Carlo Sangalli: «Gli aiuti del governo? Solo un inizio»
Carlo Sangalli (Ansa)
Il presidente dei commercianti: «Servirà un anno per riprenderci dalla batosta della chiusura generale. Ora l'importante è permettere alle aziende di ripartire senza licenziare, e occorre una mano dall'Europa».
Mentre la case europee chiudono le catene di montaggio in nome del Green deal per sopperire all’inquinamento asiatico, i gruppi di Pechino fanno il record di vendite di vetture tradizionali. L’elettrico da noi non sfonda e Xi l’ha capito prima di Ursula.
A Parigi, orde di «tifosi» provenienti dalle periferie festeggiano la finale raggiunta dal Psg incendiando auto e devastando vetrine. Emmanuel Macron, che pensa solo a imbellettarsi davanti agli occhi dei leader stranieri, dimentica la sicurezza interna. E questi sono i risultati.
Le solite anime belle accusano il partito tedesco di odio e discriminazione nei confronti dei «poveri» stranieri. Peccato che lo stesso Friederich Merz e i suoi amici europei siano i primi a promuovere linee assai dure sull’accoglienza.
intanto, in Italia, nonostante l’ordine di Matteo Piantedosi, l’uomo che insultò Giorgia Meloni e Matteo Salvini può rimanere qui: «Non è pericoloso». Così le toghe trasformano decreti ministeriali in fogli inutili.
L’incontro tra i due leader in occasione del Giorno della vittoria è servito per lanciare un messaggio chiaro: l’unilateralismo statunitense, per loro, è concluso. Firmati oltre 20 memorandum di cooperazione bilaterale.
Ucraina e Russia non rispettano lo stop annunciato dal Cremlino, che alza la posta dei territori da annettere per parlare di pace. «No» dell’Ungheria ad altri aiuti a Kiev.