.
Ormai è ufficiale, trascorreremo queste feste in zona rossa. Ristoranti chiusi e divieto di spostamenti sono tra le principali regole da seguire per Natale. Ecco allora che ancora una volta il delivery assume il ruolo di protagonista nelle case degli italiani.
La consegna è domicilio viene scelta da un numero sempre maggiore di italiani, come raccontato nella «mappa del cibo a domicilio in Italia 2020» presentata da Just Eat, una delle principali aziende del settore, presente in 30 città italiane con oltre 16.000 ristoranti. «Il potenziale del mercato del digital food delivery è ancora enorme, sia dal punto di vista della crescita del settore che in Italia chiuderà quest'anno tra i 700 e gli 800 milioni di euro, sia dal punto di vista dei consumatori che scelgono sempre più di ordinare cibo a domicilio via app» si legge nel report. «Crescono inoltre le occasioni di consumo e aumenta la frequenza con cui si ordina, elementi per cui il digital food delivery si afferma sempre di più come un'abitudine quotidiana, registrando quest'anno un trend positivo e un forte consolidamento su tutti i fronti».
Il food delivery ha rivestito per il 90% dei consumatori un servizio essenziale e, come spiegato da Daniele Contini - country manager di Just Eat in Italia - «il food delivery non ha rappresentato solo per i consumatori un servizio essenziale, ma è stato anche una leva di business importante per i ristoranti che hanno scelto la digitalizzazione per poter continuare a portare avanti la loro attività in completa sicurezza e nel rispetto delle norme».
Nel suo complesso, il food delivery rappresenta il 25% dell'intero settore del domicilio, con una crescita rispetto allo scorso anno del 18%. I più attivi nel food delivery sono i Millennials insieme alla Generazione Z con un totale pari al 55%, che ordina soprattutto pizza, hamburger, sushi e dolci e che tendono a variare di più utilizzando principalmente l'app, così come gli uomini che risultano essere quelli che ordinano di più a domicilio con un 52% vs 48% donne.
Tra i piatti più ordinati resta in testa la pizza, seguita da hamburger e cibo giapponese. Tra i trend in crescita vediamo anche le poker (ciotole di riso e pece), gelati e specialità di pesce. Tra le 5 città che registrano i numeri più significativi per incremento dei ristoranti partner di Just Eat, troviamo Rimini al primo posto con +139%, seguita da Cagliari (+120%), Reggio Emilia (+119%), Ferrara (+108%) e La Spezia (+86%). Significativa anche la crescita delle città di Monza con +50% di nuovi ristoranti, Modena (+47%) e Messina (+45%). Roma e Milano consolidano invece la loro posizione di grandi città in cui il servizio di delivery è già molto diffuso. Tra le città che invece registrano un aumento degli ordini più marcato, troviamo al primo posto sempre Rimini, seguita da Ravenna, Taranto e Brescia. Tra le prime 10 posizioni ritroviamo inoltre ancora Reggio Emilia, Cagliari, Messina, Modena e La Spezia, grazie anche a un supporto in termini di servizio di delivery proprietaria e investimenti sul territorio che Just Eat ha implementato nel corso del 2019 e nel 2020. Infine, le città che registrano la maggior quantità di ordini in valore assoluto sono: Roma, Bologna, Milano, Torino, Genova, Napoli, Trieste, Palermo, Parma e Pisa, mostrando la fotografia di un'Italia sempre più propensa a digitalizzarsi e a scegliere il digital food delivery in tutte le Regioni.
Il Pagliaccio

Il ristorante Pagliaccio - due stelle Michelin - di Roma ha ideato due box per creare la perfetta «home experience» natalizia. Il menù, pensato dallo chef Anthony Genovese, è accompagnato una una bottiglia di Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2008. Le box possono essere prenotate entro il 22 dicembre e verranno consegnate lo stesso giorno della ricorrenza (24,25 o 31 dicembre).
Box «il pranzo di Natale» (250 euro per due persone)
Tartelletta con vitello
Raviolo di verza, tartufo, porcini e cime di rapa
Pastrami di pecora, insalata russa, brioche alle alghe
Tortelli ripieni di funghi e mascarpone, brodo di cappone e radici
Pasta al forno con ragù di cinghiale
Guancia di vitello brasata, polenta, funghi e tartufo
Sfera di cacao annoda 70%, mont blanc e melagrana
Le nostre coccole
Atlas Coelestis

