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2019-12-16
Più di un milione e mezzo di italiani non ha mai fatto sesso
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Quella che nel mondo è conosciuta come «recessione sessuale», ovvero quel fenomeno per cui i più giovani, i millennials, preferiscono fare di tutto tranne che sesso, in Italia non esiste. Pur essendo cambiate le modalità con cui ci si approccia all'attività sessuale, il nostro Belpaese mantiene inalterata la fama che ci vuole, uomini e donne, «grandi amatori». Siamo solo un po' più social, un po' più iperconnessi, ci conosciamo magari attraverso internet e non più al bancone del bar come succedeva fino a 20 anni fa, ma non abbiamo paura di tenerci per mano per strada - come invece succede nell'avanzatissimo Giappone - o di mostrarci in coppia per paura di essere giudicati o tacciati di essere sovraesposti, come nella finta apertissima America.
Secondo il rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani, 15,5 milioni di nostri connazionali di età compresa tra 18 e 40 anni ha senza paura affermato non solo di fare abbastanza sesso nel quotidiano ma di esserne soddisfatta e di riuscire a sperimentare una molteplicità di pratiche che affiancano e a volte sostituiscono i rapporti completi. Una cosa forse impensabile 20 anni fa, ma che oggi sembra invece essere qualcosa di così normale da non vergognarsene nemmeno un po'. È un rapporto, quello con il sesso, che gli esperti definiscono «decomplessato» ovvero privo di barriere che fino a una generazione fa sembravano invalicabili.
Ma cosa è cambiato? Innanzitutto la parità di sessi. Fino a qualche anno fa, «fare sesso» era cosa da uomini. Le donne non prendevano l'iniziativa, non ne parlavano e soprattutto si vedevano quasi imposta l'obbligatorietà di consumare rapporti solo ed esclusivamente con il proprio partner. In alcune aree dell'Italia, solo dopo il matrimonio. Oggi tutta questa differenza non esiste più, anzi. I ruoli sembrano essersi completamente capovolti. Una donna che prende l'iniziativa non viene vista come un essere raro, parlare e raccontare non solo le proprie esperienze ma dare consigli pratici e utili su come vivere al meglio il sesso è qualcosa di così normale da aver invaso la vita quotidiana, i social e le riviste. Ma a essere cambiata è anche la visione del sesso. È letteralmente decollata la concezione del sesso legato al piacere, la dimensione molto individuale anche dentro le coppie. Secondo il rapporto Censis-Bayer, è nesso sesso-amore ad aver cambiato volto. Se infatti nella fascia di età tra i 18 e i 40 anni di venti anni fa era molto più stretto, oggi il sesso lo si fa soprattutto per una ricerca spasmodica del proprio piacere. A colpire anche in questo caso è l'evoluzione delle donne: solo 20 anni fa, e parliamo degli inizi del 2000, non degli anni Cinquanta o Sessanta, solo il 37,5% riteneva sesso e amore separabili. Oggi, la percentuale è cresciuta fino al 77,4% e non si distanzia poi così tanto dagli uomini che considerano il sesso senza amore fattibile nell'81,8% dei casi.
Non è dunque vero che i giovani fanno meno sesso, o meglio: è vero che l'età in cui si fa sesso è molto cambiata. Ma chi pratica attivamente la propria sessualità, lo fa tanto e soprattutto con partner diversi. L'83,5% di chi ha tra i 18 e i 40 anni ha avuto esperienza di rapporti sessuali completi, il 6,3% ha avuto solo rapporti incompleti e il 10,2% non ha avuto rapporti sessuali. Tra chi ha avuto rapporti sessuali completi, l'8,4% ha una vita sessuale molto attiva (pratica sesso una volta al giorno), il 33,2% attiva, con rapporti sessuali due o tre volta alla settimana: il 41,6% pertanto ha una vita sessuale intensa. Poi il 27,7% fa sesso una volta alla settimana, il 21,2% meno di una volta alla settimana ma entro i tre o quattro mesi, e il 3,9% ha una vita sessuale rarefatta, cioè pratica sesso una volta ogni cinque, sei mesi o più.
