Al Met 2018 le star omaggiano papi e martiri. Per la star di Sex and the City, il presepe si porta in testa

Popolo di santi e di peccatori.
Al Met Gala va in scena l'arte cristiana interpretata dai maggiori stilisti internazionali. Kim Kardashian è fasciata in un abito dorato firmato Versace, madrina dell'evento insieme alla papessa Rihanna che ha invece optato per un look Maison Martin Margiela (sotto la guida del direttore creativo John Galliano). Lily Collins, figlia del famoso musicista, si è invece vestita da Maria Addolorata grazie all'aiuto di Givenchy mentre la giovane attrice Zendaya ha interpretato sul red carpet una moderna Giovanna d'Arco nata dall'estro artistico di Donatella Versace. Insieme a loro, Katy Perry anche lei in Versace ma con grandi ali bianche e dorate e Amal Clooney in Richard Quinn.

Come ormai da tradizione, anche quest'anno è stato un susseguirsi di stravaganti copricapi, primo tra tutti quello scelto da Sarah Jessica Parker. L'attrice resa nota da Sex and The City e famosa per le sue stravaganti scelte di moda, si è presentata sul tappeto rosso in Dolce&Gabbana con in testa un presepe della migliore tradizione italiana.

Il gala ha come sempre sancito l'apertura della nuova mostra ospitata al Metropolitan Museum di New York che quest'anno, oltre a pezzi di archivio di alta moda, raccoglie alcuni tesori del Vaticano che fino a oggi non avevano mai lasciato Roma.


  • Leggi qui il commento di Francesco Borgonovo alla mostra Heavenly Bodies
Sinner in bilico: allenamento saltato
Jannik Sinner (Ansa)
Ancora problemi al gomito per l’altoatesino, che oggi dovrebbe giocarsi i quarti a Wimbledon. Alcaraz è già in semifinale. La rivelazione Cobolli sfida Djokovic.
Il tifo per Antigone segna la fine della politica
Giuseppe Diotti, Antigone condannata da Creonte, circa 1836-37 (Bergamo Accademia Carrara)
Le ragioni di Creonte, che nella tragedia di Sofocle incarna la legge positiva contro la morale «giuridicizzata», sono oggi dimenticate. È l’esito dell’individualismo moderno che «soggettivizza» il diritto. Così dal conflitto, sale dell’agone pubblico, si è passati ai tribunali.
Toni Brandi: «Il transumanesimo è il male, non prevarrà»
Toni Brandi, presidente di Pro vita e famiglia
L’affondo del presidente di Pro vita e famiglia onlus contro chi propaganda aborto, suicidio assistito e dottrina gender: «Il fine ultimo è sostituire Dio, ma il mondo sta reagendo». A settembre le «Tavole di Assisi», l’evento per i cristiani conservatori.
«Una notte nell'Idaho: Sangue al college», la docuserie sul caso che sconvolse l'Idaho
«Una notte nell'Idaho: Sangue al college» (Amazon Prime Video)

Dall’11 luglio su Prime Video, la serie ricostruisce l’omicidio di quattro studenti a Moscow nel 2022 e il caos mediatico e sociale che ne è seguito.

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy