2024-01-04
Internet non pensiona i festival: sono sempre più amati dai giovani
Fabrizio Paschina, executive director comunicazione e immagine Intesa Sanpaolo (Imagoeconomica)
Due studi di Intesa Sanpaolo fanno il punto sulla salute delle kermesse dal vivo.Nell’epoca dei social, qual è il rapporto dei giovani con la cultura e le manifestazioni dal vivo? Sono questa alcune delle domande a cui Intesa Sanpaolo ha cercato di rispondere attraverso due studi ad hoc. «Le ricerche promosse da Intesa Sanpaolo rappresentano uno strumento utile per comprendere l’atteggiamento del pubblico, le nuove modalità di fruizione e le tendenze della produzione culturale. Abbiamo voluto dare un contributo agli operatori del settore per aiutarli ad orientare le loro scelte di comunicazione e per rendere la cultura sempre più accessibile in particolare alle nuove generazioni», ha spiegato Fabrizio Paschina, executive director comunicazione e immagine dell’istituto di credito. Per iniziare, con la ricerca Effettofestival 2023, curata da Giulia Cogoli e Guido Guerzoni, si è voluto investigare l’impatto dei festival di seconda generazione, ovvero delle manifestazioni sorte di recente (2-10 edizioni, con una media di 5). Il format è in gran forma ma stanno cambiando gli argomenti principali, con una spiccata tematizzazione e un maggior focus su questioni sociali, sostenibilità, ambiente, diritti e innovazione. Inoltre, i festival più recenti sono organizzati soprattutto da enti privati e sono prevalentemente gratuiti. La conferenza è la tipologia di evento più ricorrente, mentre i live streaming calano e le attività digitali e phygital non si sono radicate, a dispetto di quello che si pensava durante la pandemia. Il valore esperienziale e immersivo ripaga dello sforzo fatto per partecipare a un evento di persona. La seconda ricerca, realizzata con il supporto di Bva doxa, ha invece l’obiettivo di comprendere il rapporto tra i giovani e la cultura, individuare le leve attrattive e dare suggerimenti per organizzare festival in linea con le loro aspettative. Per questo è stato indagato il significato e il vissuto del concetto di «cultura» tra i giovani attenti al tema usando vari metodi: focus group, web listening e sondaggi su 1.000 italiani dai 18 ai 74 anni. Dai focus group è emerso che per i giovani la cultura rappresenta uno strumento per comprendere il mondo di oggi e interpretare il futuro, ma è anche mezzo di crescita personale e di intrattenimento, libero dall’élitarismo che connotava la cultura in passato. La fruizione della cultura per i giovani passa sia dai canali online sia da quelli offline, ma con pesi differenti. L’online è privilegiato perché è sempre a portata di mano, ha un linguaggio più affine, consente una fruizione veloce senza attese e permette di scegliere i contenuti più interessanti. Per l’offline occorre invece attivarsi, dedicare del tempo, mettere in campo un impegno maggiore. Sforzi però ripagati da un’immersione completa e più intensa. La fruizione online passa in primis dai social, dove si trova sia la notizia «calda», aggiornata in tempo reale, sia l’approfondimento «a freddo». I social inoltre creano con gli eventi live un senso di community. Il linguaggio, per finire, è semplice. Come si inseriscono i festival culturali in questo contesto? Il 35% degli italiani ha partecipato ad almeno un festival negli ultimi 3-5 anni: il 16% sono giovani. I giovani, pur meno in termini numerici, partecipano ai festival culturali in misura maggiore degli over 40: quasi 1 giovane su 2 vi ha partecipato almeno una volta negli ultimi 3-5 anni, rispetto a quasi 1 su 3 degli over 40. Per i giovani i festival culturali sono un luogo di condivisione dei propri interessi, un momento di scambio del sapere, un’occasione per confrontarsi. Partecipano spinti dall’interesse verso le tematiche e gli speaker e consigliati da suggerimenti di amici o professori.Pensando al futuro, il festival ideale è itinerante su tutto il territorio nazionale; con ospiti conosciuti provenienti dal Web; caratterizzato da tanti interventi e brevi, modello Ted talk; con laboratori tematici e workshop; e con eventi collaterali di svago come concerti e dj set.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)