2023-07-22
Se il Lecco non farà la B, lo sport è finito
La Lega ha cambiato il calendario, lasciando ai lombardi solo 48 ore per l’iscrizione anziché una settimana, ma la sentenza ribadisce: termini improrogabili. Lombardi verso la terza categoria, a vantaggio di chi era retrocesso: il campo non conta più. Sembra di rivivere un racconto di Franz Kafka, drenato però della qualità letteraria dello scrittore boemo e appesantito da un groviglio di contraddizioni burocratiche all’italiana che rischia di far precipitare il Lecco dal sogno della Serie B conquistata sul campo ai campionati dilettantistici. Tutto ruota attorno al termine «perentorietà». Secondo il collegio di garanzia del Coni - che ha pubblicato lunedì scorso un corposo fascicolo di 10 pagine sulla vicenda - a oggi il Lecco sarebbe escluso dal campionato di B e verrebbe accolto il ricorso del Perugia, che prenderebbe il posto della squadra lombarda nella serie cadetta. Il motivo è presto detto: «La violazione dei termini perentori per l’iscrizione al campionato stabiliti dal comunicato ufficiale del novembre 2022». In buona sostanza: il Lecco non aveva presentato, al momento dell’iscrizione in B, la documentazione relativa allo stadio in cui si sarebbero disputate le proprie partite casalinghe poiché l’impianto lecchese Rigamonti-Ceppi non era stato considerato agibile secondo i requisiti infrastrutturali previsti. Il club aveva così scelto l’Euganeo di Padova come impianto «di casa», ma la domanda presentata era stata bocciata per la mancanza delle certificazioni delle autorità padovane, arrivate tre giorni dopo la scadenza perentoria prevista per il 20 giugno scorso. Il ritardo nella consegna della documentazione aveva però una radice precisa. I playoff di promozione dalla Serie C alla Serie B sono stati disputati in ritardo di una settimana rispetto a quanto indicato inizialmente dal calendario, inficiando i tempi tecnici per la compilazione di un’adeguata documentazione. Lo slittamento della finale dei playoff dall’11 al 18 giugno ha fatto sì che la società Lecco Calcio avesse a disposizione soltanto 48 ore per imbastire gli incartamenti necessari e ottenere la licenza. Il cortocircuito è burocratico, ma non è una bazzecola: tra la Serie B e il campionato dilettanti, per una società, c’è di mezzo la sopravvivenza. L’avvocato Figc Giancarlo Viglione nella sua requisitoria aveva sottolineato: «Questa è una situazione particolare che non fa venire meno la perentorietà delle date, ma il nuovo calendario deciso dalla Lega il 27 aprile ne aveva reso impossibile l’adempimento». In soldoni: con il cambio di calendario, sarebbero dovuti slittare pure i termini previsti per le iscrizioni alle stagioni successive. E in effetti sarebbe piuttosto ridicolo che l’errore commesso a monte si abbattesse sul futuro del Lecco, che la promozione l’ha agguantata con le unghie e con i denti anche contro i pronostici. Paolo Di Nunno, presidente della società lombarda, ostenta ottimismo: «Innanzitutto il Lecco ha guadagnato la promozione sul campo. Abbiamo disputato dei playoff straordinari, battendo Pordenone, Cesena, Foggia, meritando ciò che abbiamo ottenuto». E ancora: «Il 2 agosto il Tar del Lazio ci darà ragione e giocheremo in B. Vedo nel ricorso del Perugia qualcosa di poco limpido. Noi abbiamo finito di giocare i playoff all’una di notte del 19 giugno, per preparare tutti i documenti occorrono i tempi tecnici adeguati, noi abbiamo chiesto una deroga in virtù dello spostamento del calendario, ma nessuno ci ha mai risposto». L’alternativa, ora come ora, è il campionato dilettanti, non essendo stata presentata dal Lecco alcuna iscrizione a quello di Serie C. «Giocheremo in B al 100%», insiste Di Nunno, con il tono amaro di chi sente di aver subito un torto dal quale affrancarsi: «Entro il 20 agosto sarà anche pronto lo stadio, i lavori saranno terminati». Il presidente dei lombardi azzarda prospettive per il futuro: «Il mercato è fermo, quando saremo riammessi in B confido ci consentano una decina di giorni per rinforzare la squadra. Cortinovis dell’Atalanta è uno dei nostri obiettivi, abbiamo in mente di acquistare pure un centrocampista forte, un difensore centrale e una punta prolifica da affidare a mister Foschi, che è bravo e fortunato, qualità indispensabili per un allenatore. Mio figlio se ne sta occupando». L’obiettivo è godersi almeno un anno in B da presidente: «Mi hanno detto che un imprenditore americano potrebbe essere interessato a subentrare come socio. Sarebbe una prospettiva interessante. Mi piacerebbe godermi un’annata in B e vedere che cosa succede. Se poi questo socio proponesse di acquistare tutta la società, potrei pure pensarci. Al momento non c’è nulla di definito». Il futuro è incerto, la matassa verrà sbrogliata a breve: lunedì 24 ci sarà un nuovo consiglio federale che definirà la graduatoria delle società riammesse e ripescate nel caso in cui la Serie B non arrivasse a 20 squadre. Il 2 agosto avverrà il pronunciamento del Tar, con il pericolo che le gare slittino di qualche settimana se tutto non fosse chiarito nei tempi auspicati.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.