2020-08-16
Almeno l'Asia si prepara a dire «basta» alla maternità surrogata
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Il Paese, famoso per i prezzi stracciati con cui vengono venduti i bambini, si prepara a bandire la pratica della gestazione per altri. La legge vuole limitare lo sfruttamento delle donne nelle zone rurali svendute per poche migliaia di dollari. Le famiglie poli-genitoriali sono la nuova moda nelle metropoli statunitensi dove, coppie di amici anche dello stesso sesso, adottano bambini con la pratica dell'utero in affitto per supplire alla voglia di diventare genitori senza però rinunciare al divertimento degli appuntamenti o degli incontri casuali. La storia di Meena, 35 anni e tre volte mamma surrogata: «Non me ne pento, lo faccio per garantire un futuro ai miei figli» e di una quarantaduenne indiana costretta, nonostante i problemi di salute, ad affittare l'utero dalla sua famiglia e deceduta dopo 17 settimane di gestazione. Lo speciale comprende tre articoli. Prima si chiamava «maternità surrogata». Ora, questo termine, per alcuni risulta quasi offensivo e quindi si predilige la formula «gestazione per altri». Un gioco di parole, che non cambia tuttavia il concetto di base: portare avanti per nove mesi una gravidanza per poi vendere il bambino a una coppia di sconosciuti. Se in Italia il dibattito è chiuso tra le mura dei palazzi romani, nel mondo e sopratutto negli Stati Uniti, la pratica divide il Paese. In Michigan, per esempio, la possibilità di avviare una gravidanza di questo tipo non è assolutamente contemplata. Anzi, è vietata da leggi severissime che prevedono oltre a sanzioni anche alcuni anni di carcere. Differente è la questione in Stati come la Florida o la California dove, invece, la surrogazione di maternità sembra una pratica comune e addirittura viene vista dalle universitarie come un buon modo di pagarsi la retta per il college preferito. Ma non solo. In America sta prendendo piede sempre più rapidamente una nuova moda, quella delle famiglie poli-genitoriali. Cosa sono? Semplicemente coppie di amici, di sesso differente oppure no, che stanchi di cercare il compagno/a della propria vita per poter costruire una famiglia si uniscono e scelgono di affidarsi a una surrogata per realizzare il sogno di diventare madri o padri. Una storia al limite dell'assurdo arriva proprio dalla Florida dove due amici, James e Niko, dopo anni passati tra discoteche e locali a conoscere ragazze, stanchi dell'idea di non diventare padri a breve termine, si sono decisi a comprare da una surrogata un bambino. Il piccolo, che nascerà in autunno, si chiamerà Lucky, in italiano Fortuna, e vivrà con due papà che non hanno un legame amoroso, che sono semplicemente amici e che chissà, magari tra un paio di anni troveranno la donna della loro vita e prenderanno strade separate. Questo tipo di famiglie è molto più diffuso di quanto ci si immagini. A essere colpite dal fenomeno sono soprattutto le grandi città, da New York a Los Angeles, dove la vita frenetica e il lavoro spesso non consentono di avere il tempo necessario per costruirsi una vita privata. Le famiglie poli-genitoriali sono regolamentate come coppie di fatto, e per questo nulla per loro è illegale. Anche l'avere un bambino per sfizio. La vera battaglia sulla surrogazione di maternità, si sta però compiendo in India. Qui, il mercato è estremamente fiorente soprattutto nelle aree rurali dove le donne si vendono al miglior offerente nella speranza di costruire un futuro diverso per le loro famiglie reali. Non è raro trovare in questo Paese piccoli villaggi in cui tutte le donne, o quasi, si ritrovano a portare avanti quasi contemporaneamente una gestazione per altri. Di solito, gli acquirenti, arrivano dagli Stati Uniti, ma anche dalla Cina o dall'Australia. Spesso, la triangolazione d'acquisto, avviene con l'Ucraina, che specula sui prezzi minimi delle donne indiane per poter costruire un business nel business. L'Akanksha hospital di Anand, nella regione del Gujarat, è una delle cliniche più avanzate nel settore della maternità surrogata al punto da aver creato, all'interno della struttura, un piano interrato dedicato solo alle mamme surrogate o potenziali. Il successo di questo ospedale ruota attorno all'abbondante offerta indiana, ai costi relativamente bassi e a medici ben disposti a gestire la gestazione per altri. Dal 2004 a oggi la clinica ha dichiarato