Oggi dal sesso si attendono, e ottengono, piacere più che amore, e poi passione e complicità: la sessualità contribuisce, più e meglio di altre sfere della vita dei giovani, alla micro-felicità quotidiana, così importante in una società percepita come difficile e ostile. Sarà l'avvento di programmi come Tinder, l'ormai quotidianità del porno, l'accettazione di oggetti come i sex toys, ma per attività sessuale oggi si intende sempre più un arco di prestazioni, pratiche individuali e o di coppia, fisiche o mentali distinte e, a volte, alternative ai rapporti completi. Una vera e propria ubriacatura di opportunità raccontata in grande libertà da maschi e femmine: la sperimentazione è la cifra di una sessualità orientata al piacere soggettivo, dentro e fuori le coppie stabili, superando la distinzione tra la sessualità di routine e normalizzata delle coppie stabili e quella tutta passione e novità di solito legata all'infedeltà o alle avventure sporadiche.
Tutto viene rigiocato, dai maschi come dalle femmine, in chiave di piacere soggettivo. E persino un universo controverso e tradizionalmente di fruizione maschile come la pornografia trova ora una collocazione significativa e stabile nella sessualità delle donne giovani e in quella delle coppie stabili.
A non mancare, è l'area no sex. Oggi sono 1,6 milioni gli individui tra i 18 e i 40 anni che mai hanno fatto sesso nella vita, 700.000 non fanno sesso in questo periodo, mentre l'astinenza è capitata almeno una volta a 13 milioni con una durata media di 6 mesi. E sono circa 220.000 le persone tra i 18 e i 40 anni in "coppie bianche", con relazioni affettive stabili ma senza alcun rapporto sessuale.
Adesso il sesso si fa con gli avatar 3d
L'idea è nata qualche mese fa su uno dei forum più famosi degli Stati Uniti: Reddit. Il portale che ospita migliaia di utenti ogni giorno ha assistito alla creazione di un numero sempre più alto di «thread» (pagine di discussione, ndr) dedicati al sesso 3d. L'idea non è certo nuova, il porno in realtà virtuale esiste già da diversi e anni, ma quella promossa su Reddit è un'idea decisamente diversa dal solito.
Il software usato dagli utenti interessati al sesso 3d si chiama Virt-A-Mate e viene utilizzato dai programmatori vr per creare giochi e simulazioni. Un utente ha però spiegato come col tempo abbia iniziato a sfruttare questo programma «per soddisfare le mie fantasie sessuali o replicare incontri sessuali avuti con le mie ex». Avete capito bene. Grazie a una specifica componente di questo software - chiamata Foto2Vam - è possibile utilizzare le foto di una persona in carne ed ossa e creare così un modello 3d identico all'originale. L'unica differenza? L'avatar è completamente nelle vostre mani e potete fargli fare tutto ciò che desiderate.
I giornalisti di Vice hanno per primi raccontato questo nuovo trend, inserendo alcuni dei commenti trovati su Reddit. Ad esempio, un ragazzo racconta come «Foto2Vam mi ha permesso di sentirmi ancora lì» per poi elencare una serie di pratiche sessuali che a oggi svolge virtualmente insieme alle sue ex ragazze (ignare che questo stia accadendo). Un altro utente ha dichiarato che d'ora in poi sarebbe utile chiedere alle ragazze «di posare da più angoli con un'espressione neutra e una luce diffusa per un paio di foto» per poi aggiungere che trova «fantastico modificare la realtà e aggiungere protesi alle tette, etc». Insomma, non c'è niente di meglio che avere completo potere su un'altra persona, che magari ti ha mollato qualche mese prima o ancora meglio non ha mai voluto nulla a che fare con te.
La comunità Virt-a-Mate su Reddit vanta circa 7.600 e sono tanti a offrire avatar su misure per circa 1.000 dollari. Ma basta avere dimestichezza con codici e i maggiori programmi di fotoritocco come Photoshop per imparare a creare il proprio avatar in maniera autonoma. È stata addirittura creata una pagina Wikipedia dove il processo per creare la propria figura è spiegato in maniera semplice e intuitiva. Per modellare una vagina 3d realistica, ad esempio, basta partire da un modello di Renderotica, community e marketplace per il porno 3d. Ma non solo, si possono acquistare anche una serie di modellazioni come «espressioni da orgasmo» a soli 2 dollari, oppure scene più complesse per un massimo di 32 dollari.
