2024-06-01
L’Iss arruolato contro Lollobrigida
Francesco Lollobrigida (Imagoeconomica)
Il convegno dell’Istituto per la Giornata Oms anti fumo è diventato l’occasione per attaccare il governo. Strali pure da Daniela Galeone, dirigente del dicastero della Salute.Come ogni anno, ieri si è tenuta la Giornata mondiale senza tabacco dell’Oms, che l’Istituto superiore di sanità ha celebrato con un convegno pieno di ospiti illustri, fra cui Silvio Garattini, presidente dell’istituto Mario Negri, Girolamo Sirchia, ex ministro della Salute che vietò le sigarette nei locali pubblici, Rocco Bellantone, presidente dell’Iss, Maria Sofia Cattaruzza, alla guida dalla Società italiana di tabaccologia, Silvano Gallus, ricercatore del Mario Negri, e Daniela Galeone, dirigente del ministero della Salute. L’evento, che sarebbe dovuto servire a presentare il nuovo rapporto sul fumo in Italia, però si è trasformato in un’occasione per sparare a zero contro il governo e, più nello specifico, contro il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Ad aprire le danze Garattini, che ha detto: «Purtroppo è il 26° anno che ci troviamo e la situazione non è migliorata perché abbiamo molti più prodotti disponibili ma tutti contengono nicotina e quindi in pratica la dipendenza è assicurata». Poi l’affondo politico: «Purtroppo abbiamo un governo completamente assente», che «si accontenta di raccogliere 14 miliardi di euro l’anno di tasse ma è molto miope perché quello che spende per curare è molto di più, perché il fumo è un rischio per ben 27 malattie differenti». Il professore ce l’aveva con il ministero dell’Agricoltura: «In Italia usiamo qualcosa come 7.000 ettari di terreno per coltivare tabacco sottraendolo alla forestazione e ad altri tipi di coltivazione. Addirittura abbiamo un ministro dell’Agricoltura che si compiace ed esprime gratitudine alle aziende. Più di questo non sappiamo che cosa possa succedere». Un accordo, che, è il caso di ricordarlo, è arrivato al quarto rinnovo pluriennale a partire dal 2011 e che sostiene circa 1.000 imprese e 28.700 lavoratori diretti e indiretti. Sulla stessa linea anche Sirchia: «Ho letto che i carabinieri fanno l’accordo con la Philip Morris perché non ci sia in circolazione tabacco illegale», ha detto, «Ma queste mica sono aziende normali». Ecco quindi l’attacco alla maggioranza. «Ma dov’è il buonsenso, la logica di uno Stato che si comporta così?». E se il ministero dell’Agricoltura è il «cattivo», quello della Sanità viene visto come il «buono», visto che chiede una stretta anche sui prodotti alternativi, finiti a loro volta nel mirino del convegno. Tanto che Gallus ha sottolineato: «A parte il ministero della Salute tutti i ministeri considerano o sembrano considerare l’industria del tabacco come un alleato, un partner economico e strategico. Il governo infatti supporta la fondazione di nuovi centri di produzione, accetta attività di green washing; sostiene la tabacchicoltura anziché favorire la riconversione; supporta fiscalmente le aziende e accetta le donazioni delle aziende a tutti i partiti politici». A colpire è che anche la Galeone, dipendente del ministero della Salute, sembra voler prendere le distanze dagli altri dicasteri. Tanto da sottolineare che, per quel che riguarda il tabacco riscaldato, «rispetto alla direttiva delegata e alla modifica etichettatura, noi avremmo considerato questi prodotti da fumo, ma la posizione di altri ministeri è stata diversa e si è deciso di considerarli ancora non da fumo». La Galeone ha anche fatto trasparire il nervosismo («Le posizioni del Paese sono state non concordi, questo ci ha messo in difficoltà») per la decisione italiana di disertare la Cop10 di Panama, che l’Ue voleva usare come come clava per imporre decisioni prese da organismi internazionali ai singoli Paesi.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.