2020-02-25
La Borsa precipita e lo spread morde. Riunione straordinaria della Consob
L'indice di Milano (-5,4%) perde 30 miliardi di capitalizzazione e azzera i guadagni del 2020. Il differenziale Btp/bund sale a 145 punti. Bankitalia prevede un impatto sul Pil del -0,2%. Male anche le altre piazze europee.E panico fu anche al supermercato di Piazza Affari. Con l'ordine di vendere, però, e non di acquistare. In Borsa, infatti, il Coronavirus ha messo ko il listino principale - il FtseMib - che è andato giù a fine seduta con un -5,4% azzerando il rialzo messo a segno da inizio 2020. Il listino di Milano ha perso in un solo giorno più di 30 miliardi in termini di capitalizzazione rispetto ai 706 miliardi di venerdì scorso. Si tratta del ribasso più elevato dal 24 giugno 2016 quando l'indice perse il 12,5% a seguito del sì al referendum sulla Brexit. Il tutto mentre lo spread Btp-Bund si è allargato fino a 145 punti base, il greggio è crollato del 4,5% e l'oro, classico bene rifugio, ha toccato i massimi degli ultimi sette anni per poi chiudere 1675 dollari l'oncia (+1,6%). Poco dopo le 18 di ieri , riferiscono fonti qualificate a La Verità, sarebbe stata inoltre convocata una riunione straordinaria della Consob dopo quella ordinaria tenuta nella mattinata. Il pessimismo degli operatori cresce principalmente per due motivi: i dati provenienti dall'Italia dimostrano che la diffusione del morbo non è in fase discendente e, soprattutto, fanno temere per le conseguenze sull'economia tricolore, che potrebbe scivolare in recessione, e di conseguenza anche su quella europea e globale.Dalla riunione del G20 a Riad, il governatore di Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha fatto riferimento a un impatto per l'Italia anche superiore allo 0,2% del Pil; la possibile entità potrà dipendere dalla rapidità con la quale i focolai dell'epidemia verranno messo sotto controllo. Lombardia e Veneto rappresentano il 30% circa del Pil italiano e una potenziale decelerazione macro seguirebbe i recenti dati macro deboli, con il Pil in calo dello 0,3% nel quarto trimestre 2019 e con 75.000 posti di lavoro persi a dicembre. Tra gli investitori c'è la convinzione diffusa che le banche centrali potrebbero rispondere a dati economici particolarmente deboli con manovre espansive, come ha già fatto la People's Bank of China. Sul fronte dei singoli settori, sono finiti sotto scacco il lusso (Ferragamo ha ceduto quasi il 9%), i titoli bancari (maglia nera a Mps con un -11,1%) ma anche quelli delle società che hanno impianti produttivi concentrati in Nord Italia e le fiere. Fuori dal listino principale, le azioni di Fiera Milano - che ha rinviato Mido, l'esposizione dell'occhialeria di lusso - ha chiuso in ribasso dell'11,5 per cento.Contengono le perdite i titoli più tradizionalmente difensivi, come le utility (Enel, Italgas, Hera, Terna, A2A). In controtendenza It Way (+7%) e Alerion, salito di sei punti percentuali. Autogrill, la peggiore del listino, lascia sul terreno il 12,7%: a pesare le attese per un rallentamento delle entrate, perché il numero dei potenziali clienti in viaggio si riduce e chi si mette in macchina è meno disponibile a fermarsi in luoghi pubblici nelle aree più colpite, Lombardia e Veneto. Stesso discorso per la grande distribuzione di prodotti non alimentari sempre a causa dei timori per ricavi in calo: Unieuro -14 per cento, OVS -12,9 per cento. Giù anche le società di calcio in vista della possibile chiusura delle partite al pubblico con ricadute dirette sui mancati incassi per i club, a partire dalla prossima sfida scudetto Juventus-Inter di domenica prossima. Il titolo della Juve ha perso l'11,8%, la Roma il 6,2% e la Lazio il 7,87 %.Il contagio si è intanto allargato a tutti i listini europei: Parigi ha perso il 3,9%, Francoforte il 4% e Madrid il 4,07 per cento. In Europa nel mirino soprattutto i titoli delle società di trasporto (aereo e non) e quelle con attività più legate al turismo: AirFrance-Klm (-8,6%), Lufthansa (-8,5%), Easyjet (-16%) e Carnival (-7%) sono state tra le più penalizzate dalle