Un menù degustazione di sette portate in abbinamento ad una degustazione vini di 4 calici al prezzo di 89 euro a persona. Un menu degustazione di sette portate escluse bevande al prezzo di 69 euro a persona. E un menu di 4 portate e un calice di benvenuto al prezzo di 50 euro a persona. Queste le proposte di Atlas Coelestis, il ristorante guidato da Cristina Morgia e dal marito, lo chef Cristiano Iacobelli. La loro cucina genuina e personale rende l'insegna un vero unicum della ristorazione romana e quest'anno arriva anche comodamente a casa.
Particolare

Dieci ricette che diventano un modo divertente per riprodurre una cucina gourmet in stile natalizio a casa: sono le nuove cooking box dello chef Andrea Cutillo di Particolare Milano, con dosi per due persone dai 9 ai 26 euro. Tutte le box sono componibili con i vini dell'enoteca e personalizzabili.
Gli «Eat me box» di Enoteca La Torre
Il catering del ristorante stellato Enoteca la Torre a Villa Laetitia propone una selezione di box esclusiva dedicata alle feste, da pre-ordinare e ricevere a casa quando più lo si desidera. Si chiamano «Eat me box» e sono il perfetto regalo per la vostra famiglia.
Le Eat me Box sono infatti delle scatole golose da condividere in casa o da spedire agli amici più cari. È possibile scegliere la combinazione preferita fra oltre 100 snack diversi. Ogni box è unica, realizzata con prodotti freschi e materie prime di altissima qualità, in base alla stagionalità e alla reperibilità dei prodotti. Le Eat me Box si possono realizzare anche glutee free e vegan. Inoltre, il packaging è bio e rispetta l'ambiente.
Sono state create una serie di box - dolci e salate - perfette per le feste. «Ho ho ho» racchiude la magia dei dolci tradizionali natalizi: nutcraker cookie, pandorini, mini panettoni glassati, candy cane, biscotti al cioccolato, Christmas donuts, muffin al cioccolato, torrone nocciolato fondente, scaglie di cioccolato artigianale con nocciola Tonda Gentile DOP dei Monti Cimini, grissini glassati e tante altre squisite dolcezze natalizie.
«White Christmas» contiene invece torroni, meringhe, cioccolato bianco, nocciole pralinate, bon bon, cioccolatini e sei eleganti biscotti segnaposto per decorare la tua tavola nella notte di Natale. «Happy Christmas» è invece un box per un aperitivo speciale con una selezione di formaggi e salumi della tradizione italiana accompagnati da frutta secca, castagne, olive di Cerignola, taralli artigianali pugliesi, sablè salati cacio e pepe, biscottini pomodori secchi e olive, confettura, miele & Co.
Ma ci sono anche le box per iniziare il nuovo anno col piede giusto. «Squisiti dispositivi antisfiga» vi proteggerà della sfortuna con una serie di dolci rimedi per tenere lontana la sfortuna. «The final countdown» è invece una box tutta da gustare il 31 sera, con champagne, nocciole caramellate, squisite praline, sfere di cioccolato e dieci biscotti.

