2021-04-13
Isole Covid free: Garavaglia ci pensa ma Bonaccini si mette di traverso
Governo diviso sull'idea lanciata dai greci. Il ministro dà l'ok. Stop dal governatore dem: «Non esistono luoghi privilegiati».Sulle isole Covid free, cioè libere dal virus, c'è l'ennesimo scontro tra Regioni. L'ipotesi piace al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia che, portando l'esempio della Grecia -dove entro fine mese saranno vaccinati gli abitanti delle 69 isole elleniche - ha detto: «Potremmo farlo», anche nel nostro Paese, facendo così ripartire il turismo in sicurezza. Una possibilità che tuttavia viene contestata da alcuni governatori prima ancora che dall'esecutivo. «In questo momento, proprio per le difficoltà che stiamo vivendo, dobbiamo dimostrare a tutti i cittadini di questo Paese che c'è equità», ha fatto sapere Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e neo presidente della Conferenza delle Regioni. L'ordine delle priorità per le somministrazioni ha deluso molti sindaci delle isole minori, dalle Eolie (dove da ieri sono iniziate le prenotazioni per ricevere il vaccino ed essere tutti immunizzati entro l'estate), all'Arcipelago Campano dove rallenta il piano varato per Capri, Ischia e Procida. «La vaccinazione era stata organizzata per rispettare le fasce più deboli», ha voluto chiarire Francesco Del Deo, sindaco di Forio d'Ischia e presidente dell'Ancim, l'Associazione nazionale dei Comuni delle Isole minori, «ma vogliamo, nel contempo, operare con la massima celerità per poter essere pronti in tempi rapidi per aprire le isole al turismo e far ripartire l'economia. Il progetto isole Covid free non deve essere rallentato. Roma deve ascoltarci». Pochi giorni fa, anche Nello Musumeci e Christian Solinas, governatori rispettivamente di Sicilia e Sardegna, avevano chiesto al governo «di avere il coraggio di andare oltre», puntando a vaccinare anche le «due più grandi isole del Mediterraneo a spiccata vocazione turistica, che possono garantire numeri importanti per la ripresa dell'economia nazionale». Una dichiarazione congiunta, ricordando che «la stagione turistica è alle porte» e che «pur di raggiungere l'obiettivo di una piena immunizzazione delle nostre isole», i presidenti sono disponibili ad acquistare anche a proprie spese dosi di vaccino. Dura, invece, la reazione di Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna: «Mi auguro che il ministro del Turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di “isole Covid free". Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre. Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo», ha scritto sulla sua pagina Facebook. Non ha gradito l'intervento di Bonaccini il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, che aveva lanciato il progetto di vaccinare tutti i 6.500 abitanti delle due isole. Sempre utilizzando i social gli ha così risposto: «Venga a Lampedusa, così si renderà conto di cosa significa vivere in mezzo al mare senza avere un ospedale». Altro che privilegi, ha poi aggiunto: «Questa proposta non punta solo a tutelare il turismo che nelle isole minori rappresenta spesso la principale, se non l'unica fonte di economia locale, ma punta innanzitutto a salvare la gente che vive in realtà “lontana da tutto"», e che sono anche «territorio di frontiera». Musumeci ieri ha commentato: «Qui nessuno vuole fare il primo della classe ma se a Lampedusa sbarcano centinaia di migranti su 7.000 abitanti, perché dobbiamo costringere quella popolazione ad aspettare luglio e settembre quando può essere messa al sicuro in tempi rapidi?». «Noi», ha sottolineato, «chiediamo solo di poter verificare su scala nazionale dove è possibile intervenire per mettere al sicuro chi può essere messo al sicuro». Pronta, una replica al presidente dell'Emilia Romagna nonché compagno di partito è arrivata anche dal governatore Vincenzo De Luca, che ha dichiarato: «La Campania andrà avanti e non chiederà l'autorizzazione a nessuno, né a Roma, né a Bruxelles, né alle Nazioni Unite» perché «questa operazione o si fa oggi, o perdiamo un altro anno di turismo». Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è invece convinto che «ci sia bisogno di un'azione comune insieme» e ha detto di non ritenere che «siano utili fughe in avanti in questo momento. Credo che anche i cittadini farebbero fatica a comprenderlo». Per Leonardo Marras, assessore al Turismo della Regione Toscana, con 35.000 persone che vivono sull'Arcipelago, «vaccinare le isole sta dentro alla necessità generale», e ha invitato a osservare il «calendario nazionale». Angelo Zini, sindaco di Portoferraio e presidente della conferenza dei sindaci dell'Elba, aveva invece accolto con favore la proposta condivisa da Garavaglia: «Dal punto di vista dell'immagine e della promozione sarebbe un segnale importante perché potremmo dire non di essere Covid free, ma che su tutte le isole minori siamo prossimi all'immunità di gregge». Da Venezia, il governatore Luca Zaia ha tenuto a far sapere di essere a favore ma con i dovuti distinguo: «La nostra isola si chiama Veneto perché non esiste che io vada a immunizzare una località a discapito delle altre. Non si sottraggono vaccini agli altri per vaccinare determinate aree. Inoltre c'è un aspetto etico e di programmazione, dobbiamo vaccinare gli anziani, e per fare un progetto Covid free bisognerebbe vaccinare anche i ventenni e i trentenni».