I sostenitori di questa pratica sono decisamente restii a parlare del loro nuovo hobby, ma alcuni dei creatori presenti sulla piattaforma di crowdfunding Patreon difendono questa pratica, ritenendo che l'uso di Vam non abbia niente di diverso «da qualsiasi gioco per adulti» o «un busto con l'argilla o fare uno schizzo su un foglio di ricordi e volti» e che i creatori non hanno alcuna responsabilità «se cambiano il nome della persona». In poche parole, basta dare alla tua ex un nome di fantasia e sei libero da qualsiasi senso di colpa. Questa soluzione non vale però quando si tratta di personaggi famosi. Nelle principali community del porno 3d è possibile trovare decine di modelli di celebrità come Emilia Clarke (Daneerys nel Trono di Spade), Natalia Portman, Emma Watson e Nicki Minaj. Il nome utilizzato può essere diverso, ma la loro riconoscibilità è talmente alta che anche uno pseudonimo può fare ben poco, soprattutto quando questo rimanda al vero nome o nei commenti compaiono poi riferimenti espliciti. Sul portale Daz 3d, un avatar dell'attrice Natalie Portman costa soltanto 19,95 dollari. Senza leggi specifiche e con i continui progressi nel campo della realtà virtuale, questo trend non potrà che prendere piede, diventando sempre più coinvolgente e realistico. Sono tanti i sex toys da collegare al proprio visore per un'esperienza davvero realistica. Ma a che prezzo?
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Digitalizzazione, i rapporti virtuali e l'ampio utilizzo di sex toys, secondo un rapporto Censis, hanno cambiato le abitudini. Anche se siamo in controtendenza: il 33,2% di italiani tra i 18 e i 40 anni ha dichiarato di avere un'attività sessuale molto attiva. Con meno di 1.000 euro e un visore per la realtà aumentata si può creare l'immagine della donna o dell'uomo con cui si vorrebbero intrattenere pratiche sessuali. Il rischio di stalking e ossessione verso la persona 3d è altissimo. Lo speciale contiene due articoli.Quella che nel mondo è conosciuta come «recessione sessuale», ovvero quel fenomeno per cui i più giovani, i millennials, preferiscono fare di tutto tranne che sesso, in Italia non esiste. Pur essendo cambiate le modalità con cui ci si approccia all'attività sessuale, il nostro Belpaese mantiene inalterata la fama che ci vuole, uomini e donne, «grandi amatori». Siamo solo un po' più social, un po' più iperconnessi, ci conosciamo magari attraverso internet e non più al bancone del bar come succedeva fino a 20 anni fa, ma non abbiamo paura di tenerci per mano per strada - come invece succede nell'avanzatissimo Giappone - o di mostrarci in coppia per paura di essere giudicati o tacciati di essere sovraesposti, come nella finta apertissima America.Secondo il rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani, 15,5 milioni di nostri connazionali di età compresa tra 18 e 40 anni ha senza paura affermato non solo di fare abbastanza sesso nel quotidiano ma di esserne soddisfatta e di riuscire a sperimentare una molteplicità di pratiche che affiancano e a volte sostituiscono i rapporti completi. Una cosa forse impensabile 20 anni fa, ma che oggi sembra invece essere qualcosa di così normale da non vergognarsene nemmeno un po'. È un rapporto, quello con il sesso, che gli esperti definiscono «decomplessato» ovvero privo di barriere che fino a una generazione fa sembravano invalicabili.Ma cosa è cambiato? Innanzitutto la parità di sessi. Fino a qualche anno fa, «fare sesso» era cosa da uomini. Le donne non prendevano l'iniziativa, non ne parlavano e soprattutto si vedevano quasi imposta l'obbligatorietà di consumare rapporti solo ed esclusivamente con il proprio partner. In alcune aree dell'Italia, solo dopo il matrimonio. Oggi tutta questa differenza non esiste più, anzi. I ruoli sembrano essersi completamente capovolti. Una donna che prende l'iniziativa non viene vista come un essere raro, parlare e raccontare