2025-11-22
Stefano Ricci: «Noi fiorentini abbiamo l’arte nel sangue»
Andy Mann for Stefano Ricci
Così la famiglia Ricci difende le proprie creazioni della linea Sr Explorer, presentata al Teatro Niccolini insieme alla collezione Autunno-Inverno 2026/2027, concepita in Patagonia. «Più preserveremo le nostre radici, meglio costruiremo un futuro luminoso».Il viaggio come identità, la natura come maestra, Firenze come luogo d’origine e di ritorno. È attorno a queste coordinate che si sviluppa il nuovo capitolo di Sr Explorer, il progetto firmato da Stefano Ricci. Questa volta, l’ottava, è stato presentato al Teatro Niccolini insieme alla collezione Autunno-Inverno 2026/2027, nata tra la Patagonia e la Terra del Fuoco, terre estreme che hanno guidato una riflessione sull’uomo, sulla natura e sul suo fragile equilibrio. «Guardo al futuro e vedo nuovi orizzonti da esplorare, nuovi territori e un grande desiderio di vivere circondato dalla bellezza», afferma Ricci, introducendo il progetto. «Oggi non vi parlo nel mio ruolo di designer, ma con lo spirito di un esploratore. Come un grande viaggiatore che ha raggiunto luoghi remoti del Pianeta, semplicemente perché i miei obiettivi iniziavano dove altri vedevano dei limiti».Per Ricci, la natura è la matrice di ogni forma creativa: «Non esiste ispirazione più profonda dell’osservare e vivere la natura. Il Polo Nord raggiunto con una slitta trainata dai cani; l’Africa, dove ho disegnato le collezioni più emozionali; l’Asia, con le sue montagne che tagliano il cielo blu. Dietro ogni capo che porta il mio nome c’è tutto questo». Il progetto Explorer vive anche attraverso lo sguardo delle nuove generazioni, rappresentate dal direttore creativo Filippo e Niccolò Ricci, amministratore delegato. «Riunire gli esploratori a Firenze è un sogno che ho coltivato per anni», racconta Filippo. «Da bambino, con mio fratello Niccolò, ho viaggiato seguendo i nostri genitori. Ho nutrito una profonda fascinazione per l’avventura, alimentata dagli autori che ho amato: Ernest Hemingway, Wilbur Smith, Rudyard Kipling. Ogni spedizione è stata un capitolo della mia storia personale». La svolta arriva nel 2022, durante le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del gruppo, a Luxor: «Ho capito che era giunto il momento di spingerci ai confini della Terra. Così siamo arrivati in Islanda, sul sito del più grande ghiacciaio d’Europa, osservandone lo scioglimento irreversibile. Da lì è nata una nuova consapevolezza: un senso di responsabilità verso le generazioni future». Filippo parla di un viaggio che non è mai solo estetico: «Grazie a straordinari compagni di viaggio, ho scoperto nuovi mondi, fotografato animali rari, conosciuto Paesi che forse avevo visitato per lavoro, ma che non avevo mai davvero esplorato». E la restituzione di quel percorso approda nel luogo simbolo della città: «Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio presentiamo i risultati del nostro lavoro, per ascoltare le voci di chi conosce questo Pianeta, la nostra Madre Terra, meglio di me». Un forum per discutere di temi come ambiente e futuro. Per Niccolò, «non uno slogan, ma un impegno concreto che la mia famiglia porta avanti dal 1972». È lui a dare struttura etica al progetto che individua tre pilastri: sostenibilità, cambiamento climatico, dialogo tra culture. «Questi sono i fondamenti dei progetti Sr Explorer, frutto di un impegno fatto innanzitutto ai nostri figli: lasciare la Terra migliore di come l’abbiamo trovata». Da qui nasce la missione: «Cercare e sostenere le iniziative che meritano davvero la nostra attenzione». E rivendica un orgoglio identitario: «Siamo fiorentini, discendenti di navigatori ed esploratori. Più difenderemo le nostre radici, meglio costruiremo un futuro luminoso». La missione in Patagonia non è solo un’esperienza umana ma anche il motore creativo della nuova collezione. Le immagini sono state scattate nel profondo Cile, tra le acque del Grey Glacier, i parchi naturali e i fiordi, seguendo le tracce dei puma. Proprio per tutelare questo animale emblematico, è stato firmato un accordo con la Fundación científica acción fauna per progetti di conservazione nel Cile centrale. «I pinguini dell’Isla Magdalena, con il loro manto lucido, hanno ispirato il lusso perfetto degli smoking da sera, total black, realizzati con i tessuti dell’Antico setificio fiorentino», spiega Filippo. Tra gauchos e pionieri dell’avventura, ecco i capi più sportivi dal parka bianco neve imbottito della più pregiata piuma d’oca al blouson multitasche, camicie sportive in cotone e cashmere fino all’alta sartorialità dei completi preziosi in alpha yarn vicuna (filo da 13,5 micron) e al capo in coccodrillo foderato in visone rasato per combattere le temperature estreme. Un esempio di come l’estetica, nel mondo Ricci, sia sempre unita alla narrazione del viaggio e alla tutela del patrimonio naturale. Mentre il progetto Explorer avanza, l’azienda continua a investire nel territorio: è stata infatti completata l’acquisizione della Moleria Locchi, storica realtà specializzata in molatura, incisione e restauro del vetro e del cristallo. Sul fronte retail, sono in arrivo nuove aperture: entro pochi giorni verrà inaugurata una boutique a Washington (Usa), seguita da una nuova sede a Roma nel primo trimestre 2026. Intanto è stata lanciata alla Fiera Cavalli di Verona la collezione Equestrian Line, dedicata al dressage e allo show jumping. Dal punto di vista economico, l’azienda registra una leggera decelerazione. «In un contesto geopolitico ancora incerto, dopo anni di crescita sostenuta, al termine del terzo trimestre si registra una lieve flessione nei ricavi», spiega Niccolò. «Il fatturato al 30 settembre supera i 152 milioni di euro, con una crescita single-digit nella rete retail».
Alessandra Coppola ripercorre la scia di sangue della banda neonazi Ludwig: fanatismo, esoterismo, violenza e una rete oscura che il suo libro Il fuoco nero porta finalmente alla luce.