2025-07-22
Leone pronto a ricevere il metropolita russo Antonij
Si muove la diplomazia per porre fine alla guerra a Kiev. Zelensky: fissato il terzo vertice con Mosca.Mentre la Russia continua a sganciare massicci raid contro il nemico, la diplomazia si muove con il Vaticano come guida. Papa Leone XIV incontrerà infatti sabato il metropolita di Volokolamsk, Antonij, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca.L’intento del Pontefice è di riprendere il dialogo con il Patriarcato di Mosca. Si tratta di un rapporto che ha inevitabilmente sofferto delle ripercussioni della guerra in Ucraina. Ma pare che sia stato trovato un accordo anche sulla data dei negoziati tra Mosca e Kiev. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che l’appuntamento tra le delegazioni delle parti in guerra è mercoledì. La comunicazione arriva dopo che ieri si sono susseguite indiscrezioni e smentite: la Tass aveva riferito in un primo momento che il terzo round di negoziati si sarebbe svolto entro il fine settimana a Istanbul. Poco dopo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva frenato su questa possibilità. «C’è ancora molto lavoro diplomatico da fare» aveva detto ai giornalisti, sostenendo che la data non fosse ancora stata decisa. E pure la Turchia aveva smentito l’agenzia russa, ribadendo che non fosse arrivata alcuna proposta. Nel frattempo, la Russia ha attaccato l’Ucraina con 450 droni, tra cui i Shahed e 24 missili, di cui cinque ipersonici. Le esplosioni sono state sentite a Kiev sin da mezzanotte e poco dopo è scattato l’allarme aereo in tutto il Paese. Nella capitale ucraina, i bombardamenti hanno colpito quattro quartieri, causando incendi in un centro commerciale e in un asilo. Ma a essere bersagliate sono state anche Odessa, Dnipro, Kharkiv e la regione di Ivano-Frankivsk, verso il confine con la Romania. Quest’ultima ospita centri d’addestramento e fabbriche di armi. E secondo quanto riportato da Zelensky, sono state prese di mira con droni d’attacco pure «le regioni di Sumy, Khmelnytskyi, Kirovohrad, Mykolaiv, Poltava e Kherson».L’Aeronautica militare di Kiev ha reso noto che tutti i missili sono stati abbattuti, mentre quasi la metà dei droni, made in Iran, sono stati neutralizzati. A fornire il bollettino di guerra è stato lo stesso Zelensky, che ha parlato di due morti e 15 feriti. D’altro canto, il ministero della Difesa russo ha specificato che gli attacchi delle forze russe hanno colpito «imprese del complesso militare-industriale ucraino e infrastrutture degli aeroporti militari».Sul fronte opposto, Mosca ha annunciato di aver abbattuto 74 droni lanciati dall’Ucraina in sette regioni russe, inclusa la capitale. Gli aeroporti di Domodedovo e Zhukovsky sono stati chiusi in via temporanea, mentre il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, ha comunicato che cinque droni sono stati distrutti. A non mostrare alcun segno di cedimento è il supporto dell’Europa a Kiev. Il ministro degli Esteri francese, Jean Noel Barrot, è arrivato nella capitale ucraina per incontrarsi con Zelensky e la premier, Yulia Svyrydenko. Il focus dell’incontro è stata la produzione di armi congiunta, con il leader di Kiev che ha poi annunciato: «Le aziende francesi hanno deciso di iniziare a produrre droni in Ucraina». E Svyrydenko ha reso noto che la Francia è pronta a stanziare 200 milioni di euro «per sostenere le infrastrutture critiche e l'economia dell'Ucraina a partire dal 2026». Ma in ballo c’è pure un accordo «per la cooperazione strategica nei settori della difesa, dell'energia, della digitalizzazione e dei minerali essenziali». Tra l’altro, in occasione della riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina, Kiev ha affermato di aver bisogno di 6 miliardi di dollari per colmare il deficit nella produzione degli armamenti. Nel frattempo, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha confermato che la Germania fornirà cinque sistemi Patriot all’Ucraina, con la consegna che sarà organizzata nei prossimi giorni. Inoltre, Berlino e Londra invieranno «220.000 munizioni da 35 mm per i sistemi di cannoni antiaerei Gepard in breve tempo», con la Germania che finanzierà il progetto. Il suo omologo britannico, John Healey, ha poi proposto di lanciare «una campagna di 50 giorni» per armare Kiev e «costringere Putin» a sedersi «al tavolo dei negoziati».Il presidente russo, d’altro canto, dopo le sanzioni dell’Ue contro Mosca, ha firmato un decreto secondo cui tutte le navi straniere in entrata nei porti russi dovranno avere l’approvazione da parte del servizio di sicurezza russo (Fsb).
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Friedrich Merz e Giorgia Meloni (Ansa)