vendite. I settori più colpiti sono stati quelli dei viaggi (-6,1% lo stoxx europeo), delle materie prime (-5,9%) e dell'auto (-5,6%); si difendono utility e tlc (entrambi in rosso del 2,5%). In generale, la riduzione dell'indice Euro stoxx 600, dove sono riuniti i principali gruppo quotati del Vecchio continente, è stata del 3,79% pari a 352 miliardi andati in fumoin una sola seduta. Giù Londra con un -3,34% mentre anche Wall Street ha aperto in profondo rosso accelerando al ribasso nel corso della seduta con l'S&P 500 che attorno alle 19 ora italiana ha registrato il calo maggiore dal 2018 e il Dow Jones in picchiata di oltre 1000 punti. Gli investitori si sono rifugiati in asset sicuri in seguito al drastico aumento di casi di Coronavirus fuori dalla Cina, alimentando i timori di un grande impatto sulla crescita globale. Il prezzo dell'oro è così schizzato a 1.686 dollari l'oncia, segnando un nuovo massimo dal 2012, mentre si acuita l'inversione della curva dei rendimenti dei treasury Usa (ai minimi dal 2016), tipicamente considerata come un segnale di recessione.
Il generale Salvatore Luongo e l'ad del Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma (Arma dei Carabinieri)
L’accordo prevede, in aderenza alle rispettive competenze ed attribuzioni, una collaborazione volta a prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali e i reati contro la pubblica amministrazione, le violazioni ambientali, a vigilare sul rispetto della normativa in materia di collocamento della manodopera, previdenza e sicurezza nei luoghi di lavoro, ed a prevenire rischi, eventi o azioni che possano compromettere l’incolumità delle persone e l’integrità delle infrastrutture.
L’intesa rinnova e rafforza una collaborazione già avviata, con l’obiettivo di diffondere e promuovere la cultura della legalità, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della società e di sviluppare ulteriori sinergie per assicurare la protezione delle risorse e dei servizi pubblici affidati alla gestione del Gruppo FS Italiane, nonché la sicurezza dei trasporti e la gestione delle emergenze.
Nell’ambito del protocollo, il Gruppo FS Italiane potrà promuovere e organizzare, con la collaborazione di rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, incontri, seminari e corsi di formazione a favore dei propri dipendenti.
Il Generale Salvatore Luongo, a margine dell’incontro, ha sottolineato che: «Quella di oggi rappresenta la firma di un protocollo di grande valore, perfettamente in linea con le strategie comuni dell’Arma dei Carabinieri e delle Ferrovie dello Stato Italiane», ricordando poi che tra le due istituzioni «Esiste una lunga tradizione di lavoro congiunto e che entrambe sono presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale, e in parte anche all’estero».
Concludendo, Luongo ha evidenziato che «Innovare questa intesa, fondata sulla condivisione di valori e ideali, significa compiere un ulteriore passo avanti per continuare a operare sempre meglio e con maggior efficienza, ognuno nei rispettivi compiti, grazie a un’integrazione sempre più stretta».
L'Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane, Stefano Antonio Donnarumma, ha dichiarato che «La firma di questo protocollo rappresenta un passo importante per rafforzare il presidio della legalità e la tutela della sicurezza nei nostri cantieri, nelle stazioni e lungo le infrastrutture che gestiamo. Lavorare accanto all’Arma dei Carabinieri significa poter contare su un presidio autorevole ed efficace, a garanzia di trasparenza, correttezza e rispetto delle regole. È un impegno che portiamo avanti con responsabilità, nella consapevolezza che solo attraverso la legalità si costruiscono infrastrutture solide, sicure e capaci di generare valore per l’intero Paese».
Nell’ambito della piena attuazione al protocollo, l’Arma dei Carabinieri opererà anche mediante il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica, i Reparti territoriali e il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari.
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