Caro Tridico, ha fatto una campagna da ridere

Caro Tridico, ha fatto una campagna da ridere
Pasquale Tridico (Ansa)

Caro Pasquale Tridico, caro candidato alla presidenza della Calabria, le invio questa cartolina per farle i complimenti: lei ha vinto. Nel momento in cui scrivo, per la verità, non so se abbia vinto le elezioni. Ma di sicuro ha vinto la campagna elettorale. Mai nessuno, infatti, è riuscito a farci divertire come lei.

Ha cominciato con un manifesto elettorale che diceva: «La destra ha paura perché sanno…» riuscendo a mettere insieme due errori (il verbo e l’accento) in sei parole. Poi ha dimostrato di avere contezza della Regione che si è candidato a governare a tal punto da non conoscere il numero delle province (ha detto tre, ma sono cinque) né il nome delle città (Bagnaro Calabro anziché Bagnara Calabra) né i suoi siti culturali (dov’è la grotta del Romito? Mah…). Ha anche collocato il comune di Diamante sulla Costa degli Dei, cioè a 150 chilometri di distanza da dov’è realmente. Del resto uno come lei, da sempre cittadino del mondo, può forse essere limitato nei confini di Cosenza o Catanzaro? Quando il 21 settembre la segretaria Pd Elly Schlein è scesa in Calabria per sostenerla, lei non c’era. «È il mio compleanno, festeggio a Bruxelles», s’è vantato. E la cosa non potrà che averle attirato il voto convinto di molti cittadini calabresi. Non il suo, purtroppo, che cittadino calabrese non è. E dunque non ha potuto votarsi.

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