2020-12-04
In arrivo la polizza obbligatoria contro terremoti e inondazioni
La proposta inserita nella legge di bilancio. Premio in media di 130 euro (detraibili).Se ne parlava da tanto e ora è realtà. Ieri l'emendamento proposto da Sestino Giacomoni, vicepresidente della commissione Finanze alla Camera e membro del coordinamento di presidenza di Forza Italia, è stato inserito nella legge di bilancio 2021. L'idea è quella di prevedere per legge una polizza assicurativa per danni catastrofali obbligatoria per tutti i proprietari di un immobile, con premio interamente detraibile in dichiarazione dei redditi.L'obiettivo della polizza è quello da un lato di offrire maggiore garanzie ai privati quando l'immobile subisce un danno derivante da alluvioni, terremoti, frane o esondazioni, dall'altro di sgravare lo Stato dal dover pagare indennizzi - spesso stanziati con grande ritardo - in caso di catastrofi naturali. In effetti l'Italia è un Paese molto sismico e anche a rischio esondazioni. Per farla breve, il rischio c'è. Dal 1950 a oggi si stima che, a causa di disastri naturali, nel nostro Paese abbiano perso la vita 5.000 persone a causa di terremoti e 1.200 a causa di alluvioni per un danno complessivo quantificato in 108 miliardi di euro per sisma avvenuti tra il 1967 e il 2017. La legge è stata ferma in commissione Finanze per mesi ma ora l'intesa pare sia stata trovata. Del resto, l'intento è del tutto corretto. La messa in pratica, invece, pone non pochi dubbi. Già si possono immaginare le critiche di chi in questi casi affermerà che si tratta di un regalo alle compagnie assicurative. La realtà è invece ben diversa. Anche perché non è detto che una società di assicurazione abbia la forza necessaria per pagare tutti gli indennizzi in caso di calamità naturale. Inoltre, se da un lato è vero che l'Italia è un Paese geologicamente a rischio, è anche vero che non tutte le zone del Belpaese offrono lo stesso grado di pericolosità. Perciò, presumibilmente, chi sarà proprietario di una casa a Trento si troverà a pagare una polizza decisamente meno salata rispetto a chi possiede un immobile a L'Aquila. L'Ivass sul tema a luglio 2019 ha fatto una proiezione all'interno dello studio «Calamità naturali e coperture assicurative: valutazione dei rischi e policy options per il caso italiano», affermando che il premio media di una polizza di questo tipo potrebbe costare intorno ai 130 euro. In più, per le case moderne costruite con criteri anti-sismici il prezzo potrebbe scendere di un ulteriore 30%. Secondo l'Ivass, proteggere tutte le case italiane dal solo danno alluvionale costerebbe circa otto euro per abitazione, che salirebbero a 20 per quelle in aree più esposte.Tutto corretto, insomma. Bisognerebbe vedere, però, quanto può costare una polizza per chi abita vicino ai Campi Flegrei, ad esempio. Nonostante la detraibilità per intero, molto probabilmente una famiglia si potrebbe trovare obbligata a sborsare anche 300 o 400 euro in attesa poi che questi gli vengano detratti dalla dichiarazione dei redditi. Si tratterebbe di uno sforzo non da tutti, soprattutto di questi tempi in cui la nostra economia è fiaccata dalla pandemia del coronavirus. L'obiettivo della legge è quello di far pagare tutti i possessori di un immobile in modo da abbassare sensibilmente il premio da pagare per la polizza e permettere allo Stato, sgravato dal dover pagare indennizzi, di avere tempo e risorse per pensare alla ricostruzione delle infrastrutture pubbliche. Insomma, non resta che attendere e capire quando dovremo mettere mano al portafoglio per la polizza obbligatoria. C'è da scommetterci che, una volta decisi i parametri, le polemiche non mancheranno. Sarà anche per questo che la norma è stata tenuta in pausa per mesi. L'esecutivo non voleva altre gatte da pelare in questo anno di pandemia.
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