2025-10-13
La distensione tra Libano e Siria
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Tira aria di disgelo tra Siria e Libano. Venerdì, il ministro degli Esteri siriano, Asaad al-Shaibani, ha incontrato a Beirut il presidente libanese, Joseph Aoun. È stata la prima volta che un alto esponente dell’attuale regime di Damasco si è recato in visita in Libano. “Il Libano auspica di rafforzare le relazioni tra i due Paesi fratelli sulla base del rispetto reciproco e della non ingerenza negli affari interni, e di attivare la cooperazione per raggiungere la stabilità sia in Libano che in Siria”, ha dichiarato Aoun. “In questo contesto, attendiamo con impazienza la nomina di un nuovo ambasciatore siriano in Libano per seguire tutte le questioni attraverso entrambe le ambasciate a Damasco e Beirut”, ha anche affermato. Dal canto suo, Al-Shaibani, secondo Arab News, “ha sottolineato ad Aoun la necessità di approfondire e correggere le relazioni storiche tra i due Paesi, in particolare sulle questioni che hanno offuscato l'immagine della Siria”. “Non vediamo l'ora di voltare pagina sul passato perché vogliamo costruire il futuro. La Siria è pronta a discutere qualsiasi questione in sospeso, sia economica che di sicurezza. Il nostro popolo ha sofferto a causa di guerre e tragedie, quindi lottiamo per la pace”, ha aggiunto il ministro siriano, che ha anche annunciato di aver raggiunto un accordo sulla cui base il governo di Beirut si impegna a trasferire i detenuti siriani non condannati per omicidio. Al momento, il Libano ha circa 2.000 prigionieri siriani, molti dei quali sono accusati di aver sostenuto la rivoluzione siriana o di aver fornito aiuti ai gruppi che si opponevano al vecchio regime di Bashar al-Assad. In tutto questo, secondo l’agenzia di stampa turca Anadolu, “venerdì mattina il ministero degli Esteri libanese è stato informato, tramite l'ambasciata siriana a Beirut, della decisione di sospendere i lavori del Consiglio superiore siro-libanese e di limitare tutte le comunicazioni tra i due Paesi ai canali diplomatici ufficiali”. Non dimentichiamo poi che, a marzo, Aoun aveva avuto un incontro, in Egitto, con il presidente siriano, Ahmad al-Sharaa. Insomma, sembra proprio che si stia registrando una distensione tra Damasco e Beirut. Il che non stupisce più di tanto. Il nuovo regime siriano è notoriamente spalleggiato dalla Turchia: quella Turchia che, nell’ultimo anno, ha migliorato le proprie relazioni con il Libano. A marzo, Ankara ha condannato gli attacchi israeliani contro il territorio libanese, mentre, a dicembre scorso, Recep Tayyip Erdogan aveva incontrato l’allora primo ministro di Beirut, Najib Mikati. Nell’occasione, i due avevano concordato di collaborare sul dossier siriano a seguito della caduta di Assad. Probabilmente il sultano considera il Libano un tassello chiave della propria strategia mediorientale.
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