2020-08-04
In Sicilia altri 200 sbarchi. E Roma si limita a sostituire lo scafo per la quarantena
Nello Musumeci chiede lo stato d'emergenza. Il sindaco di Porto Empedocle: «Se continuano i flussi, il natante è inutile». Cateno De Luca minaccia di occupare l'hotspot della sua Messina.Otto barchette, 200 clandestini e la notte che si confonde con l'alba. A Lampedusa ieri è stato l'ennesimo giorno di arrivi, paura e polemiche. La metà delle piccole imbarcazioni che riesce a toccare la terraferma. Le altre, invece, avvistate al largo e portate in salvo. Duecento persone vengono così soccorse e poi trasferite all'hotspot di contrada Imbriacola. Un centro di prima accoglienza diventato carnaio: 95 posti disponibili per 910 ospiti, a dispetto del rischio di contagi. E restano ancora i numeri a descrivere, impareggiabili, l'emergenza nell'emergenza. In due settimane l'isoletta del Mediterraneo è stata invasa da quasi 6.000 migranti. Con la temuta aggravante: da giugno a oggi, rivela l'ultimo monitoraggio della Regione Sicilia, già 78 immigrati sono stati trovati positivi al coronavirus. sindaci esasperatiIl cuore del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, batte indubitabilmente a sinistra. Ma pure lui è ormai esasperato. Da giorni minaccia di lasciare i nuovi arrivati sul molo. E dallo scorso 23 luglio chiede lo stato d'emergenza. Anche stavolta, basta mettere in fila date e numeri. Nel 2011, quando quella straordinarietà venne sancita, gli approdati erano meno. Dunque? I giallorossi temono il colpo d'immagine. E poi Giuseppe Conte s'è già riattribuito pieni poteri per gestire la pan-demia. Non vuole implicitamente ammettere il fallimento sull'immigrazione. Il governatore siciliano, Nello Musumeci, dunque ribolle: «Quanto ancora si deve attendere per la proclamazione dello stato di emergenza da parte del governo centrale, chiesto oltre un mese fa?». Parla di «delitto di Stato» perpetrato contro la sua isola. Attacca premier e ministri: «Ci vogliono trasformare nel campo profughi d'Europa». Profetizza le conseguenze più nefaste: «Dopo la crisi economica, ci sparano l'ultimo colpo alla nuca». Infine, massimo cruccio, «non c'è alcun piano». Hotspot diventati focolai, immigrati in fuga e approdi ininterrotti. Ne sa qualcosa il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ieri ha denunciato la fuga di migranti dal centro d'accoglienza di Bisconte: «Se entro lunedì non cambierà nulla occuperò la struttura sino alla sua chiusura». In un'intervista alla Verità, Musumeci aveva chiesto almeno un'altra nave per ospitare gli sbarcati. L'hanno accontentano. Ieri sera nelle Pelagie è giunta Azzurra, del gruppo Grandi navi veloci. Peccato però sia solo il rimpiazzo della Moby Zazà, ormeggiata a Porto Empedocle e destinata riprendere il largo per volontà del suo armatore. Azzurra, che in teoria ha 700 posti, ospiterà le persone accolte da giorni a Porto Empedocle in una tensostruttura. E parte di quel migliaio di clandestini stipato nel piccolo hotspot di Lampedusa. Così, è utile rimettere di nuovo in fila i dati. La nuova imbarcazione non basta oggi. Figurarsi domani. «Se i numeri degli sbarchi continueranno a essere questi, non avremo risolto nulla neppure con la nave quarantena» ammette il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina. «Servono ponti aerei e delle strutture adatte per accogliere, anche solo temporaneamente, i migranti». E poi, lamenta, proseguono le fughe. «L'ultima è l'allontanamento repentino di una cinquantina di migranti, che continuano a essere ricercati».Il sindaco pentastellato ha ragione. Non basta. E non basterà. Fino a ieri, calcola il ministero dell'Interno, nel 2020 sono arrivati 14.438 clandestini, soprattutto sulle coste siciliane. Nello stesso periodo dell'anno scorso, con Matteo Salvini al Viminale, erano stati invece 3.867: quasi un quarto. Ma adesso l'emergenza sicurezza si combina quella sanitaria. E, infine, con quella economica. bertolaso in missioneBasta chiedere ad albergatori o ristoratori dell'agrigentino. Oggi, intanto, a Lampedusa è prevista la visita di Guido Bertolaso, consulente della Regione, con Ruggero Razza, assessore siciliano alla Sanità. Bisogna organizzare nell'isola un laboratorio per i tamponi veloci. Accelerare l'iter per la costruzione dell'ospedale. E rilanciare, ancora una volta, la dichiarazione dello stato d'emergenza. «È incomprensibile che il governo prenda altro tempo» dice Razza. «Poi però, se uno vuole essere malizioso, pensa che sia tutto legato a una strategia low profile per non favorire Salvini». Il leghista, intanto, rilancia sui social un video di qualche giorno fa. È il 28 luglio. Ambientazione da cartolina: la spiaggia dei Conigli, proprio a Lampedusa, una delle più belle d'Europa. Nelle immagini si vedono i clandestini che si allontanano dall'arenile, ordinati e impassibili, in perfetta fila indiana. Salvini commenta: «L'umiliazione inflitta agli italiani da un governo conclamato complice di trafficanti e delinquenti. Conte ha fatto diventare l'Italia la barzelletta del mondo». Sovviene quindi la tunisina con cappellone di paglia e barboncino, che spera di farla franca travestendosi da ricca europea. Oppure i clandestini che camminano indisturbati sulla sabbia bianca, come turisti di ritorno dal mare. Istantanee di un mondo che, in Sicilia, gira ormai alla rovescia.