
La gente davanti alla Cattedrale è testimonianza di fede. Perché, come diceva il Gesù di Giovanni Guareschi, «quando i generali tradiscono, abbiamo bisogno della fedeltà dei soldati».Il rogo della chiesa di San Sulpice qualche settimana fa, doloso, e ora Notre Dame. Ci dicono che è stato un incidente. E loro come fanno a saperlo? In realtà non è possibile saperlo prima delle indagini e forse non sarà possibile stabilirlo neanche dopo. La dizione corretta è: di origine sconosciuta, quindi non si esclude nessuna ipotesi. Si stanno scatenando disquisizioni sul valore artistico, le vetrate erano brutte, molto era ricostruito. Quindi l'Occidente è questo: brucia uno dei nostri simboli e noi ci precipitiamo a dire che: 1) sicuramente è stato un incidente (come fate a saperlo? Perché delle impalcature devono bruciare?); 2) non è vero che valeva così tanto. E poi il concetto di popolo e di nazione: coloro che piangono insieme, e che gioiscono insieme.E ora arriva la notizia importante. Si prega davanti a Notre Dame. Si prega in tutte le (poche) chiese di Francia (ancora aperte). La Francia ha ricominciato a pregare. Aggiungiamo le nostre preghiere per la chiesa di Francia, non per i mattoni e le vetrate ma per le anime e le menti, che come il fumo del fuoco, insieme al fumo del fuoco, salgano verso l'alto. L'incendio è stato fermato. All'interno di quello che resta della chiesa c'è la Croce. La foto di quella croce è quella che porteremo nel cuore, insieme alla foto delle persone inginocchiate davanti alla Cattedrale in fiamme che pregano.«La Foi est une église, c'est une cathédrale enracinée au sol de France / La Charité est un hôpital, un hôtel-Dieu qui ramasse toutes les misères du monde. / Mais sans espérance, tout ça ne serait qu'un cimetière». («La fede è una chiesa, è una cattedrale radicata nel suolo di Francia. / La Carità è un ospedale, un ricovero che raccoglie tutte le miserie del mondo. / Ma senza speranza, tutto questo non sarebbe che un cimitero». Charles Péguy - Il mistero dei Santi innocenti)Come diceva Gilbert Keith Chesterton, il Cristianesimo è stato dichiarato morto molte volte, ma è stato fondato da Qualcuno che conosceva la via per uscire dal sepolcro. E come racconta John Ronald Reuel Tolkien, è quando tutto sembra perduto che la Grazia irrompe sulla scena. Antoine de Saint-Exupéry ha scritto che chiunque porta nel cuore una cattedrale da costruire, è già vincitore.Aggiunge Giovanni Guareschi facendo parlare il Cristo: «Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l'asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo nella terra resa ancora più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più: ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri» (1949). E poi: «Don Camillo, tenga duro. Quando i generali tradiscono, abbiamo più che mai bisogno della fedeltà dei soldati».Noi, soldati semplici teniamo duro teniamo fede. Quando i generali tradiscono restiamo noi. Noi restiamo. Se ci chiederanno a che punto è la notte risponderemo che come sentinelle aspettiamo l'aurora.
Ansa
L’associazione magistrati difende la separazione. Nordio: «Atto doloroso, approfondirò». Petizioni online.
Andy Mann for Stefano Ricci
Così la famiglia Ricci difende le proprie creazioni della linea Sr Explorer, presentata al Teatro Niccolini insieme alla collezione Autunno-Inverno 2026/2027, concepita in Patagonia. «Più preserveremo le nostre radici, meglio costruiremo un futuro luminoso».
Il viaggio come identità, la natura come maestra, Firenze come luogo d’origine e di ritorno. È attorno a queste coordinate che si sviluppa il nuovo capitolo di Sr Explorer, il progetto firmato da Stefano Ricci. Questa volta, l’ottava, è stato presentato al Teatro Niccolini insieme alla collezione Autunno-Inverno 2026/2027, nata tra la Patagonia e la Terra del Fuoco, terre estreme che hanno guidato una riflessione sull’uomo, sulla natura e sul suo fragile equilibrio. «Guardo al futuro e vedo nuovi orizzonti da esplorare, nuovi territori e un grande desiderio di vivere circondato dalla bellezza», afferma Ricci, introducendo il progetto. «Oggi non vi parlo nel mio ruolo di designer, ma con lo spirito di un esploratore. Come un grande viaggiatore che ha raggiunto luoghi remoti del Pianeta, semplicemente perché i miei obiettivi iniziavano dove altri vedevano dei limiti».
Aimo Moroni e Massimiliano Alajmo
Ultima puntata sulla vita del grande chef, toscano di nascita ma milanese d’adozione. Frequentando i mercati generali impara a distinguere a occhio e tatto gli ingredienti di qualità. E trova l’amore con una partita a carte.
Riprendiamo con la seconda e conclusiva puntata sulla vita di Aimo Moroni. Cesare era un cuoco di origine napoletana che aveva vissuto per alcuni anni all’estero. Si era presentato alla cucina del Carminati con una valigia che, all’interno, aveva ben allineati i ferri del mestiere, coltelli e lame.
Davanti agli occhi curiosi dei due ragazzini l’esordio senza discussioni: «Guai a voi se me li toccate». In realtà una ruvidezza solo di apparenza, in breve capì che Aimo e Gialindo avevano solo il desiderio di apprendere da lui la professione con cui volevano realizzare i propri sogni. Casa sua divenne il laboratorio dove insegnò loro i piccoli segreti di una vita, mettendoli poi alla prova nel realizzare i piatti con la promozione o bocciatura conseguente.
Alessandra Coppola ripercorre la scia di sangue della banda neonazi Ludwig: fanatismo, esoterismo, violenza e una rete oscura che il suo libro Il fuoco nero porta finalmente alla luce.






