2018-06-02
L’Uefa pronta a escludere il Milan dall’Europa league
Lo scrive il New York Times. Ma dietro c'è chi spingerebbe per far passare il club dalla proprietà cinese a quella americana. I troppi debiti fanno rischiare l'Europa league al Milan. La commissione disciplinare competente dell'Uefa ha infatti negato al club rossonero l'accordo attraverso il quale è possibile concordare delle sanzioni e adottare dei provvedimenti operativi per rientrare nei parametri del financial fair play. Questo perché, secondo l'Uefa, il Milan ha problemi nel rispettare il pareggio di bilancio.La conferma è arrivata anche da un comunicato pubblicato dall'Uefa, dove viene scritto come «la Camera di investigazione è del parere che permangono ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018». Ma le cattive notizie non finiscono qua. Secondo il New York Times, infatti, le persone della Uefa che stanno indagando sulle condizioni finanziarie del Milan hanno raccomandato al tribunale sportivo di escludere il club italiano dalla prossima Europa league. Le sorti del Milan si sapranno, dunque, solo verso metà giugno, quanto la Uefa annuncerà la sua decisione finale.Per non destare però ulteriori preoccupazioni sulla gestione del club rossonero, il presidente del Milan, Yonghong Li, dovrà versare 40 milioni di euro: 10 entro lunedì 4 giugno (che il patrn avrebbe già versato) e 30 entro fine mese. Somma che servirà per rifinanziare una parte del debito della società. Se entro lunedì, dunque, Li non dovesse riuscire a recuperare la somma richiesta interverrà, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, il fondo Elliott. Il fondo americano presterà dunque i soldi al Milan, tramite la holding Project redblack. Il prestito ha però delle conseguenze. Li avrà tempo solo una settimana per rimborsare il fondo Elliott, altrimenti il Milan potrebbe passare proprio nelle mani di quest'ultimo. Ma come si è arrivati fin qui? Tutto è partito quando l'Uefa, nella primavera di quest'anno, ha deciso di modificare le regole del fair play finanziario, rendendole più rigide e selettive rispetto al passato. Le novità sono entrate in vigore ieri e hanno come obiettivo il limitare le spese folli da parte dalle varie squadre di calcio. Le nuove regole puntano dunque a migliorare la trasparenza, ad armonizzare gli obblighi fiscali tra tutte le squadre e a svolgere verifiche più costanti. Per quanto riguarda la trasparenza, ogni squadra di calcio sarà obbligata a pubblicare il bilancio economico e finanziario sul proprio sito ufficiale. Oltre a ciò dovrà anche dichiarare, in un'unica voce, le spese relative all'intermediazione di agenti e procuratori.L'armonizzazione dei sistemi fiscali è invece qualcosa di più complesso. L'Uefa, non potendosi intromettere nelle norme statali, ha cercato di rendere uniformi tutte quelle regole che caratterizzano la vita di una società. I bilanci dovranno dunque essere redatti secondo le norme internazionali. Questo significa che tutti i ricavi e le spese sostenute in un determinato periodo devono essere messi a bilancio nell'arco temporale corretto. Il conteggio dei bonus e degli incentivi deve essere inserito nei contratti dei giocatori. Tutti i ricavi che derivano dai diritti tv o commerciali devono essere segnati a bilancio. E la valutazione dei costi deve essere il più veritiera possibile. Si vuole dunque impedire il sovrapprezzo per riuscire a sistemare i conti di bilancio. Altro aspetto toccato dal nuovo fair play finanziario, sono le sanzioni in tempi brevi. Fino al 30 maggio 2018 il controllo dei conti avveniva ogni anno. Si andavano dunque ad analizzare i dati di bilancio del triennio precedente e nel caso di anomalie, partiva il controllo. Da ieri non è più così. L'indagine sui conti di una società potrà essere fatta a priori se il club inizia a registrare una situazione pericolosa per quanto riguarda il pareggio di bilancio. Nel dettaglio, si legge che qualsiasi squadra di calcio chiuda il calcio mercato con un debito pari o superiore ai 100 milioni di euro, dovrà dimostrare di poter raggiungere il pareggio di bilancio entro la fine della stagione.Il club sarà costantemente monitorato e nel caso in cui i conti dovessero risultare in disordine, le sanzioni partiranno dalla stagione successiva. In questo modo l'Uefa monitorerà la salute (finanziaria) dei vari club calcistici quasi costantemente.
Jose Mourinho (Getty Images)