2025-11-09
«Da inizio anno 22 scioperi generali»
Il Carroccio inchioda i sindacati: «Sette mobilitazioni a novembre e dicembre. L’80% delle proteste più grosse si è svolto a ridosso dei festivi. Rispettino gli italiani».È scontro politico sul calendario degli scioperi proclamati dalla Cgil. La Lega accusa il segretario del sindacato, Maurizio Landini, di utilizzare la mobilitazione come strumento per favorire i cosiddetti «weekend lunghi», sostenendo che la maggioranza degli scioperi generali indetti nel 2025 sia caduta in prossimità di giorni festivi o di inizio e fine settimana.Secondo una nota diffusa dal Carroccio, «varie sigle sindacali, Cgil in testa, nel 2025 hanno organizzato 22 scioperi generali, sette dei quali annunciati tra novembre e dicembre». La Lega sottolinea che «quasi l’80% delle iniziative si sono svolte di venerdì o di lunedì. Gli altri, di sabato o nei festivi». Da qui la critica: «Landini nega di volersi organizzare il fine settimana allungato: ci dica perché la difesa dei lavoratori non è mai in agenda, per esempio, in qualche mercoledì feriale. Chiediamo rispetto per milioni di cittadini italiani ostaggio di qualche sindacalista festaiolo, viziato e capriccioso».Il deputato Igor Iezzi ha definito «inaccettabile» questa linea di condotta. Sulla stessa linea il deputato Andrea Crippa, che in una nota si domanda «per quanto tempo Landini e i suoi credono di poter prendere in giro gli italiani». Anche il senatore Claudio Borghi è intervenuto nel dibattito, criticando aspramente l’operato del segretario confederale. «La Cgil perde 22 a zero. Zero è il numero di scioperi generali fatti quando il governo Monti spostava l’età pensionabile di sette anni anche per chi era appena stato licenziato, quando si creava disoccupazione a colpi di tasse sulla casa e tagli agli investimenti, quando il lavoro veniva oppresso dalla minaccia artificiale dello spread. Adesso che abbiamo il record di occupati, il minimo storico di disoccupazione e l’aumento più grande degli ultimi decenni negli investimenti pubblici, l’ineffabile Landini invoca 22 fine settimana lunghi camuffati da scioperi generali». «Così facendo» ha aggiunto, «si ottiene una sola cosa: lo svilimento del diritto di sciopero e la perdita totale di credibilità di un’istituzione importante come il sindacato. La domanda è la stessa che Cicerone rivolgeva a Catilina: “Fino a quando, o Landini, abuserai della nostra pazienza?”».Alle critiche si è aggiunto anche Armando Siri, capo dei dipartimenti della Lega e consigliere di Matteo Salvini, che in un’intervista a la Repubblica ha dichiarato: «Landini è desaparecido sulle banche, non gli ho sentito dire una parola sull’iniziativa che il governo ha preso, anche se fa uno sciopero generale contro la manovra, contro “i ricchi”. Poi bisognerebbe dire che ci sono 82 contratti fermi nella Pubblica amministrazione, che la Cgil non ha voluto firmare. Quanto al giorno scelto, fa un torto a tanti altri che al lavoro ci devono andare». Ha aggiunto che «una riflessione su una stretta sugli scioperi a ridosso del weekend ci può stare. Troppi lavoratori si sentono danneggiati. Di certo non si ottengono risultati con scioperi così».