Il savoir fair e il gusto per l'accoglienza di una famiglia siciliana coesa come quella dei fratelli Butticè che dal 1996 propone una cucina gourmet di chiara vocazione siciliana, con il ristorante Il Moro si declina anche con le box natalizie (a partire da 32 euro) da acquistare sul sito ufficiale del ristorante.
Pranzo Natale, 78 euro a persona
Ostrica in tempura e mandorle di Raffadali
Foie gras e gambero di Sicilia
Risotto Riserva San Massimo pistacchio di Raffadali e gamberi
Lasagne di mare
Guancia di manzo, patata montata e tartufo
Sorbetto arancia e zafferano
Panettone
Festina Lenta

Per vivere un momento speciale nei lunghi giorni di vacanze natalizie, una coccolazione speciale, che profuma di Natale. Il box contiene: un Golden milk, una centrifuga ai frutti rossi, un panettoncino Marietta con la marmellata di Natale, una brioche farcita e un sacchetto di Celie celesti, gli speciali biscotti di Natale ispirati al libro L'Ickabog di J.K.Rowling. La coccolazione può essere gustata da sola o in compagnia del libro Storie di Natale. Racconti inediti di L.M.Alcott e può essere personalizzata con un bigliettino regalo.
Foodbeats

Cucinare piatti gourmet a casa: nasce con questo intento Foodbeats, startup di cooking box nata dall'intuizione di un giovane manager bocconiano in quarantena, Matteo Rombolotti che ha coinvolto la chef e modella Claudia Galanti e che ora lanciano anche tutte le ricette natalizie, per prepararsi a questo periodo di lockdown.
Le Christmas Box dedicate al Natale per tutti i prezzi, dai 18 ai 235 euro, a seconda della tipologia: un regalo da spedire a chi si ama e si vuole augurare un Buon Natale con un pacco natalizio gourmet, ottenuto con una selezione di piccoli artigiani.
Think Local: la campagna a sostegno del commercio di prossimità

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«Durante il lockdown, oltre a dover mettere in sicurezza con i miei soci l'azienda con oltre 200 dipendenti e il pensiero di avere tante famiglie sulle spalle, la cosa che saltava di più all'occhio era sicuramente quanto molti lavori venivano dati per scontati ma in realtà avevano un qualcosa di eroico. La cassiera del supermercato, il benzinaio, il tabaccaio, gli spazzini, ciascuno con il suo operato è stato eroico e il loro lavoro ci è servito per aiutarci. Dobbiamo ridare valore al senso civico che per troppo tempo abbiamo abbandonato reputando che fosse stupido impegnarsi per il nostro paese mentre era più importante pensare solo alle nostre aziende». Con questa parole Massimiliano Molese ha raccontato l'iniziativa «Think Local» a sostegno del commercio di prossimità.
«In un mondo così assurdo essere normali diventa quasi un gesto eroico» ci ha raccontato durante la nostra conversazione telefonica. La campagna nasce infatti dalla consapevolezza che il commercio locale ha bisogno dell'aiuto di ciascuno di noi non solo per aiutare l'economia ma per aiutare anche noi stessi, le nostre città, la nostra qualità di vita. Un'insegna che si spegne è una città sempre più buia, desolata, spenta. Natale è l'occasione giusta per iniziare a fare la cosa giusta, comprare locale é investire sul futuro di tutti. Acquistare localmente è un gesto di consapevole responsabilità sociale.
«Si può decidere di fare un dono o prendere un pacco....noi siamo per il dono, e tu?» Questo il claim della campagna di sensibilizzazione ideata da un gruppo di imprenditori, impiegati, professionisti, cittadini che si sono uniti in un action thank permettere a disposizione una parte del proprio tempo per sviluppare progetti di pubblica utilità. Il tutto attraverso un uso intelligente del digitale affinché da tutta italia, e non solo, sia possibile fornire il proprio contributo. Ciascuno di noi può partecipare alla campagna attraverso un semplice gesto per poi condividerlo.
Il mondo social e digitale in questa campagna non dev'essere un concorrente bensì un mezzo per diffondere quanto più possibile tutte le realtà locali che in questo particolare momento sono in difficoltà e permettere alle nostre città di diventare meno buie. Mettere a disposizione il proprio canale social può sembrare una cosa banale, ma in realtà è un gesto piccolo ma grandissimo, perché può fare da cassa di risonanza a tante piccole realtà imprenditoriali e supportarle e sostenerle al loro ingresso nel mondo digitale.


