non solo le proprie esperienze ma dare consigli pratici e utili su come vivere al meglio il sesso è qualcosa di così normale da aver invaso la vita quotidiana, i social e le riviste. Ma a essere cambiata è anche la visione del sesso. È letteralmente decollata la concezione del sesso legato al piacere, la dimensione molto individuale anche dentro le coppie. Secondo il rapporto Censis-Bayer, è nesso sesso-amore ad aver cambiato volto. Se infatti nella fascia di età tra i 18 e i 40 anni di venti anni fa era molto più stretto, oggi il sesso lo si fa soprattutto per una ricerca spasmodica del proprio piacere. A colpire anche in questo caso è l'evoluzione delle donne: solo 20 anni fa, e parliamo degli inizi del 2000, non degli anni Cinquanta o Sessanta, solo il 37,5% riteneva sesso e amore separabili. Oggi, la percentuale è cresciuta fino al 77,4% e non si distanzia poi così tanto dagli uomini che considerano il sesso senza amore fattibile nell'81,8% dei casi. Non è dunque vero che i giovani fanno meno sesso, o meglio: è vero che l'età in cui si fa sesso è molto cambiata. Ma chi pratica attivamente la propria sessualità, lo fa tanto e soprattutto con partner diversi. L'83,5% di chi ha tra i 18 e i 40 anni ha avuto esperienza di rapporti sessuali completi, il 6,3% ha avuto solo rapporti incompleti e il 10,2% non ha avuto rapporti sessuali. Tra chi ha avuto rapporti sessuali completi, l'8,4% ha una vita sessuale molto attiva (pratica sesso una volta al giorno), il 33,2% attiva, con rapporti sessuali due o tre volta alla settimana: il 41,6% pertanto ha una vita sessuale intensa. Poi il 27,7% fa sesso una volta alla settimana, il 21,2% meno di una volta alla settimana ma entro i tre o quattro mesi, e il 3,9% ha una vita sessuale rarefatta, cioè pratica sesso una volta ogni cinque, sei mesi o più. Oggi dal sesso si attendono, e ottengono, piacere più che amore, e poi passione e complicità: la sessualità contribuisce, più e meglio di altre sfere della vita dei giovani, alla micro-felicità quotidiana, così importante in una società percepita come difficile e ostile. Sarà l'avvento di programmi come Tinder, l'ormai quotidianità del porno, l'accettazione di oggetti come i sex toys, ma per attività sessuale oggi si intende sempre più un arco di prestazioni, pratiche individuali e o di coppia, fisiche o mentali distinte e, a volte, alternative ai rapporti completi. Una vera e propria ubriacatura di opportunità raccontata in grande libertà da maschi e femmine: la sperimentazione è la cifra di una sessualità orientata al piacere soggettivo, dentro e fuori le coppie stabili, superando la distinzione tra la sessualità di routine e normalizzata delle coppie stabili e quella tutta passione e novità di solito legata all'infedeltà o alle avventure sporadiche. Tutto viene rigiocato, dai maschi come dalle femmine, in chiave di piacere soggettivo. E persino un universo controverso e tradizionalmente di fruizione maschile come la pornografia trova ora una collocazione significativa e stabile nella sessualità delle donne giovani e in quella delle coppie stabili. A non mancare, è l'area no sex. Oggi sono 1,6 milioni gli individui tra i 18 e i 40 anni che mai hanno fatto sesso nella vita, 700.000 non fanno sesso in questo periodo, mentre l'astinenza è capitata almeno una volta a 13 milioni con una durata media di 6 mesi. E sono circa 220.000 le persone tra i 18 e i 40 anni in "coppie bianche", con relazioni affettive stabili ma senza alcun rapporto sessuale.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/litalia-e-lunico-paese-al-mondo-in-cui-ai-giovani-piace-ancora-fare-sesso-2641598287.