2022-07-18
Italia e Regno Unito, nuovi accordi per il super caccia del futuro
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Al salone aerospaziale 2022 le due nazioni hanno raggiunto un accordo di collaborazione nell'ambito del programma Future Combat Air System (Fcas), ovvero hanno portato avanti quanto occorre per la realizzazione del velivolo di sesta generazione Tempest a cominciare dalla tecnologia dei sistemi d’arma che ne faranno parte.II Ministero della Difesa britannico prevede di far volare un dimostratore Tempest entro cinque anni, poiché un prototipo sarebbe già in costruzione a Preston, in Inghilterra. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa britannico.Lo speciale contiene due articoli.Farnborough, Regno Unito: durante il primo giorno del salone aerospaziale 2022, primo vero evento globale del settore dopo la pandemia, il Segretariato generale della Difesa inglese e il direttorato nazionale degli armamenti di Londra hanno fatto sapere che Italia e Regno Unito sono da tempo impegnate per individuare potenziali aree di cooperazione industriale tra aziende nazionali leader nel settore della Difesa, con l'ambizione di avviare attività di reciproco interesse. Le due nazioni hanno raggiunto un accordo di collaborazione nell'ambito del programma Future Combat Air System (Fcas), ovvero hanno portato avanti quanto occorre per la realizzazione del velivolo di sesta generazione Tempest a cominciare dalla tecnologia dei sistemi d’arma che ne faranno parte. A questo proposito Leonardo e Bae Systems hanno cominciato a individuare aree di collaborazione condivise effettuando analisi congiunte e presto potrebbero eseguire le prime dimostrazioni pratiche. Nello stesso contesto le attività elettroniche italiane e britanniche di Leonardo e di Elettronica Spa stanno sviluppando attività dimostrative su sensori e sistemi avanzati di nuova generazione. Infatti, il programma Fcas non sarà soltanto un aeroplano da guerra, bensì svilupperà un “insieme di sistemi” multi-dominio (cibernetica, aerodinamica, propulsione, eccetera), tecnologicamente avanzati e basati su tecnologie altamente innovative e dirompenti rispetto al passato. Il Tempest, qualora fosse concretizzato ed entrasse in servizio, costituirebbe il terzo esempio di collaborazione internazionale nella quale sono presenti Italia e Regno Unito dopo il Tornado, velivolo oggi in dismissione, e lo Eurofighter Typhoon, caccia multiruolo che il Tempest sostituirebbe a partire dal 2035. L’ambizioso progetto consentirà ai due Paesi di mantenere la sovranità nazionale delle rispettive flotte da combattimento aereo ma ridefinirà le future capacità operative e industriali nel settore aerospaziale. La collaborazione tra Leonardo e Bae Systems verte sull'applicazione delle metodologie progettuali dette Model Based System Engineering (Mbse) basate su complessi modelli di calcolo e su simulazioni finora mai fatte prima di costruire un nuovo velivolo militare, attività che rappresenta la naturale evoluzione dei processi d’innovazione che sta portando i due Paesi oltre la frontiera tecnologica attuale, un terreno non ancora dominato dall'industria europea e appannaggio di quella Usa. Durante il salone di Farnborough 2022, che terminerà alla fine della settimana, sono attesi altri annunci riguardanti il futuro del Tempest, come il ruolo delle singole nazioni e in particolare della Svezia, che entrando a far parte della Nato dovrà mettere in servizio nuovi caccia, e soprattutto del Giappone, che secondo gli analisti potrebbe ridurre il ruolo italiano.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/italia-regno-unito-accordi-supercaccia-2657689509.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="tempest-il-dimostratore-volera-entro-cinque-anni" data-post-id="2657689509" data-published-at="1658169987" data-use-pagination="False"> Tempest, il dimostratore volerà entro cinque anni II Ministero della Difesa britannico prevede di far volare un dimostratore dell’aereo da combattimento supersonico Fcas entro cinque anni, poiché un prototipo sarebbe già in costruzione a Preston, in Inghilterra. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace oggi, 18 luglio, al Farnborough Airshow. Quattro le società che oggi compongono quello che viene definito Team Tempest: Bae Systems, Leonardo UK, Rolls-Royce e Mbda UK. “Il dimostratore è vitale per garantire che la nostra tecnologia, le nostre competenze e la nostra capacità industriale siano pronte per il futuro”, ha affermato il portavoce del Ministero della Difesa inglese in una nota, specificando: “La progettazione e la costruzione del dimostratore volante dimostreranno l'integrazione e le capacità del prototipo, forniranno inoltre dati preziosi all'industria per supportare l'introduzione di un nuovo aeromobile a partire dal 2035”. I funzionari britannici non hanno fornito dettagli sul costo del programma, ma hanno affermato che c'è interesse per l'adesione dell'industria italiana alla costruzione dell’aeroplano. “Il velivolo dimostrativo è già in fase di sviluppo tra il governo e i partner industriali del Team Tempest e il Regno Unito sta definendo le opportunità di collaborazione sul progetto con i partner industriali italiani”. La notizia del dimostratore arriva mentre la Gran Bretagna sta approfondendo le sue relazioni con il Giappone sullo sviluppo di aerei da combattimento e Wallace ha sottolineato che la collaborazione e le relazioni con l'Italia e la Svezia mostrano grandi vantaggi. Attualmente Gran Bretagna, Giappone e Italia stanno conducendo un'analisi concettuale congiunta per identificare i requisiti condivisi e considerare come potrebbero collaborare sui futuri caccia. Le decisioni sulla portata di tale partenariato sono attese quest'anno. L'amministratore delegato della BAE, Charles Woodburn, ha dichiarato: “Abbiamo la responsabilità nel fornire una capacità aerea di combattimento sovrana affidabile e stiamo facendo di tutto per accelerare l'innovazione della futura forza aerea integrando nuove tecnologie, in modo che la Royal Air Force e i suoi alleati possano stare al passo con i nostri avversari”.
Giorgia Meloni ad Ancona per la campagna di Acquaroli (Ansa)
«Nessuno in Italia è oggetto di un discorso di odio come la sottoscritta e difficilmente mi posso odiare da sola. L'ultimo è un consigliere comunale di Genova, credo del Pd, che ha detto alla capogruppo di Fdi «Vi abbiamo appeso a testa in giù già una volta». «Calmiamoci, riportiamo il dibattito dove deve stare». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel comizio di chiusura della campagna elettorale di Francesco Acquaroli ad Ancona. «C'é un business dell'odio» ha affermato Giorgia Meloni. «Riportiamo il dibattito dove deve stare. Per alcuni è difficile, perché non sanno che dire». «Alcuni lo fanno per strategia politica perché sono senza argomenti, altri per tornaconto personale perché c'e' un business dell'odio. Le lezioni di morale da questi qua non me le faccio fare».
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