2021-01-23
Le «primule» invisibili dell’archistar. Bando a orologeria e costi alle stelle
(Stefano Guidi/Getty Images)
Sei giorni per partecipare, rischio gara deserta. I padiglioni saranno 21 e non 1.500.«È stata pubblicata la gara per la realizzazione dei padiglioni temporanei per la vaccinazione di massa, le primule progettate dall'architetto Stefano Boeri», ha detto giovedì il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. Sottolineando che è stato chiesto alle imprese di fornire tutte le indicazioni necessarie e di aver «dato tempo per ricevere le offerte fino a mercoledì 27 gennaio». Nessuna domanda da parte dei giornalisti presenti a questo annuncio fatto in conclusione di conferenza stampa. Eppure, già la sola data di scadenza avrebbe dovuto drizzare le antenne degli astanti. Tra l'altro, le primule erano state annunciate in pompa magna dallo stesso Arcuri insieme all'architetto Stefano Boeri lo scorso 13 dicembre. Perché ritrovarsi a fine gennaio a dover attivare una procedura aperta «di massima urgenza»? Le offerte andranno consegnate entro le ore 10 del 27 e potranno essere chieste eventuali informazioni sulla procedura entro le 10 del 25 gennaio, si legge nel disciplinare della gara e nel capitolato, consultati dalla Verità. In meno di una settimana, praticamente sei giorni scarsi (compreso il week end), le aziende dovranno dunque avere pronta una proposta di ingegnerizzazione, fornitura in opera, manutenzione, smontaggio e messa a dimora dei padiglioni temporanei, peraltro destinati a un'operazione delicata come la somministrazione dei vaccini anti Covid. Dovranno rispettare indicazioni molto rigide, dalle sale attrezzate ai sistemi di riscaldamento e raffreddamento, dalla connessione wifi alle sonde per il controllo delle «condizioni igrometriche nei diversi ambienti passando per gli impianti antintrusione». E tutto nell'assoluto rispetto del progetto estetico ideato dall'archistar Stefano Boeri che prevede l'utilizzo di materiali riciclabili e biodegradabili e, possibilmente, di pannelli solari. I candidati dovranno poi provvedere alla realizzazione di apposite targhe in cui sarà riportata «una menzione speciale» per i soggetti finanziatori con «l'indicazione del relativo marchio e brand». I padiglioni andranno consegnati, chiavi in mano, «nel più breve tempo possibile e comunque in un tempo non superiore a 30 giorni decorrenti dall'avvio dell'esecuzione del contratto anche in via d'urgenza». La presentazione dell'offerta «non vincola tuttavia il Commissario straordinario né alla stipulazione di alcun contratto né ad affidare la realizzazione di un numero minimo di padiglioni». Inoltre, l'offerta «si intenderà vincolante fino al 180simo giorno decorrente dal termine di scadenza» per la presentazione delle proposte. E si precisa pure che gli affidamenti «saranno disposti sulla base del fabbisogno di padiglioni temporanei legato alle effettive esigenze di somministrazione dei vaccini».Non solo. A dicembre Arcuri aveva detto che le primule sarebbero fiorite a primavera in 1.500 piazze italiane, davanti agli ospedali e anche nei campi sportivi, Nei documenti si legge però che il fabbisogno iniziale è di almeno 21 padiglioni con oltre 300 metri quadri di superficie ciascuno da installare nelle città capoluogo di regione e provincia, che dovranno essere pronti entro 30 giorni. Poi, in base alle stime della struttura commissariale e agli accordi con le amministrazioni locali, si potrebbe arrivare fino a 1.200.Quanto costeranno le primule? A dicembre Arcuri stava «elaborando un budget e la scheda del costo di realizzazione delle strutture». Con l'auspicio di veder arrivare molte persone e molte aziende che svolgeranno questa funzione «pro bono» come ha fatto Boeri. Quest'ultimo, intervistato dal Foglio sempre a fine 2020, aveva poi spiegato che i costi dipenderanno molto dalle dimensioni, a pesare saranno soprattutto gli impianti. Nel bando viene indicato un importo massimo di 8,5 milioni (circa 409.000 euro a primula) per un costo massimo di 1300 euro a metro quadro.Considerati i termini del bando, secondo gli esperti di logistica c'è anche il rischio che vada deserto. In quel caso cosa farà Arcuri? Stante l'urgenza, andrà avanti con una trattativa privata? Vedremo.
Jose Mourinho (Getty Images)