2020-10-07
«Lo Stato usi i soldi Ue per aiutare i gioielli made in Italy»
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Belen Rodriguez nella nuova pubblicità di Dodo
Le aziende orafe italiane dichiarano in media una perdita del 40% del fatturato. Per Federorafi si tratta di una vera e propria «Caporetto» del settore. Marta Caffarelli e Viola Naj-Oleari, creatrici di Atelier Vm: «La pandemia ha cambiato molte regole, da quelle sociali a quelle economiche e lavorative». Il nuovo libro di Michela Proietti mette al centro «la sciura milanese». Nuova icona di uno stile raffinato e moderno.Dodo lancia una capsule dedicata all'orgoglio italiano. I quattro ciondoli storici del brand si colorano con il tricolore. Lo speciale contiene quattro articoli e gallery fotografiche.Si è conclusa il 22 settembre, la fiera Homi dedicata a moda e gioielleria. Un segnale di riapertura dopo mesi di lockdown totale dove ogni settore economico si è trovato a fare i conti con una nuova crisi. La pandemia e le necessarie misure di contenimento hanno fortemente condizionato il settore orafo. Già nel primo trimestre la domanda mondiale di gioielli in oro ha evidenziato una contrazione significativa delle tonnellate vendute, quasi il 40%.A penalizzare maggiormente il settore orafo italiano è stata la chiusura del mercato cinese e la crescita esponenziale del costo dell'oro. Risultano così negativi i primi tre mesi del 2020, con la produzione e il fatturato che interrompono la lunga fase di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni. Le esportazioni - che nel 2019 hanno superato i 5 miliardi - hanno registrato una contrazione dell'11,8% (gioielli e bigiotteria) e del 10,4% (oro e argento) diffusa su tutti i mercati principali.Corrado Facco, amministratore delegato de Il Tarì, ha spiegato sulle pagine di Repubblica come «il Covid accelererà una mutazione delle gioiellerie, trasformando i negozi in luoghi dove vivere un'esperienza più lenta e per questo più intensa». «Proprio come il take-away non può rimpiazzare l'esperienza in un ristorante stellato, il virtuale e l'e-commerce non potranno mai prendere il posto di uno spazio che ti accoglie e coccola, dove puoi toccare e indossare un collier piuttosto che un anello prezioso, apprezzandone le caratteristiche attraverso i sensi» ha continuato l'ad.Lo studio pubblicato da Federorafi mostra come nei primi quattro mesi del 2020 siano stati persi quasi 625 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Le aziende orafe intervistate dichiarano inoltre un calo del fatturato tra il 20 e il 50 per ceno, mentre una azienda su tre registra una flessione ancora maggiore.«Stiamo assistendo a una “Caporetto" del settore e anche dalle impressioni raccolte nei mesi di maggio e giugno la ripartenza è ancora molto lontana per il perdurare della crisi della domanda mondiale» ha dichiarato, commentando i dati il presidente Ivana Ciabatti. «Con la riapertura di maggio si sono velocemente esauriti gli ordini rimasti (e confermati) e le aziende hanno dovuto continuare a fare ricorso alle diverse tipologie di cassa integrazione».La speranza del presidente è nel governo e negli aiuti europei. «Lo Stato deve essere al nostro fianco, soprattutto alla luce degli ingenti aiuti in arrivo dalla Ue: fondi che non devono perdersi nei meandri della burocrazia ma essere messi a disposizione del mondo del lavoro in anticipo, per dare quell'iniezione di liquidità che è di vitale importanza per le aziende in attesa che la filiera mondiale si rimetta in moto e torni ad acquistare gioielli Made in Italy».
Giancarlo Tancredi (Ansa)
Ecco #DimmiLaVerità del 17 settembre 2025. Il nostro Giorgio Gandola commenta le trattative nel centrodestra per la candidatura a presidente in Veneto, Campania e Puglia.
Francesco Nicodemo (Imagoeconomica)