
Il 16 agosto il consigliere Bernardo Bertoldi e sua moglie comprano più di 13.000 azioni dell'azienda spendendo 238.000 euro. Le polemiche sul disastro e la nazionalizzazione avevano fatto precipitare le quotazioni. Ma, con il primo rimbalzo, hanno realizzato 20.000 euro.Ma che bravi questi amministratori di Atlantia. Nessuno avrebbe immaginato che fossero così lesti nel prendere decisioni nei momenti difficili. E invece, appena saputa la notizia del crollo del ponte Morandi, e toccato con mano un altro crollo, quello dei titoli della società che possiede Autostrade, avevano già il telefono in mano. Non per disporre gli interventi di soccorso e di ricostruzione, dopo un disastro in cui hanno perso la vita 43 persone, ma per disporre l'acquisto di azioni, speculando sulla caduta delle quotazioni. La storia l'ha scoperta Franco Bechis, il quale spulciando il sito di Borsa italiana si è accorto di alcuni strani movimenti che hanno riguardato la holding di cui sono azionisti di controllo i Benetton. Mentre la famiglia di Ponzano Veneto era intenta a festeggiare Ferragosto, compleanni e vacanze, un consigliere del gruppo studiava come trarre guadagno da quello che era successo. Lo Speedy Gonzales dell'investimento si chiama Bernardo Bertoldi ed è un professore di Torino che siede nel consiglio di amministrazione di Atlantia, la holding che controlla Autostrade. Dopo che alle 11.36 del 14 agosto il ponte sulla A10 è crollato trascinando nel baratro auto e viaggiatori, le azioni della società hanno subito un brusco calo. A fine giornata la quotazione borsistica segnava un meno 5.39 per cento, ma la botta per Atlantia doveva ancora arrivare. Già, perché se è vero che subito dopo la strage di Genova sulla holding di cui i Benetton sono azionisti di controllo si è abbattuta un'ondata di vendite che ha trascinato al ribasso il titolo, è altrettanto vero che la caduta verticale la si è avuta il 16 agosto, quando la Borsa ha riaperto, dopo la pausa di Ferragosto. Per tutta la giornata del 15 si erano susseguite le accuse contro Autostrade per l'Italia per i mancati interventi di manutenzione al ponte Morandi. Ventiquattr'ore dopo il crollo era diventato chiaro a tutti, in particolare all'opinione pubblica, che gli allarmi sul deterioramento del manufatto costruito 50 anni prima erano stati ripetuti, ma purtroppo erano caduti nel vuoto. A mercati aperti era dunque facile attendersi una reazione anche sulla volatilità del titolo di Atlantia, come ripercussione delle polemiche politiche.A fronte di questo prevedibile scenario, che fa il professor Bernardo Bertoldi, consigliere di amministrazione di Atlantia? Alle 7.57 di giovedì 16 agosto si mette davanti al computer e comincia a comprare azioni della holding mentre gli altri vendono. In principio sono 5.000 titoli, poi 2.500, quindi altri 800. In tre minuti Bertoldi compra 8.300 titoli, a un prezzo medio di 17,5613 euro, investendone 145.758. Neanche il tempo di congratularsi con sé stesso per aver comprato azioni che solo due giorni prima valevano più di 24 euro, che al computer di casa Bertoldi si siede la moglie del professore, la quale anche lei compra la sua bella quota di azioni Atlantia, approfittando del ribasso. La signora mette sul tavolo 93.132 euro, acquistando un pacchetto di 5.200 azioni al prezzo medio di 17,91 euro. In totale, il consigliere della holding controllata dalla famiglia Benetton e la di lui consorte hanno investito la bella cifra di 238.890 euro, ossia una discreta sommetta. La velocità con cui i coniugi hanno agito però è stata premiata, perché dopo essere precipitate, le azioni della società sono rimbalzate, come spesso succede in questi casi. Certo, per effetto dello scontro con il governo, con la messa in mora per inadempienze contrattuali, che potrebbe portare anche alla revoca della concessione, Atlantia non ha recuperato tutto, tornando al valore antecedente la tragedia di Genova, ma nei giorni successivi è risalita sopra i 18 euro, sfiorando quota 19. Bechis ha calcolato che in pochi giorni Bertoldi e signora hanno guadagnato rispetto all'investimento iniziale almeno 20.000 euro, ossia una cifretta di tutto rispetto per un professore, ancorché consigliere di amministrazione di una società quotata.Insomma, mentre Autostrade e Atlantia ancora non si erano scusate con le famiglie delle vittime di Genova per la strage, un suo amministratore pensava a guadagnare dagli effetti che quella strage aveva prodotto. Si dirà che Bertoldi così ha dimostrato di aver fiducia nell'azienda di cui è consigliere e nelle sue buone ragioni di dimostrare di essere estranea al disastro. Può essere. Di certo il professore ha dimostrato che anche nelle tragedie c'è qualcuno che guadagna.
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