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="adesso-il-sesso-si-fa-con-gli-avatar-3d" data-post-id="2641598287" data-published-at="1765818934" data-use-pagination="False"> Adesso il sesso si fa con gli avatar 3d L'idea è nata qualche mese fa su uno dei forum più famosi degli Stati Uniti: Reddit. Il portale che ospita migliaia di utenti ogni giorno ha assistito alla creazione di un numero sempre più alto di «thread» (pagine di discussione, ndr) dedicati al sesso 3d. L'idea non è certo nuova, il porno in realtà virtuale esiste già da diversi e anni, ma quella promossa su Reddit è un'idea decisamente diversa dal solito. Il software usato dagli utenti interessati al sesso 3d si chiama Virt-A-Mate e viene utilizzato dai programmatori vr per creare giochi e simulazioni. Un utente ha però spiegato come col tempo abbia iniziato a sfruttare questo programma «per soddisfare le mie fantasie sessuali o replicare incontri sessuali avuti con le mie ex». Avete capito bene. Grazie a una specifica componente di questo software - chiamata Foto2Vam - è possibile utilizzare le foto di una persona in carne ed ossa e creare così un modello 3d identico all'originale. L'unica differenza? L'avatar è completamente nelle vostre mani e potete fargli fare tutto ciò che desiderate. I giornalisti di Vice hanno per primi raccontato questo nuovo trend, inserendo alcuni dei commenti trovati su Reddit. Ad esempio, un ragazzo racconta come «Foto2Vam mi ha permesso di sentirmi ancora lì» per poi elencare una serie di pratiche sessuali che a oggi svolge virtualmente insieme alle sue ex ragazze (ignare che questo stia accadendo). Un altro utente ha dichiarato che d'ora in poi sarebbe utile chiedere alle ragazze «di posare da più angoli con un'espressione neutra e una luce diffusa per un paio di foto» per poi aggiungere che trova «fantastico modificare la realtà e aggiungere protesi alle tette, etc». Insomma, non c'è niente di meglio che avere completo potere su un'altra persona, che magari ti ha mollato qualche mese prima o ancora meglio non ha mai voluto nulla a che fare con te. La comunità Virt-a-Mate su Reddit vanta circa 7.600 e sono tanti a offrire avatar su misure per circa 1.000 dollari. Ma basta avere dimestichezza con codici e i maggiori programmi di fotoritocco come Photoshop per imparare a creare il proprio avatar in maniera autonoma. È stata addirittura creata una pagina Wikipedia dove il processo per creare la propria figura è spiegato in maniera semplice e intuitiva. Per modellare una vagina 3d realistica, ad esempio, basta partire da un modello di Renderotica, community e marketplace per il porno 3d. Ma non solo, si possono acquistare anche una serie di modellazioni come «espressioni da orgasmo» a soli 2 dollari, oppure scene più complesse per un massimo di 32 dollari. I sostenitori di questa pratica sono decisamente restii a parlare del loro nuovo hobby, ma alcuni dei creatori presenti sulla piattaforma di crowdfunding Patreon difendono questa pratica, ritenendo che l'uso di Vam non abbia niente di diverso «da qualsiasi gioco per adulti» o «un busto con l'argilla o fare uno schizzo su un foglio di ricordi e volti» e che i creatori non hanno alcuna responsabilità «se cambiano il nome della persona». In poche parole, basta dare alla tua ex un nome di fantasia e sei libero da qualsiasi senso di colpa. Questa soluzione non vale però quando si tratta di personaggi famosi. Nelle principali community del porno 3d è possibile trovare decine di modelli di celebrità come Emilia Clarke (Daneerys nel Trono di Spade), Natalia Portman, Emma Watson e Nicki Minaj. Il nome utilizzato può essere diverso, ma la loro riconoscibilità è talmente alta che anche uno pseudonimo può fare ben poco, soprattutto quando questo rimanda al vero nome o nei commenti compaiono poi riferimenti espliciti. Sul portale Daz 3d, un avatar dell'attrice Natalie Portman costa soltanto 19,95 dollari. Senza leggi specifiche e con i continui progressi nel campo della realtà virtuale, questo trend non potrà che prendere piede, diventando sempre più coinvolgente e realistico. Sono tanti i sex toys da collegare al proprio visore per un'esperienza davvero realistica. Ma a che prezzo?
