2025-05-03
Trump chiude il caso Waltz: farà l’ambasciatore Onu, alla sicurezza ci pensa Rubio
Fatale lo scandalo delle chat per l’ex militare, a cui viene riservata un’uscita onorevole. Doppio ruolo per il Segretario di Stato. Donald Trump contro le Big tech: «Mi baciano il c...».Sicuramente, da buon cattolico, il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, conosce il significato della locuzione latina promoveatur ut amoveatur, letteralmente «sia promosso affinché venga rimosso». L’espressione, tipica degli ambienti ecclesiastici, descrive la strategia di assegnare a qualcuno un ruolo apparentemente più prestigioso, ma di fatto meno influente, per allontanarlo dal potere. Sembra essere proprio questo il destino di Mike Waltz, ormai ex consigliere per la Sicurezza nazionale, travolto dallo scandalo delle chat che ha colpito l’amministrazione Usa. L’ex militare è stato infatti nominato da Donald Trump come prossimo ambasciatore Usa alle Nazioni unite. In un’intervista, Vance ha difeso Waltz, sottolineando la fiducia che sia lui sia il presidente ripongono nell’uomo: «Abbiamo chiamato Mike per realizzare riforme significative al Consiglio di Sicurezza nazionale, e lui lo ha fatto». Il vicepresidente ha negato che la rimozione di Waltz sia legata al cosiddetto Signalgate, da lui definito una «non notizia», sostenendo che Trump lo ritiene semplicemente più adatto a un ruolo diverso.I fatti sono noti: a fine marzo, Waltz ha creato un gruppo sull’app di messaggistica criptata Signal, al cui interno alti funzionari dell’amministrazione Usa discutevano degli imminenti attacchi contri gli Huthi in Yemen. Per errore, ha aggiunto nella chat anche il direttore dell’Atlantic, il quale poi ha accusato il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, di aver condiviso informazioni sensibili sulle operazioni militare in un sistema di comunicazione non sicuro. Hegseth ora è sotto indagine, con l’ispettore generale del Pentagono, Stephen Stebbins, che, secondo il Wall Street Journal, starebbe addirittura esaminando una seconda chat di Signal (che include la moglie e il fratello di Hegseth, insieme a una decina di collaboratori) in cui sarebbero stati condivisi i medesimi piani di attacco.Nelle sue dichiarazioni pubbliche, Trump in queste settimane ha sempre difeso i suoi uomini, definendo Waltz una «brava persona» che «ha imparato la lezione». Poi, giovedì, la comunicazione dal suo social Truth: «Sono lieto di annunciare», scrive il tycoon, «che nominerò Mike Waltz prossimo ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Fin dalla sua esperienza in uniforme sul campo di battaglia, al Congresso e come mio consigliere per la Sicurezza nazionale, Mike Waltz si è impegnato a fondo per mettere al primo posto gli interessi della nostra nazione. So che farà lo stesso nel suo nuovo ruolo».«Sono profondamente onorato di continuare il mio servizio al presidente Trump e alla nostra grande nazione», ha risposto Waltz sul suo profilo X. Al suo posto, il ruolo di consigliere per la Sicurezza nazionale verrà ricoperto ad interim dal segretario di Stato, Marco Rubio, anche lui cattolico e uno degli uomini più fidati della nuova amministrazione. «Quando ho un problema, chiamo Marco», ha detto Trump in passato durante un evento alla Casa bianca: «Lui lo risolve». Con Rubio, è la prima volta dai tempi di Henry Kissinger negli anni Settanta che una persona ricopre contemporaneamente i ruoli di segretario di Stato e consigliere per la Sicurezza nazionale.Sempre sul tema difesa, secondo i media statunitensi Trump chiederà al Congresso tagli significativi alle agenzie nazionali per aumentare le spese militari. Bloomberg ha pubblicato una bozza preliminare della sua richiesta di bilancio per il 2026 in cui, accanto a una riduzione di 163 miliardi di dollari di spesa non militare, compare un aumento del 13% di quella relativa alla difesa, per un totale di 1.010 miliardi di dollari. Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha proclamato l’11 novembre come Giorno della vittoria della prima guerra mondiale e l’8 maggio per la seconda.Giovedì sera il tycoon, durante il suo discorso ai laureandi dell’università dell’Alabama, si è reso protagonista di un’altra delle sue uscite proverbiali: «Mi odiavano tutti durante il mio primo mandato», ha detto riferendosi ai Ceo delle Big tech: «E ora mi baciano il culo». La stessa espressione, «kissing my ass», utilizzata qualche settimana fa da Trump verso i Paesi colpiti dai dazi che cercavano di avere un colloquio con lui. The Donald, nel suo intervento, si è anche prodigato in una comica imitazione che ha fatto il giro del Web: quella tra una sollevatrice di pesi donna e una trans. E intanto continuano, a proposito di cultura woke, le polemiche con l’università di Harvard, a cui il presidente ha promesso di togliere le esenzioni fiscali.Sul piano economico, infine, i dati sull’occupazione superano le attese: ad aprile sono stati creati 177.000 nuovi posti di lavoro (escluso il settore agricolo), 40.000 in più rispetto alle previsioni, con un tasso di disoccupazione stabile al 4,2%. Commentando questi numeri, Trump ha invocato una riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal reserve. Con il presidente Jerome Powell la partita è ormai più che aperta.
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)