
Antonio Misiani parla di «accordo capestro sottoscritto con la Nato». Ma erano loro a rimproverare scarso impegno sul fronte Difesa.Cortocircuito dem. Ennesimo si potrebbe dire, ma in questo caso il partito democratico smentisce sé stesso in tema riarmo e conti pubblici. Si lavora alla manovra e alle opposizioni spetta il ruolo di criticare le voci di spesa. Per il Pd, lo fa il responsabile economico - senatore Antonio Misiani - che in un’intervista rilasciata a Repubblica critica la finanziaria considerandola troppo austera. «Sembra scritta dalla ragioneria dello Stato» dice, rinnegando di fatto gli anni in cui l’austerity invece andava bene. Il passaggio in cui si innesca il cortocircuito però è questo: «L’unica vera novità è l’aumento delle spese militari, che assorbono 23 miliardi di euro in più nel triennio, un incremento senza precedenti, il frutto avvelenato dell’accordo capestro sottoscritto dalla Meloni in sede Nato».Critica aperta alla spesa per le armi, dunque, argomento di grande tendenza in questo momento, ma che poco si sposa con chi, non più tardi di qualche settimana fa, diceva che il pericolo di un attacco russo incombe in Europa. Se così fosse, non è chiaro per il Pd quali sarebbero i mezzi con cui ci si dovrebbe difendere.Ma sulla manovra non si concentra soltanto la politica, anche Confindustria incalza il governo. Il presidente, Emanuele Orsini spiega: «A me fa piacere che come Paese arriviamo sotto al 3% di deficit, però a noi non serve un ministro della copertina più bella d’Europa», commenta chiedendo una mano al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, presente in sala, «a farlo capire a Giorgetti». Quello che serve, «non in modo egoistico ma come Paese, è l’esperienza della Zes, ci abbiamo messo 5,6 miliardi in due anni e abbiamo generato 28 miliardi di investimenti e quello è il debito buono che serve a far crescere il Paese». E poi dritto, sulla richiesta: «Abbiamo chiesto otto miliardi per i prossimi tre anni. Stiamo interloquendo, vediamo un po' perché ancora oggi i capitoli di spesa non sono chiari», spiega aggiungendo: «si tratta di quello che noi stiamo chiedendo da mesi». E sul dibattito interno alla maggioranza, al centro resta sempre il tema degli extraprofitti delle banche. Il vicepremier Antonio Tajani ieri è tornato sul tema ammorbidendo i toni e aprendo a un dialogo. «Non esiste base giuridica per l’extraprofitto ma credo che nessuna banca non voglia parlare con la politica nel momento in cui c’è bisogno di rinforzare la manovra economica. L’abbiamo fatto l’anno scorso, l’impegno era per due anni, se c’è bisogno, però, io che sono un combattente anti-extraprofitto sono anche pronto a cercare di fare una mediazione» ha chiarito osservando: «Ho detto ai miei colleghi di governo che questo è il momento, in vista della manovra, di parlare con il mondo bancario. Se c’è bisogno di aiuto si può parlare: ma mai fare operazioni ex abrupto, perché questo spaventa il mercato, oltre a far danni se si generalizza. Abbiamo sventato due anni fa l’extraprofitto perché poi si finiva per colpire le Bcc e le banche popolari, mentre c’erano danni minori per le banche più grandi: quindi bisogna stare sempre molto attenti quando si parla di banche». Non molte le novità sul testo, se non qualche dettaglio in più sul taglio dell’Irpef che secondo un’elaborazione dei Consulenti del Lavoro avrebbe uno sconto progressivo che si aggira attorno a 100 euro per i salari di 32-33.000 euro per poi salire fino a 440 euro per i salari di 50.000 euro. Il beneficio massimo di 440 euro, se non sarà compensato con un aggravio delle detrazioni, proseguirà anche oltre questa soglia fino ad un imponibile di 63.500 euro. Novità anche su nuovi fondi per l’assistenza agli anziani non autosufficienti e nuove risorse per la scuola. «Dobbiamo aumentare le risorse per la scuola con questa legge di bilancio, stiamo discutendo» così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Margaret Bourke-White davanti al bombardiere Flying Fortress dal quale ha realizzato fotografie di guerra durante l’attacco statunitense su Tunisi. Algeria, 1943. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock
Sono i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia ad ospitare (sino all’8 febbraio 2026) una grande retrospettiva dedicata a Margaret Bourke-White (1924-1971), la grande fotografa statunitense celebre per i suoi reportage di guerra e sull’industria americana. In mostra oltre 120 immagini, che ne ripercorrono la vita avventurosa e le tappe salienti della sua brillante carriera.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)
Non ha senso l’indignazione per i saltelli della Meloni contro i «rossi»: è un modo di condannare una delle peggiori ideologie della storia. In più, il luogo comune secondo cui alla corte di Togliatti & C. c’erano persone migliori che altrove è senza senso.






