2024-04-01
Il governo Meloni risponde al Parlamento più degli ultimi 6 esecutivi
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L’attuale esecutivo registra il dato più alto delle ultime tre legislature. Vince la classifica il ministero della Giustizia guidato da Carlo Nordio. Si chiamano atti di sindacato ispettivo e se ne parla sempre molto poco. Sono strumenti attraverso i quali il Parlamento esercita la propria funzione di controllo sull'attività del Governo. Non si tratta di provvedimenti e non hanno quindi forza normativa, la loro natura è esclusivamente politica e servono ai parlamentari per portare all’attenzione dello stesso parlamento ma anche dell’opinione pubblica dossier ritenuti importanti chiedendone quindi conto all’esecutivo in quel momento al potere.Osservando i dati aggiornati e forniti dalla Presidenza del Consiglio il governo Meloni, considerati le ultime tre legislature ha risposto alla percentuale più alta di atti ispettivi pari al 38,9% di quelli presentati. Segue Renzi con il 33,1%, Conte 1 con il 33%, Draghi con il 32%, Conte 2 e Gentiloni, con il 30%, ultimo il governo guidato da Enrico Letta con il 29%.Gli atti ispettivi sono di diversa natura come dicevamo: ne fanno parte le interrogazioni a riposta scritta, di gran lunga le più utilizzate, le interrogazioni a risposta in commissione, le interrogazioni a risposta immediata in commissione, le interrogazioni a risposta orale, le interrogazioni a risposta immediata in assemblea, le interpellanze e le interpellanze urgenti.Considerandoli tutti, esiste un database aggiornato al primo marzo 2024 in grado di fornire una lista dei Ministeri più virtuosi sotto questo punto di vista.Vince la classifica dei dati del sindacato ispettivo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha svolto il 76,7% degli atti presentati. Segue il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani con il 64%; il ministro della Disabilità Alessandra Locatelli con il 63%; sopra al 50% degli atti svolti anche il ministero della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità guidato da Eugenia Roccella (51,5%) e quello delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso con il 50,5% di atti svolti di cui però andrebbe considerato un dato più alto perché il conteggio parte da novembre 2022 e non da ottobre come per tutti gli altri. Il meno virtuoso, sotto questo punto di vista, è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: il suo ministero ha svolto appena il 17% degli atti ispettivi presentati. La Presidenza del Consiglio dei ministri ha svolto il 43,3% degli atti ispettivi presentati.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)
Nel riquadro: Ferdinando Ametrano, ad di CheckSig (IStock)