2024-10-08
Monica Guerritore protagonista di «Inganno», la nuova miniserie Netflix
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Monica Guerritore in «Inganno» (Netflix)
Le premesse sono identiche a quelle che, nel 2019, hanno mosso Gold Digger, miniserie della Bbc. A cambiare, nella trasposizione italiana dello show, intitolata semplicemente Inganno, è il contesto: non più l'Inghilterra, ma la Costiera Amalfitana, la sua attrattiva bon-ton, il sapore mediterraneo e la fascinazione turistica.
Le premesse sono identiche a quelle che, nel 2019, hanno mosso Gold Digger, miniserie della Bbc. A cambiare, nella trasposizione italiana dello show, intitolata semplicemente Inganno, è il contesto: non più l'Inghilterra, ma la Costiera Amalfitana, la sua attrattiva bon-ton, il sapore mediterraneo e la fascinazione turistica.Gabriella, il volto di Monica Guerritore, ha un albergo, sulla Costiera. Lo dirige, e lo fa con intelligenza. L'attività è prospera, Gabriella una donna felice. Di più, è soddisfatta, di quella soddisfazione che, nell'economia del racconto fittizio (sia televisivo o meno), spesso non trova spazio, rimpiazzata il più delle volte da inquietudini e isterie. Gabriella ha successo, e la contentezza del suo essere professionale ha trovato riflesso sulla sua vita personale. Tre figli, una bella casa, l'indipendenza economica e, a sessant'anni, il dono della consapevolezza. Monica Guerritore, protagonista della miniserie in sei episodi, su Netflix dal 9 ottobre, non ha il cruccio del tempo e della sua inesorabilità, né sembra turbata dalle piccole rughe che le segnano il viso. Al contrario, pare aver acquisito negli anni una fiducia crescente nel proprio corpo, nella sua femminilità. Si piace, senza limiti di età. Senza asterischi. Senza sovrastrutture. Si piace, di quel sentimento semplice e istintivo che dovrebbe essere d'ogni essere umano. Si piace, e si piace ancor di più quando, ad accorgersi di lei, è un uomo ben più giovane, l'età di suo figlio. Elia, alias Giacomo Gianniotti, è un amico dei ragazzi. Non dovrebbe interessarle, non oltre i placidi convenevoli che legano i genitori alle conoscenze dei figli. Con Elia, però, qualcosa è andato diversamente. Un barlume di malizia, l’idea che la vita avrebbe potuto prendere una piega inattesa, eccitante, rara. Gabriella, per Elia, ha fatto un’eccezione, badando alla propria felicità, non a quella dei suoi bambini. Inganno, come l’originale dal titolo ben più esplicativo, è un dramma familiare, costruito – almeno in parte – su un classico ribaltamento dei ruoli di genere e di quelli sociali. Sono i figli, infatti, a temere per la madre, a pensarla debole, vittima del raggiro di un uomo più giovane, interessato non a lei, ma alle sue sostanze. I figli di Gabriella la vorrebbero single, lontana dalle mire di Elia. Di Elia che lei difende, di Elia nel quale ha scelto di credere, dando avvio, così, alla narrativa della serie Netflix.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.