
La norma del decreto Agosto non tiene conto dell'incertezza in cui vivono le Pmi.Ci risiamo. Sempre la solita solfa: prendono dei provvedimenti sull'economia come se la nostra economia, quella reale, non la conoscessero. Nei provvedimenti di agosto ce n'è uno che basta per tutti. Cento per cento di sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato per i primi sei mesi e solo tre mesi, invece, per chi assume lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Le stime del governo sono che il provvedimento per le assunzioni stabili porterà - addirittura - a 400.000 nuovi assunti. Vedremo, a noi dà tanto l'aria di quei 600.000 immigrati che sarebbero stati regolarizzati, secondo Teresa Bellanova, e siamo arrivati a poche decine di migliaia. Staremo a vedere.Ma torniamo al punto. Uno potrebbe dire: cosa c'è che non va? Così facendo si incrementano il lavoro stabile, i posti di lavoro a tempo indeterminato, non precari. Benissimo, peccato che la maggior parte delle imprese italiane, oltre l'82%, siano medie, ma soprattutto medie e piccolissime e diano lavoro nientepopodimeno che a 15 milioni di italiani, oltre a generare un fatturato complessivo di oltre 2.000 miliardi. La maggior parte di esse sono aziende edilizie, agricole, o di servizi. Le più grandi raggiungono i 50 milioni di fatturato l'anno, ma sono la minoranza assoluta. Ecco, secondo voi, quale responsabile delle piccole e piccolissime, quelle che hanno sotto i cinque lavoratori - mettiamo una edilizia - potrà pensare di assumere in questo momento a tempo indeterminato solo perché i primi sei mesi avrà uno sgravio del 100%? Cioè, nel momento che stiamo passando, e con una stagione incerta da affrontare, a chi di loro può passare per la mente di impegnarsi, al massimo, per più di sei mesi, un anno? Chi sa come andranno le cose? C'è al governo qualche mago Otelma che possa dare una mano a decidere a queste imprese? Perché, in questo momento di crisi, non concedere il 100% a un'aziendina agricola che produce latte, a una parrucchiera, a un piccolo o piccolissimo albergo che decide di riprovarci, a qualche gruppetto di muratori che costituisce un'azienda dove il padrone è quello che si alza prima di tutti, guida il van che li va a prendere e, stanco morto, li riporta a casa la sera, mettiamo nella bergamasca? Se danno occupazione a oltre l'80% della popolazione non sono coloro che possono dare un contributo vero, concreto, quantitativamente importante alla ripresa di questo Paese? E, se non alla ripartenza, almeno alla tenuta? No, duri di mente come pietre, seguono la loro idea di come creare - a forza - l'occupazione e non si curano di chi la crea davvero. Ma se non volete credere a nessuno che la pensa diversamente da voi, lorsignori del governo, date un'occhiata alla realtà. A volte bisogna volare bassi come le fagiane incinte, si dice dalle mie parti, in Toscana. Serve a guardare la realtà da vicino. Il fagiano è un animale nobile, anche nel portamento: in questo caso è sprecato, basterebbero dei piccioni.Si è parlato, fino allo sfinimento, dell'importanza del turismo, soprattutto balneare, e poi? Si arriva al dunque e lo sgravio è del 30%? Perché? Non si poteva pensare anche qui, se non al 100, al 60, al 70? Lo sapete o no che, per alcuni, finito quel lavoro non ce ne sarà un altro? Si chiamano le stagioni e le stagioni sono quattro: una si chiama estate e dura tre mesi. Poi finisce e con essa i lavori stagionali. E con essi il lavoro, per tutto l'anno, per molte imprese e relativi lavoratori. Difficile anche questo? In questo caso non c'è un volatile particolarmente stupido a cui fare ricorso.
Antonio Filosa (Stellantis)
La batteria elettrica è difettosa. La casa automobilistica consiglia addirittura di parcheggiare le auto lontano dalle case.
