2020-09-15
La scuola riapre per finta. È suonata la campanella, ma mancano ancora i docenti
I sindacati denunciano: appello senza 150.000 supplenti. A Milano ne servono 5.106, in Emilia 20.000, nelle Marche 1.300. Protesta social dei precari: #eccolamiacattedra.La scuola è ripartita con troppe cattedre vuote, confermando i timori di tante famiglie. Mancano almeno 150.000 supplenti, la maggior parte dei quali ancora da nominare e da giorni si parla di oltre 250.000 docenti mancanti, tutti da verificare, da Nord a Sud della Penisola. A Milano, denunciavano ieri i sindacati, «molte classi non hanno potuto fare neanche la didattica mista», ovvero in presenza e a distanza. Nel capoluogo lombardo e in provincia mancano 5.106 insegnanti: più di un docente su cinque, rispetto ai 28.574 posti previsti a ruolo. Alle medie non sono in classe 2.184 professori, alle superiori 1.795, alle elementari 994, alle materne 133, senza contare quelli di sostegno. Sarebbero state presentate 112.000 domande di supplenza, ma la caotica piattaforma ministeriale impedisce di collocare i precari. La soluzione c'era, trovata dall'ex ministro Marco Bussetti, dirigente dell'ufficio scolastico territoriale (Usp) di Milano, che utilizzando le vecchie graduatorie aveva fatto predisporre lettere di convocazione. A Bussetti è stato imposto uno stop, la proposta non è stata gradita: «La direttrice regionale della Lombardia gli ha chiesto di ritirarla e così ha fatto», è stato il commento della segretaria provinciale di Flc Cgil, Jessica Merli. Bisogna procedere con le nomine via Gps, la disastrosa trovata dell'Azzolina. Per la dirigente sindacale, quello di ieri è stato «un giorno amarissimo perché tutto questo era previsto. Nessuno ha voluto ascoltare le nostre proposte e ora qualcuno si deve prendere la responsabilità di un'intera generazione che ha cominciato la scuola con pochissime ore alla settimana per molte settimane. Un debito educativo di cui il ministero è responsabile». Anche a Torino il caos delle Gps, unitamente al server dell'Usp che funziona a singhiozzo, aveva convinto l'ufficio scolastico ad annunciare che avrebbe pubblicato una delega alle scuole per le nomine. Non l'avesse mai fatto, è stato imposto il dietrofront e da oggi le convocazioni si svolgeranno in modalità telematica. Due giorni fa il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, garantiva: «Per il 24 tutti i docenti precari saranno in classe, le graduatorie sono già pronte. Anche io voglio che i docenti siano in classe dal primo giorno». Se lo aspettano prima di tutto studenti e famiglie, che invece a scuola non hanno trovato insegnanti perché in molte regioni le nomine da graduatorie provinciali sono in corso e si concluderanno, forse, all'inizio della prossima settimana. Sul gruppo social «Docenti precari nelle Gps e Gi», cioè nelle graduatorie provinciali supplenti e in quelle di istituto, ieri è esplosa la protesta ironica. Con l'hashtag #eccolamiacattedra, molti precari rimasti a casa hanno aggiunto al profilo personale una foto con il tavolo da cucina, la caffettiera e i biscotti, i libri di testo. Sono tutti in attesa delle convocazioni. Speravano in una nomina, mentre gli studenti si chiedono che fine abbiano fatto i prof. Francesca Meli posta: «Primo giorno di scuola: nella provincia di Arezzo (e come in moltissime province italiane) sono state annullate e rimandate quasi tutte le assegnazioni di supplenze, per un errore “tecnico" del provveditorato. Risultato: cattedre vuote e insegnanti a casa». Un'altra docente si rivolge all'Azzolina: «Cara ministra, vogliamo quello che ci spetta di diritto: tecnicamente, un calcolo adeguato del punteggio che non ci conduca verso ricorsi che chissà se verranno ascoltati; umanamente, vogliamo rispetto». La segretaria regionale della Cisl scuola dell'Emilia Romagna, Monica Barbolini, nel primo giorno di scuola per circa 600.000 alunni ieri denunciava che sono ancora in corso le nomine di 20.000 supplenti. Sarebbero già assegnate solo nella provincia di Forlì-Cesena, sebbene pure queste con molti errori nelle graduatorie. I singoli istituti dovranno verificare che quanto autodichiarato dagli insegnanti nelle domande sia corretto, altrimenti la nomina non verrà confermata. Carmelo Adagio, preside dell'istituto Salvo d'Acquisto di Gaggio Montano, nella città metropolitana di Bologna, e di altre scuole nell'Appennino, aveva annunciato: «Nella scuola media di Castel d'Aiano partirò con una sola insegnante di ruolo. Una sola, ci rendiamo conto?». Pesante situazione pure nelle Marche, dove secondo i sindacati alla vigilia della ripresa delle lezioni mancavano all'appello circa 1.300 professori. «Ho più volte lanciato l'idea dell'assunzione diretta dei docenti da parte delle scuole, una sorta di concorso scolastico per fare in modo che non ci sia precariato», spiega Antonello Giannelli di Anp su Orizzontescuola, invocando «un concorso da parte dello Stato che dovrebbe assumere almeno 40.000 persone l'anno». Il rappresentante nazionale dei presidi chiarisce di essere contrario ai concorsi sanatoria e che è necessaria una selezione rigorosa: «Dobbiamo fare in modo che le persone che vengono assunte siano fortemente motivate nei confronti dei nostri studenti». Marco Giovane così reagisce all'annuncio del ministro Azzolina di voler fare tre concorsi a ottobre: «Ma nullità che non sei altro, le scuole partono senza docenti, arriveranno dopo settimane e poi mandi tutti a fare i concorsi, svuotando le scuole?». Nicoletta Alamanni, insegnante precaria, su Facebook scrive: «Universitari con zero ore di servizio nella scuola, ora con contratti ottenuti a fine agosto. E noi con sei anni di servizio fuori! Ecco il risultato di questa genialata». Commenta Rosanna Piccardo: «Ricordatevelo domenica prossima».
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco