
Telefonata Kiev-Istanbul. Dalla Turchia: «Faremo il possibile per facilitare i contatti».Non accenna a diminuire la pressione militare della Russia sull’Ucraina. Mosca ha sferrato un duro attacco su Kiev, facendo almeno 18 vittime (di cui quattro bambini). Tra gli edifici colpiti, figuravano anche l’ufficio della missione Ue e il British Council. «La Russia sta scegliendo i missili balistici invece del tavolo dei negoziati», ha dichiarato Volodymyr Zelensky. Se il Cremlino ha definito il raid «un successo», di tutt’altro avviso si sono mostrate le cancellerie occidentali. «Questi attacchi vergognosi minacciano la pace che il presidente degli Stati Uniti sta perseguendo», ha affermato l’inviato americano per l’Ucraina, Keith Kellogg. «Seicentoventinove missili e droni in una sola notte sull’Ucraina: questa è l'idea di pace della Russia. Terrore e barbarie», ha detto Emmanuel Macron. «Il mio pensiero va a tutte le persone colpite dagli insensati attacchi russi su Kiev che hanno danneggiato l'edificio del British Council», ha affermato, dal canto suo, Keir Starmer, mentre il ministero degli Esteri britannico ha convocato l’ambasciatore russo a Londra. «Ho appena parlato con i miei colleghi della delegazione Ue a Kiev, dopo che il nostro edificio è stato danneggiato da un attacco russo. La vostra determinazione a continuare a sostenere l’Ucraina ci dà forza. Nessuna missione diplomatica dovrebbe mai essere un bersaglio. In risposta, stiamo convocando l’inviato russo a Bruxelles», ha inoltre dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, mentre Ursula von der Leyen ha reso noto che sarà presentato «presto» il diciannovesimo pacchetto di sanzioni europee alla Russia.«Ho appena parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in seguito al massiccio attacco su Kiev che ha colpito anche i nostri uffici nell’Ue. Putin deve sedersi al tavolo dei negoziati. Dobbiamo garantire una pace giusta e duratura per l’Ucraina con garanzie di sicurezza solide e credibili che trasformino il Paese in un porcospino d’acciaio. L’Europa farà pienamente la sua parte», ha altresì affermato il capo della Commissione europea. «Gli intensi attacchi di questa notte su Kiev dimostrano chi sta dalla parte della pace e chi non ha intenzione di credere nel percorso negoziale. I nostri pensieri vanno al popolo ucraino, ai civili, ai familiari di vittime inermi, tra cui anche bambini, degli insensati attacchi russi», ha affermato Giorgia Meloni che ha anche presieduto un vertice sull’Ucraina a Palazzo Chigi: vertice che, secondo una nota del governo, ha fatto «un punto della situazione sul possibile percorso negoziale per la pace in Ucraina a seguito dei recenti colloqui alla Casa Bianca». «È stato inoltre ribadito come non sia prevista alcuna partecipazione italiana a un’eventuale forza multinazionale da impegnare in territorio ucraino, mentre sono al vaglio ipotesi di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini solo una volta raggiunta la cessazione delle ostilità», si legge ancora. Nel frattempo, due F-35 italiani hanno intercettato un velivolo russo in Estonia.In tutto questo, sempre ieri, Zelensky ha avuto una telefonata con Recep Tayyip Erdogan. Nell’occasione, il presidente turco ha «sottolineato che è possibile una soluzione equa alla guerra tra Ucraina e Russia, evidenziando la necessità di rafforzare i negoziati tra le due parti e ha espresso la disponibilità della Turchia a fare tutto il possibile per facilitare i contatti ad alto livello che aprirebbero la strada alla pace». «Il presidente Erdogan ha comunicato che coinvolgerà nel processo il suo ministro della difesa per capire in che modo la Turchia possa contribuire a garantire la sicurezza, in particolare nel Mar Nero», ha dichiarato, dall’altra parte, Zelensky. Frattanto il ministero degli Esteri ucraino ha convocato l’ambasciatore ungherese per protestare contro la decisione di Budapest di proibire l’ingresso al comandante delle forze ucraine dei droni, Robert Brovdi: una ritorsione agli attacchi di Kiev contro l’oleodotto Druzhba.
Giulio Tremonti (Ansa)
L’ex ministro Giulio Tremonti: «Trump ha trovato la tregua coinvolgendo i Paesi arabi. Altro che esportare la democrazia come fosse un panino...».