Mentre infuria la battaglia mondiale dell’automobile, con la Cina rampante all’attacco delle posizioni delle case occidentali e l’Europa impegnata a suicidarsi industrialmente, per Stellantis le magagne non finiscono mai. La casa automobilistica franco-olandese-americana (difficile ormai definirla italiana) ha dovuto infatti diramare un avviso di richiamo di ben 375.000 automobili ibride plug-in a causa dei ripetuti guasti alle batterie. Si tratta dei Suv ibridi plug-in Jeep Wrangler e Grand Cherokee in tutto il mondo (circa 320.000 nei soli Stati Uniti, secondo l’agenzia Reuters), costruiti tra il 2020 e il 2025. Il richiamo nasce dopo che si sono verificati 19 casi di incendi della batteria, che su quei veicoli è fornita dalla assai nota produttrice coreana Samsung (uno dei colossi del settore).
Lucetta Scaraffia (Ansa)
In questo clima di violenza a cui la sinistra si ispira, le studiose Concia e Scaraffia scrivono un libro ostile al pensiero dominante. Nel paradosso woke, il movimento, nato per difendere i diritti delle donne finisce per teorizzare la scomparsa delle medesime.
A uno sguardo superficiale, viene da pensare che il bilancio non sia positivo, anzi. Le lotte femministe per la dignità e l’eguaglianza tramontano nei patetici casi delle attiviste da social pronte a ribadire luoghi comuni in video salvo poi dedicarsi a offendere e minacciare a telecamere spente. Si spengono, queste lotte antiche, nella sottomissione all’ideologia trans, con riviste patinate che sbattono in copertina maschi biologici appellandoli «donne dell’anno». Il femminismo sembra divenuto una caricatura, nella migliore delle ipotesi, o una forma di intolleranza particolarmente violenta nella peggiore. Ecco perché sul tema era necessaria una riflessione profonda come quella portata avanti nel volume Quel che resta del femminismo, curato per Liberilibri da Anna Paola Concia e Lucetta Scaraffia. È un libro ostile alla corrente e al pensiero dominante, che scardina i concetti preconfezionati e procede tetragono, armato del coraggio della verità. Che cosa resta, oggi, delle lotte femministe?
Federica Picchi (Ansa)
Il sottosegretario di Fratelli d’Italia è stato sfiduciato per aver condiviso un post della Casa Bianca sull’eccesso di vaccinazioni nei bimbi. Più che la reazione dei compagni, stupiscono i 20 voti a favore tra azzurri e leghisti.
Al Pirellone martedì pomeriggio è andata in scena una vergognosa farsa. Per aver condiviso a settembre, nelle storie di Instagram (che dopo 24 ore spariscono), un video della Casa Bianca di pochi minuti, è stata sfiduciata la sottosegretaria allo Sport Federica Picchi, in quota Fratelli d’Italia. A far sobbalzare lorsignori consiglieri non è stato il proclama terroristico di un lupo solitario o una sequela di insulti al governo della Lombardia, bensì una riflessione del presidente americano Donald Trump sull’eccessiva somministrazione di vaccini ai bambini piccoli. Nessuno, peraltro, ha visto quel video ripostato da Picchi, come hanno confermato gli stessi eletti al Pirellone, eppure è stata montata ad arte la storia grottesca di un Consiglio regionale vilipeso e infangato.
Jannik Sinner (Ansa)
Alle Atp Finals di Torino, in programma dal 9 al 16 novembre, il campione in carica Jannik Sinner trova Zverev, Shelton e uno tra Musetti e Auger-Aliassime. Nel gruppo opposto Alcaraz e Djokovic: il duello per il numero 1 mondiale passa dall'Inalpi Arena.
Il 24enne di Sesto Pusteria, campione in carica e in corsa per chiudere l’anno da numero 1 al mondo, è stato inserito nel gruppo Bjorn Borg insieme ad Alexander Zverev, Ben Shelton e uno tra Felix Auger-Aliassime e Lorenzo Musetti. Il toscano, infatti, saprà soltanto dopo l’Atp 250 di Atene - in corso in questi giorni in Grecia - se riuscirà a strappare l’ultimo pass utile per entrare nel tabellone principale o se resterà la prima riserva.






