2025-02-25
Germania, il vincitore alle urne liquida la Cpi: «Niente arresto se Bibi viene qui»
Benjamin Netanyahu (Ansa)
Dopo la segnalazione a orologeria del passaggio di Najem Osama Almasri, Friedrich Merz invita Benjamin Netanyahu.Il diritto internazionale è stato spesso accusato di essere una finzione giuridica a disposizione dei vincitori. Adesso siamo a una nuova evoluzione «democratica»: basta vincere le elezioni e poi si decide chi sono i buoni e chi sono i cattivi. Come ha fatto ieri il futuro cancelliere Friedrich Merz, che ha subito telefonato a Benjamin Netanyahu per dirgli: vieni tranquillamente in Germania che nessuno ti arresta. Anche se sul premier israeliano pende un mandato di cattura internazionale della Cpi. Paradossi a parte, sembra una decisione tutta politica e di buon senso, però allora non si capisce perché mezza Europa si è stracciata le vesti quando l’Italia ha rimesso su un aereo per Tripoli il generale Najem Osama Almasri, che aveva liberamente scorrazzato per la Germania con il suo bel mandato di cattura sulla testa. Il capo della Cdu, in campagna elettorale, aveva promesso un giro di vite sugli immigrati e, al di là di quel che pensava Angela Merkel, non vede l’immigrazione più o meno clandestina come un modo per riempire le fabbriche tedesche di manodopera a basso costo. Di fronte al caso di Almasri, il capo delle carceri libiche che sicuramente è garante di qualche patto di Tripoli per gestire le partenze verso l’Europa, probabilmente avrebbe fatto finta di nulla (come ha fatto il suo predecessore). Ma non necessariamente perché sia un isolazionista che disprezza le norme internazionali. Si tratta di rivendicare per lo Stato che si serve uno spazio di manovra politica. Così non stupisce che ieri il futuro cancelliere abbia chiamato il primo ministro israeliano Netanyahu, anticipandogli che lo inviterà a una visita ufficiale in Germania, con tanti saluti al mandato di arresto della Corte per crimini di guerra. «Non è possibile che il presidente israeliano non possa vistare la Germania», ha detto Merz, definendo questa situazione «un assurdo». La presa di posizione tedesca a questo punto costringe anche le opposizioni italiane a farsi qualche semplice domanda: ma allora i mandati della Cpi si possono non rispettare per scelta politica, senza essere accusati di essere dei barbari sovranisti? E ai giudici che si sono schierati contro la decisione italiana di far partire il genere libico, un mese fa, il fatto che a Berlino decidano liberamente se e quando ottemperare alle decisioni dell’Aia non dice nulla? E il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, che per il caso Almasri ha iscritto sul registro degli indagati Giorgia Meloni, alzerà il telefono e cercherà a Berlino un giudice che indaghi subito Merz appena il premier israeliano dovesse mettere piede in Germania senza essere ingabbiato? Magari è solo una combinazione e la polizia tedesca fu solo distratta, ma proprio in Germania, un mese fa, Almasri girava liberamente. Per alcuni giorni, a metà gennaio e prima di andare a Torino per godersi la partita della sua amata Juventus, il generale libico ha dormito in hotel, ha noleggiato una Mercedes, ha viaggiato tra Bonn e Monaco di Baviera. Tutto usando i suoi documenti. E la Germania ha mandato un alert agli italiani, caso strano, solo quando il soggetto stava ormai lasciando il Paese. Questo per spiegare il culto della Cpi che hanno a Berlino. Poi, certo, dopo il salvacondotto di oggi per Netanyahu viene da chiedersi se invece i tedeschi arresterebbero Vladimir Putin, l’altro grande ricercato mondiale. Oppure se lo lascerebbero andare, per par condicio. Alla fine, è la stessa Cpi che sta innescando un autentico teatro dell’assurdo. Su base mondiale.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.