
Al Nazareno si allarga il fronte di chi punta a un esecutivo di lunga durata con i 5 stelle. E Nicola Zingaretti? Pensa agli immigrati.Non sarà mai adeguatamente riconosciuto il determinante contributo che, in questi giorni di tribolazione politica, il Pd sta offrendo alla linguistica, soprattutto sul fronte dei sinonimi. Invece di «inciucio», i dem preferiscono invece discettare di «lodo» e di «governo politico di legislatura». Definizione, quest'ultima, lanciata nell'agone da Goffredo Bettini in una intervista pubblicata dal Corriere della sera per aprire a una maxi ammucchiata con i tanti odiati (una volta) grillini. «È un tentativo difficilissimo ma vale la pena di provarci», ha spiegato. «Salvini non lo contrasti né con gli insulti né con le polemiche sulla moto d'acqua o sulle sue mutande, né tantomeno con un governicchio che gli darebbe l'arma, fasulla ma efficace, di sostenere che stiamo facendo un golpe per evitare il voto democratico». Secondo Bettini, infatti, «soltanto un accordo di legislatura, basato su una profonda riflessione politica, può consentire al Pd e al M5s di rispondere alla rivoluzione conservatrice lanciata dal leader della Lega». La proposta ha trovato immediatamente convinte e frizzanti adesioni. L'ex vicesegretario e già ministro renziano, Dario Franceschini, su Twitter l'ha fatta sua dopo che già il 22 luglio scorso, proprio con una intervista al quotidiano di Via Solferino, aveva suggerito qualcosa di molto simile. «Bettini indica un percorso difficile ma intelligente che credo valga la pena provare a percorrere. Sarà pieno di insidie e potremo provarci solo con un patto interno al Pd: lavorare tutti come una squadra, unita intorno al segretario». Un altro segretario dem (anzi ex reggente), Maurizio Martina, gli ha fatto eco definendo la tesi bettiniana «giusta e da sostenere». «È chiaro che i margini di un confronto con il Movimento 5 stelle sono assai limitati ma rimangono possibili se matureranno una nuova consapevolezza politica, alternativa al pericolo estremista di Matteo Salvini», ha detto. «Non accordi di corto respiro ma una vera svolta utile al Paese a partire da Europa, lavoro, scuola, ambiente. Mettendo in discussione anche le folli politiche migratorie del ministro uscente della paura». Da Parigi, dov'è si è messo en marche sotto l'ala protettrice del presidente Emmanuel Macron, si è rifatto vivo addirittura Sandro Gozi. Il prodian-renziano di ferro, con un trascorso da sottosegretario alle Politiche estere, ha proposto una maggioranza «Ursula von der Leyen» anche in Italia, dopo il voto di Strasburgo che ha visto dalla stessa parte M5s, Pd e Forza Italia e dall'altra Lega e Fdi in occasione dell'elezione della nuova presidente della Commissione. «Come vedo la crisi italiana da Parigi? In questo momento», ha spiegato all'agenzia Agi, «si sta avviando un nuovo ciclo politico europeo, e quindi l'auspicio è che l'Italia non sia in contraddizione con questo, o che non sia un semplice spettatore passivo». E questo perché «il tentativo di costruire una nuova maggioranza, un governo che dovrebbe avere ampio respiro è certamente positivo. C'è la possibilità di avviare un nuovo ciclo politico italiano, in parallelo a quello europeo». Segnali di vita son giunti infine dal deputato Francesco Boccia, che definisce il «lodo Bettini» come «il buon senso della politica fatta con lungimiranza e trasparenza». E ha aggiunto: «Goffredo ha sintetizzato con intelligenza quello che pensa la stragrande maggioranza degli italiani che votano centrosinistra. Niente scorciatoie: voto subito o M5s che rinnegano le scelte di Governo fatte con la Lega, si raccordano su questioni dirimenti per il Paese impegnando l'intera legislatura e cambiano gruppo dirigente». Poche idee, e confuse, insomma. In tutto questo bailamme, con un passaggio al Senato cruciale, uno si immagina che il segretario del partito sia in plancia di comando a tenere la barra dritta del partito. E invece Zingaretti che fa? Si preoccupa dei migranti: «I 151 tenuti in ostaggio sulla Open Arms dal Viminale siano fatti sbarcare. Questa è una priorità rispetto a tutto il resto».
Peter Mandelson, amico di Jeffrey Epstein, e Keir Starmer (Getty)
Il primo ministro: «Rimosso per rispetto delle vittime». Pochi giorni fa lo difendeva.
Il problema non sono i conti pubblici, ma il deficit della bilancia commerciale. Dovuto a una moneta troppo forte, che ha permesso acquisti all’estero illimitati. Ora per tornare competitivi serve rigore, ma senza poter smorzare le tensioni sociali con la svalutazione.
2025-09-12
Migranti, Meloni: «Il governo non si rassegna. Combattiamo il traffico di esseri umani»
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Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
Il premier al Forum della Guardia Costiera: «Il Calo degli sbarchi è incoraggiante. Il nostro approccio va oltre le inutili ideologie».
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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Sébastien Lecornu (Ansa)
- Il nuovo capo del governo, che ieri ha visto il suo ex leader Nicolas Sarkozy, rischia di perdere il sostegno perfino di alcuni parlamentari eletti nel partito del presidente. Mozione di 104 deputati contro l’inquilino dell’Eliseo.
- A pochi mesi dalle Regionali, il Parlamento tedesco toglie le garanzie a Maximilian Krah, accusato di aver ricevuto soldi dalla Cina: perquisiti i suoi uffici e la sua casa.