2025-01-30
Kennedy jr sulla graticola, atteso il voto finale
Dem all’attacco su vaccini e aborto. Per la nomina a ministro della Salute essenziale il sostegno di tutto il Gop.È stata un’audizione molto tormentata quella di Robert F. Kennedy, organizzata ieri alla commissione Finanze del Senato americano per ascoltare il segretario dell’Hhs (Health and human services), futuro ministro della salute nominato dal presidente Usa Donald J. Trump per guidare uno dei dicasteri chiave dell’amministrazione, con un budget di 1,7 miliardi di dollari. Si tratta di audizioni di conferma (cui si stanno sottoponendo tutti i nuovi membri dell’amministrazione Trump), convocate per far convalidare dal Senato le loro nomine, ma quella di Kennedy è sicuramente una delle più insidiose. Oggi il nipote di Jfk parlerà anche dinanzi la commissione Salute, ma se il buongiorno si vede dal mattino, si preannuncia un’altra giornata di fuoco per Kennedy, già ieri messo sulla graticola non soltanto dai democratici ma anche da alcuni repubblicani per le sue posizioni sull’aborto.Oggetto della prima ora di audizione (che è durata più di quattro ore) è stata, come ampiamente previsto, la posizione di Kennedy sui vaccini: il ministro ha cercato di difendersi negando di essere un no vax («Lo sei!», ha urlato in Aula uno dei tanti manifestanti che hanno ripetutamente interrotto l’audizione). «Non sono pro vax o no vax: voglio semplicemente più sicurezza», si è difeso Kennedy, «ho lavorato anni per sensibilizzare la popolazione sulle sostanze tossiche contenute nel pesce, ma non per questo sono un “no pesci”! Tutti i miei figli sono vaccinati e credo che i vaccini abbiano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria. Detto questo, qualcuno deve spiegare per quale motivo siamo il Paese più ricco del mondo ma anche quello meno sano». Critiche al ministro anche su una sua dichiarazione del 2023 in cui aveva affermato che «non esiste un vaccino sicuro ed efficace»: Kennedy ha ripetuto ancora una volta che sosterrà le somministrazioni di anti morbillo e antipolio e che, una volta ministro, non dissuaderà gli americani dall’assumere vaccini «ma neanche li obbligherò. Mi hanno dato del no vax soltanto perché ho detto che il vaccino anti Covid non protegge dall’infezione e neanche dalla malattia». «Una volta per tutte», ha poi puntualizzato, «non sono un teorico della cospirazione, etichetta che mi viene applicata per impedirmi di lottare contro i conflitti d’interesse». A proposito di Big Pharma: come noto Kennedy negli ultimi anni ha indirizzato le sue battaglie legali contro le multinazionali del farmaco e ha avuto gioco facile nel promettere che mai e poi mai farà gli interessi delle industrie farmaceutiche. Ma la senatrice democratica Elizabeth Warren, non contenta, ha anche tentato di estorcergli la promessa di non fare causa alle aziende farmaceutiche, perché c’è il rischio che, se vincesse una causa, ne trarrebbe profitto economico. «Mi sta chiedendo di non citare in giudizio le aziende farmaceutiche sui vaccini», l’ha bloccata Kennedy.Più complicate sono state le domande e i botta e risposta sul diritto all’aborto. Rfk è stato incalzato dai democratici, che gli hanno rimproverato di essere un tempo a favore dell’interruzione di gravidanza e di aver fatto «inversione a U» sul tema. «Il presidente Trump mi ha chiesto di rivalutare la sicurezza del mifepristone (la pillola per l’aborto farmacologico) e non ha ancora preso posizione su come regolamentarlo», ha risposto Kennedy, che ha dovuto però rendere conto di alcune sue contraddittorie dichiarazioni sul tema: l’anno scorso, durante la campagna da candidato indipendente alle presidenziali, aveva dichiarato che avrebbe sostenuto il permesso alle donne di abortire anche ben oltre il terzo mese, per poi correggere il tiro l’indomani su X precisando che «l’aborto dovrebbe essere legale fino a un certo numero di settimane, e limitato in seguito». Fuoco amico anche dai repubblicani, sebbene nessuno dei membri del partito di Trump abbia rilasciato dichiarazioni pubbliche contro di lui, incluso il senatore James Lankford, uno dei repubblicani più accaniti contro l’aborto, che nel corso dell’audizione non ha infierito più di tanto contro Kennedy, lasciando presumere un voto positivo al Senato. Molti altri i temi sul tavolo: i programmi di assistenza sanitaria Medicare e Medicaid, la somministrazione di Ozempic (il farmaco contro l’obesità), l’aumento delle malattie croniche, il cibo spazzatura. «Il 40% dei bambini americani rischia di diventare diabetico», ha ammonito Kennedy, notando ironicamente che al suo «capo» (Trump) piace mangiare i cheeseburger McDonald’s e bere la Diet Coke: «Potrà continuare a farlo», ha detto Kennedy, «ma tutti devono sapere qual è l’impatto di questo cibo non sano sulla sua salute».I repubblicani al Senato hanno una maggioranza non estesa: 52 voti, ne bastano tre contrari per mandare a monte la nomina di Kennedy, che in questi giorni è stato attaccato anche da sua cugina Caroline Kennedy, figlia di Jfk, che in una lettera pubblica gli ha dato del «predatore». Ma Rfk si è difeso: «Sono un uomo fortunato, ho una famiglia felice, sono l’unico che potrà fare questo lavoro». Che si annuncia molto complicato.
Jose Mourinho (Getty Images)