2022-12-23
L’assist polacco al governo Meloni annuncia i nuovi equilibri nella Ue
Mateusz Morawiecki (Ansa)
«Assieme a Roma cambieremo l’Europa», dice il premier Mateusz Morawiecki. Che non è più un impresentabile, è appoggiato dagli Usa e ha ricevuto la visita di Volodymyr Zelensky. La maggioranza Ursula ora inizia a vacillare.Dalla coalizione Ursula alla coalizione Giorgia, con la benedizione di Washington: l’intuizione della Verità, che ha scritto già da settimane che il Qatargate potrebbe portare a un radicale cambiamento della geografia politica europea, trova conferma in alcuni elementi concreti emersi in queste ore. La nostra ipotesi è che, quando si andrà al rinnovo dell’Europarlamento, nel 2024, la «maggioranza Ursula», che ha come pilastri Ppe, Socialisti e macroniani di Renew Europe, sarà sostituita dalla «maggioranza Giorgia», che avrà come perno l’alleanza tra i Conservatori di Ecr, gruppo del quale fa parte Fdi, e il Partito popolare, spostando così verso destra l’equilibrio a Bruxelles, mandando all’opposizione i Socialisti, e ridimensionando Renew Europe.Il primo segnale: l’intervista apparsa ieri sulla Stampa al premier polacco, Mateusz Morawiecki, leader di Diritto e giustizia, partito di destra che è la principale componente del gruppo dei Conservatori. Il secondo: dal dibattito pubblico è sparito qualsiasi riferimento alle questioni sullo Stato di diritto, che fino a qualche mese fa avevano provocato tensioni fortissime tra Bruxelles e la Polonia, accusata di essere sostanzialmente un regime illiberale. Il terzo: ieri, di ritorno dal viaggio a Washington, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto tappa proprio in Polonia. Il quadro è chiarissimo: la Polonia è il principale alleato in Europa degli Usa e la politica estera di Varsavia, durissima verso la Russia, garantisce al governo di Morawiecki la copertura totale dell’amministrazione degli Stati Uniti, così come del resto accade per l’esecutivo di Giorgia Meloni, che può contare sulla benevolenza di Joe Biden, perché si sta dimostrando estremamente affidabile per tutto quello che riguarda la guerra in Ucraina.Dicevamo dell’intervista di Morawiecki: il premier polacco, alla domanda su quali siano i punti programmatici in comune con la Meloni, risponde così: «Un’Europa delle patrie più che un Superstato europeo: entrambi potremmo sottoscrivere questo postulato. I polacchi e gli italiani sono stufi dei diktat della burocrazia europea e vogliono una vera democrazia. Vogliamo rinnovare l’Ue», aggiunge il premier polacco, «tornando ai suoi principi fondanti. Insieme al premier Meloni stiamo anche difendendo l’Ucraina. Abbiamo una visione realistica della minaccia rappresentata dalla Russia. La politica neoimperialista di Vladimir Putin è un grave pericolo non solo per Kiev, ma per l’intera Europa». Morawiecki va oltre e attacca a testa bassa Parigi e soprattutto Berlino, dopo che aveva già dichiarato a Die Welt che «la pratica ha mostrato che in Europa la posizione di Germania e Francia conta di più di altre». «Ci troviamo di fronte alla scelta», attacca Morawiecki, «tra una vera solidarietà di Stati uguali e un unico Superstato in cui le carte vincenti sono in definitiva nelle mani dei Paesi più grandi, escludendo gli altri. Se l’Ue diventa un mero mezzo per soddisfare le ambizioni degli attori più forti, nel migliore dei casi emarginerà gli Stati più deboli e nel peggiore porterà alla disintegrazione del progetto europeo. Vale la pena notare che se la Germania fosse oggi alla guida dell’Europa, non ci sarebbe una posizione ferma nei confronti della Russia».Morawiecki si toglie qualche macigno dalle scarpe affrontando il Qatargate, e utilizzando quella formula, lo «Stato di diritto», tante volte utilizzata dall’Ue contro il suo Paese, accusato di non rispettare il pluralismo dell’informazione, i diritti delle persone Lgbt e di aver subordinato al potere politico organi che dovrebbero essere indipendenti, come il tribunale costituzionale e il Consiglio nazionale della magistratura. Temi che avevano messo in discussione la concessione dei fondi del Pnrr destinati alla Polonia, spariti d’incanto dall’agenda dell’Ue, ora che Varsavia è diventata la più fedele alleata europea degli States: «L’Europarlamento», sottolinea Morawiecki, «si presenta come il custode dello Stato di diritto, quindi dovrebbe essere un modello da seguire. Il caso del denaro del Qatar dato al vice capo del Parlamento Ue è uno scandalo enorme».Terzo elemento importantissimo dal punto di vista geopolitico: ieri Zelensky, di ritorno dal suo viaggio dagli Usa, ha incontrato il collega polacco Andrzej Duda all’aeroporto di Rzeszow, nell’Ovest della Polonia. Zelensky non ha mai visitato una Capitale europea dallo scoppio della guerra. È evidente che questa mossa è stata concordata con gli Usa. Socialisti europei all’angolo, dunque: è bene ricordare che il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, socialista, è stato aspramente criticato per il suo atteggiamento troppo morbido nei confronti della Russia di Putin anche dal suo stesso ministro degli Esteri, Annalena Baerbock, esponente dei Verdi e alleata di ferro degli Usa. La stessa Bearbock ha duramente commentato il Qatargate: «Questo», ha detto il ministro degli Esteri tedesco lo scorso 11 dicembre, «è un incidente incredibile che deve essere chiarito completamente con tutta la forza della legge. Si tratta della credibilità dell’Europa, quindi questo deve innescare conseguenze in varie aree».