2018-12-27
La cassa dello sport passa al governo. E a Malagò restano solo gli spiccioli
Al Coni appena 40 milioni, i fondi alle società li distribuirà lo Stato. Diritti tv serie A: più soldi a chi riempie gli stadi e schiera giovani. Giro di vite su alcuni giochi basati sui pronostici calcistici. Oltre alla chiusura definitiva di molti di questi, Totocalcio su tutti, le norme prevedono che la Sport e salute spa provveda all'integrazione del gioco con attività sociali, sportive e culturali. Per i giochi che non verranno chiusi, il montepremi salirà al 74-76% del totale per attrarre più giocatori.Le questioni legate al mondo dello sport non mancano all'interno della manovra 2019. Approvata dal Senato, oggi sarà il turno della commissione Bilancio alla Camera per poi approdare in Aula domani con un ricco menù ad hoc: dal riassetto di Coni Servizi, alla modifica dei concorsi pronostici sportivi, fino ai diritti tv e alla giustizia sportiva e non solo.Tra le novità più discusse, introdotta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, che ha la delega allo Sport, c'è la riforma del Comitato olimpico nazionale italiano. All'interno dell'articolo 1 della legge, nei commi 358 e 361, viene innanzitutto cambiata la denominazione della Coni servizi spa in Sport e salute spa. Inoltre, alla nuova società di servizi verrà attribuito il compito di provvedere al sostegno degli organismi sportivi, finora assicurato dal Coni. Novità anche per i fondi da destinare alle varie società sportive fino a oggi finanziate dalla Coni servizi. I commi 359 e 360 dell'articolo 1 della legge di bilancio cambiano il meccanismo di finanziamento delle attività da parte dello Stato. Il primo prevede che dal 2019 le risorse destinate al Coni e alla Sport e salute Spa siano stabilite nella misura annua complessiva (comunque non inferiore a 410 milioni di euro) del 32% delle entrate incassate dallo Stato nell'anno precedente nei settori di attività relativi a gestione di impianti sportivi, attività di club sportivi, palestre e altre attività legate al mondo dello sport. Le risorse sono così suddivise: 40 milioni all'anno devono andare al Coni. Una quota non inferiore a 368 milioni annui andrà invece alla Sport e salute, da destinare al finanziamento delle federazioni sportive, delle discipline sportive associate, degli enti di promozione sportiva, dei gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato, nonché delle associazioni benemerite. Il cda sarà composta da tre membri. L'esecutivo nominerà il presidente, che avrà anche funzioni di amministratore delegato. Gli altri due membri del cda dovranno essere nominati, rispettivamente, dal ministro della Salute e da quello dell'Istruzione.Giro di vite su alcuni giochi basati sui pronostici calcistici. Oltre alla chiusura definitiva di molti di questi, Totocalcio su tutti, le norme prevedono che la Sport e salute spa provveda all'integrazione del gioco con attività sociali, sportive e culturali. Per i giochi che non verranno chiusi, il montepremi salirà al 74-76% del totale per attrarre più giocatori.Il comma 361-octies prevede che i fondi non assegnati o non utilizzati previsti per le opere segnalate dai Comuni alla presidenza del Consiglio dal 2 al 15 giugno 2014 (noti come Cantieri in comune), tornino allo Stato per la successiva riassegnazione al fondo «Sport e Periferie».I commi 362 e 362-ter, modificati durante l'ultimo passaggio della legge a Palazzo Madama, a partire dalla stagione calcistica 2021/2022 cambiano le modalità di spartizione dei diritti televisivi legati alle partite della Serie A. In particolare, la ripartizione avverrà secondo alcuni criteri: il 50% dei diritti verrà spartito in parti uguali tra tutte le società che partecipano al campionato di calcio della massima serie; il 30% arriverà invece basandosi sui risultati sportivi conseguiti (voce che perde «peso» rispetto al passato), mentre il 20% si baserà sul radicamento sociale (ossia, sulla base del pubblico di riferimento di ciascuna squadra, tenendo in considerazione il numero di spettatori paganti che hanno assistito dal vivo alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati e al pubblico televisivo certificato). Ai fini della ripartizione di quest'ultima tra le società, si aggiunge il criterio dei minuti giocati da giovani calciatori.Inoltre, è previsto che l'accesso alla ripartizione delle risorse relative ai campionati di Serie A e B e ad altre competizioni organizzate sia limitato esclusivamente alle società che abbiano sottoposto i propri bilanci a una società revisione iscritta al registro dei revisori contabili.Novità anche per le controversie connesse a provvedimenti di ammissione o esclusione dalle competizioni delle società o associazioni sportive professionistiche o comunque che incidono sulla partecipazione a competizione professionistiche.I commi da 365-bis a 365-quinquies prevedono che a occuparsi di questi contenzioni debba essere un giudice amministrativo unicamente del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma.Inoltre, perché si possa parlare di giustizia sportiva, si devono seguire alcune stringenti condizioni: il grado di giudizio deve essere uno solo, la sentenza dovrà considerare anche il merito della controversia (e dunque non solo la forma), dovrà essere emessa in 30 giorni. L'applicazione di queste regole avrà valore anche per i dibattimenti in corso.Questa novità modifica la disciplina relativa alla legittimazione ad agire per la tutela dei diritti audiovisivi sportivi. Più nel dettaglio la disposizione interviene sull'articolo 18 del decreto legislativo n. 9 del 2008, la disciplina che regola la titolarità e la commercializzazione dei diritti audiovisivi. Questo articolo prevedeva che solo l'organizzatore della competizione sportiva potesse ricorrere ad azioni legali contro chi trasmetteva illecitamente degli eventi sportivi. Ora la disposizione in esame aggiunge due ulteriori commi, permettendo anche ai licenziatari di agire in giudizio per ottenere la cessazione delle violazioni.
Jose Mourinho (Getty Images)