2021-11-13
La manovra in Aula senza sorprese. Partita già chiusa sul cuneo fiscale
D'accordo i partiti: gli 8 miliardi stanziati per ridurre le tasse verranno usati quasi tutti per tagliare la pressione sui lavoratori. Emendamento di Matteo Salvini per la flat tax a 100.000 euro usando i fondi del Rdc.Maggioranza e opposizione puntano al taglio del cuneo fiscale per ridurre la pressione sui lavoratori e le imprese. Il Parlamento è infatti chiamato a decidere in queste settimane su come spartire gli 8 miliardi di euro di budget stanziati dal governo per il taglio delle tasse. Il testo della legge di bilancio, arrivato ieri in Senato, presenta due indirizzi di massima. Da una parte la riduzione dell'imposta sui redditi delle persone fisiche con l'obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e dall'altra la revisione dell'Irap. E dunque tutte le forze politiche hanno fra le loro proposte di emendamenti la riduzione del carico fiscale per lavoratori e imprese, anche se con qualche piccola differenza. Per il Carroccio ci sono tre obiettivi su cui investire gli 8 miliardi. Alberto Gusmeroli, responsabile fiscale della Lega, ha infatti spiegato come si vorrebbero destinare 3 miliardi di euro per abolire l'Irap per i soggetti Irpef (artigiani, commercianti, professionisti, ditte individuali e società di persone). Altri 5 miliardi andrebbero invece alla diminuzione del cuneo fiscale e l'abolizione di 20 micro tasse (come patente, super bollo). A costo zero (bollinato anche dall'Istat) poi si vorrebbe introdurre la rateizzazione della seconda rata di acconto delle imposte che vede la sua scadenza il 30 novembre. Al di fuori del gioco delle risorse per la riduzione della pressione fiscale, la Lega punta anche all'introduzione della flat tax fino a 100.000 euro. Misura che è stata inserirla nella proposta degli emendamenti al dl Fisco collegato alla manovra, all'esame del Senato. Secondo Matteo Salvini, gli oneri della norma possono essere coperti mediante la riduzione dello stanziamento previsto per il reddito di cittadinanza: «Si devono togliere un po' di soldi sprecati dati ai furbetti del reddito, ormai ogni giorno ci sono notizie di migliaia e migliaia di abusi fatti da gente che prende 1.000 euro al mese senza aver diritto a quei soldi e dirottandoli sul taglio delle tasse e sulle pensioni di invalidità, i due filoni su cui la Lega si impegnerà in Parlamento». Il segretario del Carroccio ha aggiunto: «Una delle priorità della Lega è tagliare le tasse partendo da precari, partite Iva e dagli autonomi che sono quelli che hanno sofferto di più alzando il tetto della flat tax a 100.000 euro». Secondo Massimo Bitonci, deputato della Lega, «il regime forfettario delle micro partite Iva (fino a 65.000 euro) ha coinvolto un milione di soggetti. È stato un successo». E con la flat tax fino a 100.000 euro si punta a raggiungere un altro milione di professionisti, garantendogli un'aliquota agevolata al 20%. Tornando agli 8 miliardi del fondo per la riduzione delle tasse, per Dario Damiani, capogruppo di Forza Italia in commissione bilancio, i fondi fiscali potrebbero essere impiegati o rimpolpando la busta paga di circa 10 milioni di lavoratori o spartendo queste risorse un po' lato lavoratori e un po' per la decontribuzione delle imprese, in modo da incentivare le assunzioni e di conseguenza facendo anche la platea degli occupati. Fratelli di Italia ha invece le idee molto chiare e vorrebbe che le risorse fossero esclusivamente allocate per la riduzione del cuneo fiscale «sia lato lavoratori (buste paga più pesanti) che lato imprese, aumentandone la competitività internazionale», spiega Lucia Albano, deputata di Fratelli di Italia e componente della commissione finanze. Sulla stessa linea anche il Partito democratico, secondo il quale il tesoretto degli 8 miliardi di euro deve essere usato per ridurre il cuneo fiscale sul lavoro. E «la proposta del governo (Irpef e Irap) è una base di partenza positiva», ha commentato Antonio Misiani, responsabile economico del Pd. Il M5s concorda con gli altri partiti sulla necessità di dover ridurre il cuneo fiscale, garantendo più soldi nella busta paga dei lavoratori e riducendo, al contempo, il carico sulle imprese, ma punta anche a un superamento dell'Irap, a un'imposta unica sul reddito delle imprese e allo sfoltimento delle detrazioni e delle deduzioni fiscali. In merito a questo, i pentastellati vorrebbero modificare il rimborso dal 730 con un sussidio diretto sul conto corrente dei contribuenti. Questo, spiega il Movimento, sarebbe possibile sfruttando il sistema messo in piedi per l'operazione cashback. Oltre a queste proposte il M5s abbraccia anche l'idea della Lega sulla flat tax. O meglio, vorrebbe introdurre uno scivolo di due anni per chi esce dal regime forfettario, garantendo un'aliquota al 20% e non il salto diretto verso il sistema di imposizione Irpef. Idea che però non è mai piaciuta al ministero dell'Economia.
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