2024-08-29
La Lega non porge l’altra guancia: «Quanti stranieri ospiterà la Cei?»
Tensione anche per l’attacco dei vescovi sull’Autonomia. Matteo Salvini: «Porterà efficienza».Dopo la benedizione ufficiale alla partenza, Francesco ieri ha fatto sapere a tutti i presenti all’udienza del mercoledì quanto apprezzi l’Ong del «disobbediente» Luca Casarini. Del resto, l’ex leader della sinistra no global nonché portavoce delle tute bianche al G8 di Genova, era stato invitato, benché noto bestemmiatore, anche al Sinodo dei vescovi del 2023. «Voglio riconoscere e lodare l’impegno di tanti buoni samaritani, che si prodigano per soccorrere e salvare i migranti feriti e abbandonati sulle rotte di disperata speranza», ha detto Bergoglio, manifestando la sua solidarietà alle Ong, senza citare il mancato rispetto delle leggi di alcune organizzazioni che operano soprattutto sulle rotte che portano i barconi in Italia e non su quelle verso altri Paesi. Nello stesso tempo il Pontefice ha lanciato un messaggio diretto contro i governi che respingono i migranti. «Del Mediterraneo ho parlato tante volte, perché sono vescovo di Roma e perché è emblematico: il Mare nostrum è diventato un cimitero. E la tragedia è che la maggior parte di questi morti potevano essere salvati. Bisogna dirlo con chiarezza: c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave», ha detto il Papa, sottolineando che «Dio è con i migranti, non con quelli che li respingono». Infine l’attacco alle politiche migratori sostenute dal governo di centrodestra: «Su una cosa potremmo essere tutti d’accordo: in quei mari e in quei deserti mortali, i migranti di oggi non dovrebbero esserci. Ma non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che otterremo questo risultato». Bocciatura totale delle politiche sull’immigrazione e sulla sicurezza dell’Europa preoccupata dagli episodi di terrorismo che, come dimostra il caso di Solingen, impongono una riflessione sugli ingressi e sui rimpatri dei soggetti pericolosi. Chiesa e Stati hanno ruoli e compiti diversi e forse è per questo che la partenza, benedetta da Bergoglio, della Mare Jonio, affiancata da una barca finanziata dalla Fondazione Migrantes della Cei, non è piaciuta molto alla Lega. «La Cei dovrebbe essere chiara con i fedeli e dire loro quanti migranti intende ospitare in Vaticano. Le critiche costruttive sono sempre apprezzate, quindi siamo certi che i vescovi sapranno proporre soluzioni concrete. Non vogliamo credere che la Cei possa essere influenzata in alcun modo dalla politica», ha detto il deputato leghista Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari costituzionali. Gli ha fatto eco anche il collega Luca Toccalini: «Vogliamo sperare che alle preoccupazioni seguiranno anche soluzioni concrete perché il tema dei migranti va affrontato in maniera strutturale. D’altronde, voler fermare le partenze significa contrastare il traffico illegale di esseri umani, ma soprattutto evitare altri morti in mare. Mi auguro che anche i vescovi condividano questa intenzione, altrimenti non sarebbe difficile immaginare che la Cei venga utilizzata come megafono da un personaggio come Casarini. Ma certamente non è così». Un contrasto che arriva dopo lo scontro sull’Autonomia differenziata tra il vicepresidente della Cei, Francesco Savino, e il governatore del Veneto, Luca Zaia. Savino aveva dichiarato: «Il Sud percepisce il pericolo mortaleSi rischia pure un Far West». Al vescovo di Cassano allo Ionio ha subito risposto Zaia: «Sono sorpreso e rammaricato. Le dichiarazioni appaiono basate su una lettura fuorviante e di parte. Non vi sarà alcun Far West».E ieri sera anche il capo del Carroccio, Matteo Salvini, ha rotto il silenzio: «I vescovi italiani (tutti?) sparano a zero contro l'Autonomia. Con tutto il rispetto, non sono assolutamente d’accordo: l’Autonomia porterà efficienza, modernità, più servizi ai cittadini e meno sprechi».
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