che «1.500 bambini sono nati da surrogate all'interno della clinica», ma il numero sembra essere molto più alto e tenuto nascosto per non andare contro la volontà dell'attuale governo di limitare la pratica il più possibile nel Paese. Secondo fonti locali, infatti, il settore delle mamme surrogate sembra ormai essere a rischio di estinzione. Il governo indù-nazionalista del Primo Ministro Narendra Modi starebbe infatti spingendo sempre più verso la propria visione conservatrice dei valori familiari e la volontà di punire con pene severissime l'industria della maternità surrogata. Un disegno di legge è stato approvato nella Camera dei deputati indiana lo scorso agosto e rivisto a febbraio, e si sta facendo strada nella legislatura del Paese - anche con la pandemia del Coronavirus che sta giocando a sfavore del calendario parlamentare. Se approvata, consentirebbe solo la maternità surrogata «altruista» e vieterebbe tutte le maternità surrogate commerciali in India. Bharatiya Janata, uno dei sostenitori della nuova legge contro la maternità surrogata, ha spiegato come «il nuovo testo serviràù a proteggere le donne da abusi e sfruttamento». Ma molti nell'industria e nei gruppi per i diritti delle donne affermano che si tratta di un altro esempio di decisione del governo centrale presa per conto di donne indiane economicamente svantaggiate, mettendo a tacere la loro voce in un dibattito in cui i loro diritti sono in discussione. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/lindia-si-prepara-a-dire-basta-alla-maternita-surrogata-2646958897.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="la-storia-di-meena-indiana-e-per-tre-volte-surrogata-lo-faccio-per-permettere-ai-miei-figli-di-studiare" data-post-id="2646958897" data-published-at="1597245266" data-use-pagination="False"> La storia di Meena, indiana e per tre volte surrogata: «Lo faccio per permettere ai miei figli di studiare» È la seconda volta in tre anni che Meena affitta il suo utero. La trentacinquenne proveniente dallo stato occidentale indiano del Gujarat ha lasciato la scuola a 12 anni e ha svolto decine di lavori umili per aiutare la sua famiglia. Il più recente in una fabbrica di prodotti in pietra calcarea dove guadagna 50-60 rupie - meno di un dollaro - al giorno.Dopo un matrimonio turbolento, il marito l'ha lasciata a crescere due figli adolescenti da sola. Nel 2017, si è quindi iscritta come madre surrogata all'Akanksha Hospital & Research Institute, una clinica per la fertilità ad Anand, una piccola città a circa due ore dalla capitale dello stato di Gandhinagar.La maternità surrogata, che paga circa 400.000 rupie (circa 5.300 dollari), è diventata una via d'uscita dalla povertà estrema per molte donne dell'India rurale come Meena. «Sono diventata una surrogata per finanziare l'istruzione dei miei figli e soddisfare tutte le loro necessità», ha spiegato la donna Meena. «Non me ne pento, perché sto facendo tutto questo per i miei figli». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/lindia-si-prepara-a-dire-basta-alla-maternita-surrogata-2646958897.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="gravidanze-a-qualsiasi-eta-senza-pensare-ai-rischi" data-post-id="2646958897" data-published-at="1597245266" data-use-pagination="False"> Gravidanze a qualsiasi età, senza pensare ai rischi Nei mesi scorsi ha fatto scalpore la storia di una donna, il cui nome non è stato reso noto, divenuta madre surrogata a 42 anni. Vedova, e incinta di 17 settimana di due gemelli è morta di complicazioni legate alla gravidanza. «È stato rivelato che la donna ha scelto di divenire una madre surrogata in cambio di benefici monetari e ha nascosto la sua passata storia medica di tubercolosi e depressione». Il tutto, per un guadagno misero di circa 3.000 dollari, che non sono mai stati pagati poiché la donna non ha portato a termine la gravidanza. Secondo le indagini svolte da un giornale locale, la donna «sarebbe stata costretta dalla famiglia a diventare una surrogata e a nascondere la sua storia medica e le sue malattie per ottenere il guadagno promesso».
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità
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L’AIE cambia idea, niente picco di domanda. Tassonomia Ue, gas e nucleare restano. Stagione atlantica avara di uragani. La Germania chiede più quote di emissione. Cina in ritardo sul Net Zero. Maxi-diga in Etiopia.