2021-10-07
Il dopo Merkel non agita i mercati. I vaccini trascinano i listini tedeschi
Il tramonto dell'ipotesi di una coalizione di governo fra Spd, Verdi e Sinistra allontana lo spettro di altre tasse. Il settore farmaceutico fa salire del 38% l'azionario. Interessanti anche i nuovi titoli del Dax, come Zalando.Dopo le elezioni in Germania che hanno visto il crollo della Cdu/Csu fervono le trattative e tutto può succedere, compreso il ritorno al governo del partito di Angela Merkel, superato dalla Spd di Olaf Scholz. Il mercato tedesco, però, non si è mostrato troppo preoccupato di questo voto, anche perché lo scenario peggiore finora non si è verificato, ovvero una coalizione rossa formata da Spd, Verdi e Sinistra (sono in corso trattative fra Spd, Verdi e Liberali) che veniva considerata l'anticamera di tasse più elevate, patrimoniale e maggiore regolamentazione.Nella sua ultima storia di copertina, d'altronde, anche l'Economist certifica che la presunta superiorità morale tedesca non è ormai più quella di un tempo. Del resto, il caso delle emissioni truccate della Volkswagen è di soli sei anni fa e prima c'erano stati altri scandali in Germania. Tutto questo ha contribuito a far crollare il mercato azionario tedesco con l'indice Dax che a novembre 2020 era sceso a quota 15.000 punti per poi risalire grazie all'ondata dei vaccini in Borsa, fenomeno che ha fatto salire i listini del 38%. Uno dei campioni mondiali del settore è nato in Germania, Biontech (che lo commercializza con Pfizer), e si calcola che la produzione dei vaccini aumenterà il Pil tedesco di circa lo 0,5%Il listino tedesco è piuttosto «old economy» con un forte peso del settore chimico, finanziario e automobilistico e fra i giganti come capitalizzazione sopra i 100 miliardi di euro spiccano Sap (informatica), Linde (gas tecnici), Siemens e Volkswagen.Dopo lo scandalo Wirecard (un anno fa uscito dal Dax per bancarotta fraudolenta dopo che era stata considerata per lungo tempo la Paypal tedesca), l'indice principale è passato da 30 a 40 titoli con l'ingresso di società più digitali come Zalando (abbigliamento venduto solo online), Hellofresh (kit di preparazione pasti a domicilio) o chimiche come Brenntag e Symrise (aromi e fragranze).«Si tratta di un mercato azionario fra i più importanti in Europa, con un rendimento medio fra i migliori nell'ultimo ventennio e che ha goduto dell'effetto Merkel che ha spinto il Pil tedesco a crescere in 16 anni perfino più di quello statunitense», dice Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf, «Ora inizia una nuova sfida per il suo successore, chiunque esso sia, anche perché ci sono dossier in arretrato in Germania come il tema delle infrastrutture e quello della digitalizzazione. Ma resta comunque uno dei locomotori dell'Europa».Per chi non se la sente di lanciarsi direttamente nel mercato azionario tedesco, ci sono diverse opportunità tra fondi ed Etf che permettono di limitare i rischi attraverso una buona diversificazione. Si tratta spesso di prodotti a doppia cifra quando si parla di rendimenti e, nel caso degli Etf, anche dai costi contenuti. Basti dare un occhio all'iShares mdax ucits etf che in tre anni ha reso il 31,1% o all'Xtrackers Dax ucits etf che in 36 mesi è salito del 22,6%. Tra i fondi comuni c'è il Credit Suisse small&mid cap Germany equity salito del 28,5%.
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