La risposta alla scoppiettante Atreju è stata una grigia assemblea piddina
Il tema di quest’anno, Angeli e Demoni, ha guidato il percorso visivo e narrativo dell’evento. Il manifesto ufficiale, firmato dal torinese Antonio Lapone, omaggia la Torino magica ed esoterica e il fumetto franco-belga. Nel visual, una cosplayer attraversa il confine tra luce e oscurità, tra bene e male, tra simboli antichi e cultura pop moderna, sfogliando un fumetto da cui si sprigiona luce bianca: un ponte tra tradizione e innovazione, tra arte e narrazione.
Fumettisti e illustratori sono stati il cuore pulsante dell’Oval: oltre 40 autori, tra cui il cinese Liang Azha e Lorenzo Pastrovicchio della scuderia Disney, hanno accolto il pubblico tra sketch e disegni personalizzati, conferenze e presentazioni. Primo Nero, fenomeno virale del web con oltre 400.000 follower, ha presentato il suo debutto editoriale con L’Inkredibile Primo Nero Show, mentre Sbam! e altre case editrici hanno ospitato esposizioni, reading e performance di autori come Giorgio Sommacal, Claudio Taurisano e Vince Ricotta, che ha anche suonato dal vivo.
Il cosplay ha confermato la sua centralità: più di 120 partecipanti si sono sfidati nella tappa italiana del Nordic Cosplay Championship, con Carlo Visintini vincitore e qualificato per la finale in Svezia. Parallelamente, il propmaking ha permesso di scoprire il lavoro artigianale dietro armi, elmi e oggetti scenici, rivelando la complessità della costruzione dei personaggi.
La musica ha attraversato generazioni e stili. La Battle of the Bands ha offerto uno spazio alle band emergenti, mentre le icone delle sigle tv, Giorgio Vanni e Cristina D’Avena, hanno trasformato l’Oval in un grande palco popolare, richiamando migliaia di fan. Non è mancato il K-pop, con workshop, esibizioni e karaoke coreano, che ha coinvolto i più giovani in una dimensione interattiva e partecipativa. La manifestazione ha integrato anche dimensioni educative e culturali. Il Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino ha esplorato il ruolo della matematica nei fumetti, mostrando come concetti scientifici possano dialogare con la narrazione visiva. Lo chef Carlo Mele, alias Ojisan, ha illustrato la relazione tra cibo e animazione giapponese, trasformando piatti iconici degli anime in esperienze reali. Il pubblico ha potuto immergersi nella magia del Villaggio di Natale, quest’anno allestito nella Casa del Grinch, tra laboratori creativi, truccabimbi e la Christmas Elf Dance, mentre l’area games e l’area videogames hanno offerto tornei, postazioni libere e spazi dedicati a giochi indipendenti, modellismo e miniature, garantendo una partecipazione attiva e immersiva a tutte le età.
Con 28.000 visitatori in due giorni, Xmas Comics & Games conferma la propria crescita come festival della cultura pop, capace di unire creatività, spettacolo e narrazione, senza dimenticare la componente sociale e educativa. Tra fumetti, cosplay, musica e gioco, Torino è diventata il punto d’incontro per chi vuole vivere in prima persona il racconto pop contemporaneo, dove ogni linguaggio si intreccia e dialoga con gli altri, trasformando la fiera in una grande esperienza culturale condivisa.
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i,Hamza Abdi Barre (Getty Images)
La Somalia è intrappolata in una spirale di instabilità sempre più profonda: un’insurrezione jihadista in crescita, un apparato di sicurezza inefficiente, una leadership politica divisa e la competizione tra potenze vicine che alimenta rivalità interne. Il controllo effettivo del governo federale si riduce ormai alla capitale e a poche località satelliti, una sorta di isola amministrativa circondata da gruppi armati e clan in competizione. L’esercito nazionale, logorato, frammentato e privo di una catena di comando solida, non è in grado di garantire la sicurezza nemmeno sulle principali rotte commerciali che costeggiano il Paese. In queste condizioni, il collasso dell’autorità centrale e la caduta di Mogadiscio nelle mani di gruppi ostili rappresentano scenari sempre meno remoti, con ripercussioni dirette sulla navigazione internazionale e sulla sicurezza regionale.
