2025-12-03
Ad Atreju vanno tutti, pure il Pd. La Schlein no
All’evento di Fratelli d’Italia ci saranno i leader d’opposizione Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Roberto Gualtieri, Roberto Fico e persino Luigi Di Maio. Spicca l’assenza del segretario dem (e di Maurizio Landini) mentre numerosi esponenti del Nazareno hanno accettato i confronti. Presente Abu Mazen.L’edizione di Atreju di quest’anno ospiterà tutto il governo e tutta l’opposizione tranne la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. A tenerle buona compagnia anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini. L’uno e l’altra assenti ingiustificati: Elly, una volta invitata, prima ha preteso di dettare condizioni, poi ancora una volta si è tirata indietro. Per la Cgil il discorso è diverso: l’invito quest’anno non sarebbe neanche partito. «Negli anni passati abbiamo posto l’invito alla Cgil e non è stato gradito, quest’anno non abbiamo voluto insistere per non metterli in difficoltà», spiega il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. Non solo Landini quindi, assente qualsiasi esponente del sindacato che guida, mentre i leader delle altre sigle (il presidente della Uil Pierpaolo Bombardieri, il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e il segretario generale della Cisl, Daniela Fumarola) saranno ospiti di un panel che si terrà l’11 dicembre con il ministro del Lavoro, Marina Calderone, e la deputata del Pd Paola De Micheli.Dal 6 dicembre fino a domenica 14 dicembre, ore 12.30, quando a chiudere ci sarà, come da tradizione, il discorso del premier e presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che verrà preceduta dagli altri leader della coalizione di centrodestra Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani. Un’edizione più lunga, quest’anno, per Atreju che si sposta ancora di location abbandonando il Circo Massimo per la suggestiva Castel Sant’Angelo, di fronte a San Pietro, nell’anno del Giubileo.Il titolo dell’edizione 2025, la diciannovesima, è «Sei diventata forte. L’Italia a testa alta». Il simbolo della «solidità e autorevolezza acquisita dall’Italia con il lavoro portato avanti dal governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni», ha spiegato il presidente dei senatori di Fdi, Lucio Malan, durante la conferenza stampa di apertura che si è tenuta proprio a Castel Sant’Angelo.Più giorni significano anche più panel, più interviste, più eventi. Ospite d’onore, il presidente dell’Autorità nazionale della Palestina, Abu Mazen, che interverrà venerdì 12 alle 16.30.Grande attesa per lunedì 8 dicembre, quando a sfidarsi «32 anni dopo» saranno Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. Martedì sarà la volta dei ministri della Cultura, Alessandro Giuli, e della Famiglia, Eugenia Roccella. Mercoledì di spettacolo con Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier. Giovedì si entra nel vivo del dibattito con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che con Antonio Di Pietro, Gaia Tortora e Silvia Albano, presidente di Magistratura democratica, parlerà della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura. Poi ancora Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della ricerca, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti, con Luigi Sbarra, Roberto Fico, neoeletto presidente della Campania, e Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, dibatteranno di sviluppo. E non è finita. Perché alle 17 il commissario e vicepresidente europeo, Raffaele Fitto, verrà intervistato da Roberto Inciocchi, alle 18 Arianna Meloni interverrà su deepfake e odio social con Francesca Barra e Raoul Bova. Di odio politico parlerà il responsabile del programma, Francesco Filini. Sempre venerdì interverranno anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quello del Copasir, Lorenzo Guerini e Luigi Di Maio (in collegamento). Il direttore del Fatto quotidiano, Marco Travaglio, dialogherà con il ministro Guido Crosetto. Poi il panel con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario di Palazzo Chigi, Giovanbattista Fazzolari, e, dulcis in fundo, Giuseppe Cruciani e David Parenzo.Sabato sarà il giorno delle opposizioni. Si aprirà con Riccardo Magi (+Europa) e si concluderà con Angelo Bonelli (Avs).Matteo Renzi con Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, ministro per le Autonomie, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, e Fabio Rampelli nel panel sulle riforme. Carlo Calenda con Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, parlerà di Ucraina. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, verrà intervistato da Paolo Del Debbio. Non solo: il giorno prima della chiusura, Fratelli d’Italia calerà l’asso. I ministri di vari Paesi europei dialogheranno di trafficanti di uomini con il titolare tricolore dell’Interno, Matteo Piantedosi. Orazio Schillaci sarà al centro di un panel con i governatori Francesco Acquaroli, Antonio Decaro, Massimiliano Fedriga, Roberto Occhiuto e Francesco Rocca; Gilberto Pichetto Fratin parlerà di energia, il con delega alla Disabilità, Alessandra Locatelli, siederà allo stesso tavolo del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, per dibattere di «Rivoluzione e sussidiarietà per il welfare»; il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà ospite di un panel con Gianluigi Buffon e Carlotta Gilli, nuotatrice olimpica, e infine ci sarà il ministro Francesco Lollobrigida. Ignazio La Russa verrà intervistato da Enrico Mentana. Il premio Atreju sarà assegnato ai due allenatori delle nazionali, maschile e femminile, di pallavolo, entrambi campioni del mondo: Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco.«Tanta roba», si dice a Roma, fin qui perché «il programma è ancora in divenire», assicura Donzelli.