2025-08-09
Praga copia la commissaria belga. «Kit di sopravvivenza per 72 ore»
Dopo il surreale video di Hadja Lahbib, la guida ceca sarà distribuita a tutte le famiglie.Ecco che ci si ricasca. Ricordate il video informativo promosso qualche mese fa dall’Unione europea, in cui il commissario per la Parità, la preparazione e la gestione delle crisi, nonché ministro federale degli Affari esteri del Belgio tra il 2022 e il 2024, Hadja Lahbib, ci spiegava che cosa mettere nello zainetto per la sopravvivenza? Si trattava di un manuale di sussistenza personale per resistere alle prime 72 ore di un’emergenza. Lahbib ci spiegava che non possono mancare: occhiali da vista, documenti in una custodia resistente all’acqua, una torcia, fiammiferi o accendini, acqua, un coltellino svizzero, medicine, scatolame, denaro contante (toh!), un caricabatterie, una radiolina a pile e, soprattutto, le carte da gioco. Ebbene, oggi, a questa campagna di educazione alla sopravvivenza si aggiunge anche il governo ceco. A quanto pare, infatti, la maggior parte dei cechi non è preparata alle emergenze e non dispone delle scorte essenziali: «Si tratta del 73% della popolazione», ha dichiarato giovedì il ministro dell’Interno della Cechia, Vít Rakušan, presentando una nuova guida alla preparazione in caso di emergenza. I dati provengono da un sondaggio pubblico commissionato dal ministero dell’Interno: sebbene il 97% dei cittadini riponga fiducia nei vigili del fuoco, il 76% nella polizia e il 74% nell’esercito per l’assistenza in caso di emergenza, molti desiderano anche sapere come prendersi cura di sé stessi, secondo quanto emerso dallo studio. La nuova guida, intitolata «72 ore», offre consigli pratici per affrontare i primi tre giorni di un’emergenza e copre situazioni come alluvioni, incendi o interruzioni dei servizi essenziali. La guida è già disponibile online e, a partire da metà ottobre, verrà distribuita in formato cartaceo a tutte le famiglie.«Essere preparati, stare sicuri» era stato il motto lanciato a marzo dalla Commissione europea nell’ottica della strategia «Preparedness Union», che incoraggia gli Stati membri dell’Ue a promuovere l’autosufficienza per almeno 72 ore. Il progetto ceco si ispira anche ai Paesi nordici, come Svezia e Finlandia, dove linee guida simili vengono fornite alle famiglie. In Scandinavia, infatti, sin dai tempi della guerra fredda esistono ambienti sotterranei, attrezzati di tutto il necessario (infermerie, palestre, spazi comuni, dormitori, scuole) e in grado di salvare la popolazione dal pericolo di detonazioni nucleari.Nel sottosuolo di Helsinki vi è un rifugio che può ospitare fino a 900.000 persone e la cui costruzione risale agli Sessanta; da allora, nella roccia sono stati scavati circa 9 milioni di metri cubi. Anna Lehtiranta, capo della comunicazione del dipartimento di soccorso di Helsinki, aveva riferito al giornale britannico Daily Mail che «in quanto Paese neutrale, abbiamo sempre sentito il bisogno di proteggerci. E lo facciamo». «I rifugi sotterranei costruiti nella roccia della Finlandia sono figli dalla nostra esperienza nella Guerra d’Inverno e durante la seconda guerra mondiale. Tutti abbiamo parenti che hanno sofferto quei traumi».
Sandro Mazzola (Getty Images)
Una foto di scena del fantasy «Snowpiercer» con Chris Evans e Tilda Swinton firmato dal coreano Bong Joon. Nel riquadro una tavola del fumetto