La Chiesa italiana è senza preti e deve dire: «Prima gli stranieri»
Ansa
Il crollo delle vocazioni crea disagi nella gestione delle nostre 27.000 parrocchie. Per questo è sempre più frequente vedere sugli altari nigeriani, congolesi o filippini. Per Bergoglio si tratta di una «emorragia».
Sotto la sua guida, a Roma la normalità è diventata una cosa che fa notizia: una strada pulita o i dipendenti che non si danno malati. Intanto le scadenze dei cantieri vengono spostate ogni mese più in là. E ora a irriderlo ci si è messo pure il Pupone con Tony Effe.
Secondo un comitato di cittadini l’amministrazione sta svalutando lo stadio nel quadro dell’operazione immobiliare impostata da Milan e Inter. Può essere la pietra tombale sulla gestione del sindaco.