2025-07-05
Meloni silura Fi: «Ius scholae? No»
Giorgia Meloni (Imagoeconomica)
Il premier al Forum in masseria di Vespa: «In Europa supereremo le regole assurde del Green deal che hanno soffocato la nostra competitività. Il piano Albania va avanti».Attacchi ben precisi quelli lanciati ieri dal premier Giorgia Meloni in video collegamento per l’apertura della quinta edizione del «Forum in masseria», la rassegna di politica, economia e attualità promossa da Bruno Vespa nella Masseria Li Reni a Manduria, in Puglia.A proposito dello ius scholae proposto da Fi, Meloni ha lanciato un siluro agli alleati: «Il centrodestra è formato da forze politiche diverse, su alcune questioni ci sono sensibilità diverse: penso sia normale, altrimenti saremmo un partito unico, ma è la ragione per cui abbiamo deciso di stilare un programma e la ragione per cui io penso che sarebbe utile per tutti concentrarsi sulle priorità indicate nel programma su cui siamo tutti d’accordo, la cittadinanza non è tra queste». Ce n’è anche per la Commissione Ue e l’ottusità ideologica a proposito di Green deal. Definendosi «una persona ottimista, forse si potrebbe dire ingenua», il presidente del Consiglio ha spiegato: «Sono abituata a pensare che prima o poi, in ogni contesto, il buon senso ha la meglio sull’ottusità ideologica. È la ragione per la quale continuo a essere convinta che anche in ambito europeo riusciremo a superare le regole assurde che l’Europa si è autoimposta negli anni e che hanno soffocato la nostra competitività quanto la prospettiva di crescita industriale». E sul clima ha ribadito di non condividere «la proposta della Commissione europea di inserire nuovi target intermedi al 2040. Penso che sia il contrario di quello di cui abbiamo bisogno e porterò la questione nelle sedi competenti».Meloni ha poi difeso a spada tratta l’ex ministro Gennaro Sangiuliano (ma anche l’attuale ministro della Cultura, Alessandro Giuli) che aveva toccato il tax credit mettendo in evidenza un sistema scandaloso che ha generato truffe perché «dava soldi pubblici ovvero degli italiani a film che nelle sale guadagnavano pochi euro. In otto anni da questi film è stato raccolto un milione contro i 7 miliardi dati. Stupisce che qualcuno non voglia una riforma che prevede controlli più stringenti e meno spreco di risorse pubbliche». Parole puntute anche per «gli altri poteri dello Stato che si contrappongono al ruolo della politica e tentano di fermare il progetto Albania. Andiamo avanti perché è un’idea di successo e non è un caso che altri Paesi ci stiano pensando». Già previsto, inoltre, il nuovo piano flussi per l’accesso di 165.000 immigrati regolari per evitare accessi illegali che favoriscono lavoro nero e manovalanza per la criminalità.Su spread e tasso di occupazione, il premier ha sottolineato che il mercato del lavoro «continua a registrare numeri record e i dati Istat relativi al mese di maggio lo confermano. Merito soprattutto delle imprese, del sistema produttivo, dei lavoratori, dell’affidabilità e della stabilità del governo e anche della serietà del ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti». E sempre in tema economico Meloni ha detto di aver sentito Donald Trump «con cui ho parlato di Ucraina ma anche dei dazi, sui quali spero in sviluppi positivi. In tal senso, possiamo dirci soddisfatti per aver ricostruito un dialogo con gli Stati Uniti ma vedremo nei prossimi giorni cosa succederà. Io non posso dirlo». La Commissione europea, ha proseguito il premier, «segue la trattativa con gli Stati Uniti sui dazi, noi abbiamo lavorato perché tra le due sponde dell’Atlantico ci fosse un rapporto franco ma costante, teso a cercare di risolvere insieme i problemi». E a proposito di guerra ai confini esterni dell’Unione europea, la Russia, ha sottolineato Meloni, «a differenza dell’Ucraina, non si sta impegnando per la pace» e in tal senso «occorre esercitare pressione». Oggi in masseria è previsto, tra i vari interventi dei ministri, quello di Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, che affronterà il nodo delle riforme comunitarie e il ruolo dell’Italia nell’assetto dell’Ue nel dopo voto europeo. Domani, invece, interverrà il leader del M5s, Giuseppe Conte.
Sandro Mazzola (Getty Images)
Una foto di scena del fantasy «Snowpiercer» con Chris Evans e Tilda Swinton firmato dal coreano Bong Joon. Nel riquadro una tavola del fumetto