A Strasburgo, gli eurodeputati progressisti si oppongono a dare più soldi a viticoltori e apicoltori. Poi tagliano Frontex.
A Strasburgo, gli eurodeputati progressisti si oppongono a dare più soldi a viticoltori e apicoltori. Poi tagliano Frontex.Europarlamentare LegaSembrerebbe quasi uno spot elettorale o un titolo acchiappa-click per fare aumentare il numero delle visualizzazioni di quei prodotti postati su Youtube che molti influencer e sedicenti opinionisti monetizzano avaramente. E invece no, è la cruda realtà che tutti gli italiani, e soprattutto quelli che si recheranno presto alle urne per le elezioni regionali in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna devono sapere.Ieri, a Strasburgo, il Parlamento europeo è stato chiamato a votare sul progetto di bilancio generale 2025. Un appuntamento importante, fondamentale direi, perché tramite questa linea di indirizzo finanziaria verranno ripartite le risorse a disposizione delle istituzioni europee nei confronti dei vari settori giudicati meritevoli di sostegno e di promozione. Perché quel documento stabilisce le priorità e alloca i capitali per tutto l’anno a venire. Una decisione vitale, quindi, che sicuramente è influenzata dalle varie tendenze politiche e partitiche ma, che più di ogni altra, dovrebbe essere intrisa di sano patriottismo e di volontà di supportare gli interessi nazionali e di favorire le eccellenze italiane che, soprattutto nelle ultime decadi, si trovano a dover contrastare una competitività asprissima e una volontà di prevalere da parte di altre realtà emergenti. Ebbene, chi potrebbe mai pensare che in tale sede un parlamentare italiano, di qualsiasi estrazione esso sia, si metta contro la proposta di allocare più risorse al settore della viticoltura, della produzione di olio d’oliva e dell’apicultura? Chi immaginerebbe che, sempre tale europarlamentare, voglia definanziare Frontex - l’unica agenzia europea che si occupa della difesa delle frontiere del Vecchio Continente - , voglia demolire le infrastrutture fisiche che proteggono i valichi di frontiera e sia contrario alla riduzione dei flussi migratori che da ormai un ventennio costituiscono un serio problema sia di sicurezza che di sostenibilità sociale della nostra nazione?Mai dire mai, perché proprio ieri, qua a Strasburgo, tutto ciò è avvenuto sotto gli occhi increduli di quanti ancora confidano che un’Italia sana, competitiva, bella, identitaria e ricca debba continuare a esistere. Nell’ambito dei vari emendamenti al progetto di bilancio, infatti, gli europarlamentari Zingaretti, Tinagli, Gori, Zan, Bonaccini, Moretti, Decaro, Strada, e molti altri esponenti dei bourgeois boheme nostrani hanno votato contro l’emendamento 618 proposto dai Patrioti per un sostegno maggiore al settore dell’apicoltura, e contro gli emendamenti 314 e 315 che, rispettivamente, richiedevano maggiori stanziamenti nel settore vitivinicolo e dell’olivicoltura. Settori tutti prettamente nazionali poiché la vite e l’ulivo non crescono nelle pianure tedesche o sulle montagne svedesi. Gli agricoltori non ci interessano, inquinano, rompono le scatole con i loro trattori, difendono le loro terre e le loro case che noi vogliamo comunizzare o magari svendere alle multinazionali, vivono in campagna, mentre noi vogliamo concentrare la popolazione all’interno delle Ztl in modo da ingabbiare più gente possibile, mangiano sano e vivono in famiglie tradizionali che noi osteggiamo dal profondo. Gli agricoltori vanno ridimensionati, annacquati, sminuiti, tutt’al più mantenuti al minimo con qualche misero sussidio da proporre alla vigilia di una campagna elettorale ma, soprattutto, non devono produrre! Questa sembrerebbe essere la linea radical chic per il futuro nazionale. Se ne facciano una ragione quelli che sino ad oggi hanno resistito con i loro forconi in mano a suon di sacrifici, rinunce e tanto mal di schiena. Nello stesso documento si prendevano anche in considerazione le proposte per porre rimedio al problema dell’immigrazione irregolare e, anche qua, la solita sinistra al caviale ha dato massimo sfogo alla sua strategia globalista: no all’emendamento 733 che sostiene gli Stati membri con capacità rafforzate di protezione delle frontiere, senza contare la richiesta della left - Ilaria Salis e Mimmo Lucano in testa ma con per mano Pasquale Tridico - che, tramite l’emendamento 337, richiedeva l’azzeramento del finanziamento di Frontex per poter finalmente aprire le nostre frontiere a tutti i disperati della terra e trasformare quello che ancora resta della nostra bella società italiana in una meticcia ed irriconoscibile paccottiglia. Ora, il bello della democrazia risiede proprio nella totale libertà di poter esprimere le proprie opinioni di cui, tuttavia, ognuno è responsabile, soprattutto se dotato di un mandato da parte di una base elettorale. Questo articolo è dedicato proprio a quella base, a tutti i cittadini che hanno votato e anche a quelli che hanno preferito restare a casa in modo che si rendano conto dei risultati che la loro astensione ha contribuito a produrre. Un monito, un avvertimento, un richiamo per la prossima volta. E se siete liguri, umbri o emiliano-romagnoli questa prossima volta cade solo fra pochi giorni o poche settimane. L’esortazione è sempre quella: andate alle urne, tutti! Ma ricordatevi chi avete votato la volta scorsa e, se del caso, fate mente locale e la vostra Decima mettetela al posto giusto in questa occasione. Ne va del vostro futuro e, soprattutto, di quello dei vostri e dei nostri figli. Ne va della nostra Italia.
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Varato in nome della «sovranità monetaria» (ora è un valore?), il nuovo sistema nasce già vecchio. E c’è l’incognita privacy.
Ad un portale dedicato alla fornitura di energia green era collegato uno schema Ponzi, che prometteva forniture da impianti fantasma collocati all'estero. Circa 6.000 i clienti truffati. 95 i conti correnti sequestrati oltre a criptovalute e beni di lusso.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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2025-10-31
«The Traitors Italia», il gioco del sospetto sbarca su Prime Video con Alessia Marcuzzi
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«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)
Dopo il successo internazionale, arriva anche in Italia The Traitors. Nel cast quattordici vip e Alessia Marcuzzi alla conduzione, per un reality che rinuncia al gossip e punta tutto su logica, tensione e inganni all’interno di un castello misterioso.