La pirateria somala, un tempo contenuta da pattugliamenti congiunti e operazioni navali multilaterali, è oggi alimentata anche dal radicamento di milizie jihadiste che controllano vaste aree dell’entroterra. Questi gruppi, dopo anni di scontri contro il governo federale e di brevi avanzate respinte con l’aiuto delle forze speciali straniere, hanno recuperato terreno e consolidato le proprie basi logistiche proprio lungo i corridoi costieri. Da qui hanno intensificato sequestri, assalti e sabotaggi, colpendo infrastrutture critiche e perfino centri governativi di intelligence. L’attacco del 2025 contro una sede dei servizi somali, che portò alla liberazione di decine di detenuti, diede il segnale dell’audacia crescente di questi movimenti.
Le debolezze dell’apparato statale restano uno dei fattori decisivi. Nonostante due decenni di aiuti, investimenti e programmi di addestramento militare, le forze somale non riescono a condurre operazioni continuative contro reti criminali e gruppi jihadisti. Il consumo interno di risorse, la corruzione diffusa, i legami di fedeltà clanici e la dipendenza dall’Agenzia dell’Unione africana per il supporto alla sicurezza hanno sgretolato ogni tentativo di riforma. Nel frattempo, l’interferenza politica nella gestione della missione internazionale ha sfiancato i donatori, ridotto il coordinamento e lasciato presagire un imminente disimpegno. A questo si aggiungono le tensioni istituzionali: modifiche costituzionali controverse, una mappa federale contestata e tentativi percepiti come manovre per prolungare la permanenza al potere della leadership attuale hanno spaccato la classe politica e paralizzato qualsiasi risposta comune alla minaccia emergente. Mentre i vertici si dividono, le bande armate osservano, consolidano il controllo del territorio e preparano nuovi colpi contro la navigazione e le città costiere. Sul piano internazionale cresce il numero di governi che, temendo un collasso definitivo del sistema federale, sondano discretamente la possibilità di una trattativa con i gruppi armati. Ma l’ipotesi di una Mogadiscio conquistata da milizie che già controllano ampie aree della costa solleva timori concreti: un ritorno alla pirateria sistemica, attacchi oltre confine e una spirale di conflitti locali che coinvolgerebbe l’intero Corno d’Africa.
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Il presidente eletto del Cile José Antonio Kast e sua moglie Maria Pia Adriasola (Ansa)
Un elemento significativo di queste elezioni presidenziali è stata l’elevata affluenza alle urne, che si è rivelata in aumento del 38% rispetto al 2021. Quelle di ieri sono infatti state le prime elezioni tenute dopo che, nel 2022, è stato introdotto il voto obbligatorio. La vittoria di Kast ha fatto da contraltare alla crisi della sinistra cilena. Il presidente uscente, Gabriel Boric, aveva vinto quattro anni fa, facendo leva soprattutto sull’impopolarità dell’amministrazione di centrodestra, guidata da Sebastián Piñera. Tuttavia, a partire dal 2023, gli indici di gradimento di Boric sono iniziati a crollare. E questo ha danneggiato senza dubbio la Jara, che è stata ministro del Lavoro fino allo scorso aprile. Certo, Kast si accinge a governare a fronte di un Congresso diviso: il che potrebbe rappresentare un problema per alcune delle sue proposte più incisive. Resta tuttavia il fatto che la sua vittoria ha avuto dei numeri assai significativi.
«La vittoria di Kast in Cile segue una serie di elezioni in America Latina che negli ultimi anni hanno spostato la regione verso destra, tra cui quelle in Argentina, Ecuador, Costa Rica ed El Salvador», ha riferito la Bbc. Lo spostamento a destra dell’America Latina è una buona notizia per la Casa Bianca. Ricordiamo che, alcuni giorni fa, Washington a pubblicato la sua nuova strategia di sicurezza nazionale: un documento alla cui base si registra il rilancio della Dottrina Monroe. Per Trump, l’obiettivo, da questo punto di vista, è duplice. Innanzitutto, punta a contrastare il fenomeno dell’immigrazione irregolare. In secondo luogo, mira ad arginare l’influenza geopolitica della Cina sull’Emisfero occidentale. Vale a tal proposito la pena di ricordare che Boric, negli ultimi anni, ha notevolmente avvicinato Santiago a Pechino. Una linea che, di certo, a Washington non è stata apprezzata.
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