2021-02-15
I miti di sinistra non sono mai stati pacifisti
Come aveva previsto George Orwell, il comunismo non poteva fare altro che darci dittatori sanguinari come Mao, Stalin, Pol Pot. E anche i fratelli Kennedy, oggi simboli del «vogliamoci tutti bene», erano leader disposti a portare il loro Paese in guerra.La supremazia della sinistra sulla destra si basa sulla indiscussa e indubbia superiorità morale della sinistra, che brilla, scintilla e zampilla, spumeggia e abbaglia e in questo spettacolare tripudio inevitabilmente nessuno entra in bassi particolari. Noi che siamo sporchi, brutti e cattivi, entriamo nei particolari.In che consiste la superiorità morale della sinistra? Non certo nella difesa degli operai, meno che mai dei contadini. La sinistra abbatte le frontiere e le spalanca a merci e prodotti agricoli forniti da schiavi a prezzi irrisori. Non certo del diritto degli operai e dei lavoratori di vivere in quartieri puliti, senza scritte sui muri, senza spacciatori nigeriani ai giardinetti, dove di notte la gente dorme, e non si attarda con prostitute e viados, degnissime persone, ma che vivacizzano l'ambiente con sgommate, colpi di clacson, preservativi ritrovati dai bambini al mattino. Per buffi motivi statistici, senza nessuna altra giustificazione, questi incidenti aumentano dove siano presenti campi rom e centri di accoglienza, che la sinistra ama appassionatamente, ma non tanto da metterli nei propri quartieri. Quali sono i quartieri della sinistra? Quelli con gli attici e ordinati vialetti puliti. In media coloro che votano per la sinistra guadagnano di più di quelli che votano per la destra, dispregiativamente chiamati cafoni bifolchi. La sinistra non protegge le classi più deboli, anzi le disprezza. Eppure continua a conservare lo status di protettore degli oppressi.Nel suo imperdibile libro Mentira vs verdad, la gran plaga del siglo XXI (Menzogna contro verità, la grande piaga del XXI secolo) lo scrittore spagnolo Ricardo Beleta Guasch indica Antonio Gramsci, e i suoi quaderni dal carcere, come paradigma della menzogna totale, sistematica, abissale. Il comunismo si basava sulla superiorità morale: cosa sono milioni di morti in cambio dell'irresistibile tentazione di sentirsi superiori? Il fascino del comunismo è stato irresistibile. George Orwell previde che avrebbero conquistato il mondo. Aveva previsto un mondo che funzionava come le dittature di Lenin, di Stalin, di Mao e successori, Pol Pot, Menghistu, Kim Il-sung, e Fidel Castro, esempio di dittatura comunista a gestione familiare, sterminatore di omosessuali.Con le parole «un'operazione orwelliana», indichiamo quindi la riscrittura della storia, riscrivere il passato, così che è più carino e combacia con quello che vogliamo noi. Adolf Hitler era capo di un partito nazional socialista. La parola socialismo è di sinistra. Il nazional socialismo è stato un movimento rivoluzionario e non conservatore, eppure con uno straordinario giro di valzer, la sinistra lo ha trasformato in un movimento di destra. Facciamo un esempio: i fratelli Kennedy. Uno può dire che i fratelli Kennedy erano due grandi uomini oppure può dire che non lo erano. Questo fa parte della libertà di parola: ognuno ha l'assoluto diritto di esprimere le proprie opinioni, anche se sono scortesi e offendono qualcuno. Dire che i fratelli Kennedy erano leader pacifisti, ecco, questa è un'operazione orwelliana, in termini meno tecnici una menzogna.J. F. Kennedy era un leader guerriero, che odiava il comunismo sovietico e cinese con la stessa forza con cui Franklin Delano Roosevelt aveva odiato il nazismo, ed era disposto a trascinare il suo paese fino alla guerra, quella nella baia dei Porci e quella in Vietnam pur di contenerlo. Possiamo ritenere che una volta preso in Vietnam, sarebbe caduta tutta l'Indocina, una volta caduta l'Indocina c'era la strada aperta per l'India. La guerra ha avuto un senso. Oppure possiamo ritenere che la guerra non abbia avuto nessun senso. Possiamo ritenere che questo sia stato sbagliato: la vita umana è più sacra della guerra al mostro, il mostro si sarebbe potuto contenere anche senza guerra. Il popolo vietnamita è stato sottoposto a sofferenze atroci. Gli Stati Uniti hanno cominciato a perdere pezzi della loro anima e sono poi arrivati a un punto molto in basso della loro storia, lo sterminio intenzionale di civili, l'uso dell'agente arancio, il defoliante che ha causato deformità atroci nei bambini. Ambedue le teorie sono lecite. Ma spacciare Kennedy per un leader pacifista è un'impresa sporca.Robert Kennedy era un leader guerriero e, come Martin Luther King, di cui raccolse l'eredità ideologica, era ferocemente filosionista. Robert Kennedy fu ucciso da un terrorista palestinese, in quanto aveva dichiarato che, in caso di elezione, da presidente, avrebbe protetto il piccolo stato di Israele anche a costo di far intervenire gli Stati Uniti direttamente in guerra. Robert Kennedy fu il primo morto ammazzato dal terrorismo islamico su suolo statunitense e sarebbe un poco perplesso a essere citato come martire del «vogliamoci tutti bene, tanto tutti sono tanto buoni». Potete amarli o detestarli, ma non inventare che fossero leader pacifisti, disposti cioè a tutto pur di mantenere la pace, anche a perdere la libertà, perché il vero significato di pacifista è questo. La pace è un valore di sinistra o di destra? La pace è un valore per qualsiasi creatura umana dotata di ragione, ma ogni creatura umana dotata di ragione sa che la libertà è un valore più grande, e che potrebbe essere necessario combattere per salvarla. L'irenismo del partito comunista era totale. In Unione sovietica e in Cina eserciti immensi e tronfi sfilavano sotto gli occhi compiaciuti dei loro capi, in occidente anche solo possedere armi è stato ritenuto criminale. Le figure del soldato e del poliziotto, beatificate in Urss, in occidente sono state ritenute criminali a prescindere. Anzi, non criminali. Fasciste. A questo punto le stesse caratteristiche virili sono state ritenute criminali, anzi fasciste, con una folle politicizzazione della biologia.La famiglia non è più stata considerata un valore, l'aborto è cominciato come male minore ed è finito come bene assoluto. La legge 194 afferma che tutto deve essere fatto per offrite alla donna alternative all'aborto, incluso informarla che se non abortisce nascerà un bel bimbetto che potrà essere dato in adozione. L'aborto è male. Esiste il bene ed esiste il male, ed esiste il diritto a conoscere la differenza tra il bene e il male. La maternità è il nostro fardello, ma anche il nostro infinito privilegio. La piccola vita che custodiamo dentro di noi si trova in quello che dovrebbe essere il posto più sicura del mondo. Chi custodisce quella piccola vita dovrebbe essere il suo più impavido difensore. Legale e morale non sono sinonimi. La sinistra non vuole solo la legalizzazione dell'aborto, come forma di autodeterminazione sul corpo della donna, che in effetti potrebbe avere un senso e che dovrebbe avere il diritto di uccidere una piccola vita per smembramento e senza anestesia se non desidera custodirla fino a che non sia pronta per nascere. Esige che sia fatto a spese della comunità e che non sia criticato. L'aborto è un diritto. Anche possedere una pelliccia, eppure è stato criticato. Questa è la potenza: la menzogna totale, e l'inversione del bene e del male. Rileggete Gramsci. È tutto lì.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)