2019-04-10
In 32.000 a piedi per fede o per sfida. I cammini italiani che battono Santiago
Nel 2018 l'antica via iberica superata da quelle del nostro Paese.Salute e business: i viandanti spendono dai 30 ai 50 euro al dì.C'è chi lo fa come atto di fede, chi come atto di coraggio: per testare i limiti e per mettersi alla prova. Fra sacro e profano, oggi i cammini riscoprono un successo dimenticato. In tutto il mondo migliaia di viaggiatori, zaino in spalla, partono ogni giorno alla volta degli itinerari più conosciuti, ma anche di quelli meno frequentati. Condividendo il viaggio con altri pellegrini, dormendo negli ostelli e vivendo un'esperienza unica. La mappa dei sentieri è sterminata. Certamente il più popolare in Europa è quello di Santiago: il cosiddetto cammino francese - il più percorso - è lungo circa 800 chilometri fra le città di Saint-Jean Pied de Port (sul versante francese dei Pirenei) e Santiago de Compostela. Ma nel 2018, per la prima volta, l'antichissima via spagnola iberica è stata superata, nei numeri, da quelle presenti nel nostro Paese. Sono stati, infatti, 32.338 i camminatori italiani che, nello scorso anno, hanno chiesto la credenziale per uno degli itinerari di casa nostra. Contro i 27.009 connazionali (sono in assoluto i più numerosi subito dopo gli spagnoli) arrivati fino alla cattedrale di Santiago. L'indagine, che ha decretato il successo dei percorsi Made in Italy, è stata condotta da Terre di mezzo sia sulla base dei dati forniti dalle associazioni o enti che accolgono i pellegrini sia grazie a un questionario lanciato su Facebook al quale hanno risposto 3.000 amanti del trekking. «Non era mai successo prima», commenta il direttore editoriale Miriam Giovanzana, «questi dati confermano il potenziale dei cammini italiani». Il percorso italiano più frequentato è in assoluto la Via Francigena. L'itinerario di 3.264 chilometri parte dal Regno Unito e, attraverso Francia e Svizzera, arriva fino in Puglia. L'Italia ospita 88 tappe, per una lunghezza complessiva che supera i 2.000 chilometri. Fra città d'arte, panorami mozzafiato e borghi medievali. Nel corso del 2018 le presenze sono state 17.092. Numeri importantissimi, che nel 2017 hanno portato le sette Regioni interessate dal percorso ad avviare l'iter per il riconoscimento dei sentieri come patrimonio dell'umanità Unesco.La via degli deiAl secondo posto, fra i cammini più frequentati nel nostro Paese, ci sono le Vie Francescane: un groviglio di sentieri che, lungo le strade dei viandanti percorse anche da San Francesco, collegano antichi conventi. Da qui, nel 2018, sono passati 7.352 camminatori. Sono invece stati 3.800 quelli che hanno scelto la Via degli Dei: il suggestivo percorso escursionistico è lungo circa 130 chilometri e collega piazza Maggiore, a Bologna, con piazza della Signoria, a Firenze. Attraversando la natura e la storia dell'Appennino Tosco-Emiliano. La mappa dei sentieri italiani include anche il Cammino di San Benedetto. 300 chilometri e 16 tappe mozzafiato da Norcia a Cassino. Da qui lo scorso anno sono passate 2.106 persone. E poi ci sono i Cammini Francigeni di Sicilia (1.426 presenze) e la Via Romea Germanica (652).Donne laureatiMa chi sono, nel nostro Paese, gli amanti del trekking? L'indagine ne ha ricostruito l'identikit, mettendo in evidenza che solo una minoranza parte per motivi religiosi (25%). La maggior parte lo fa perché ama sport e natura (52%) e perché vuole scoprire il territorio italiano attraversandolo con lentezza. Tre appassionati su quattro hanno già fatto altre esperienze del genere alle spalle, mentre sono soprattutto gli over 40 a mettersi lo zaino in spalla: il 28,9% ha fra 51 e 60 anni, il 24,1% fra 61 e 70 anni, il 19,7% tra 41 e 50 anni. Le donne sono il 43%. Solo il 12% ha la licenza media, mentre diplomati e laureati si equivalgono (44%). La maggior parte si cimenta nell'impresa nel periodo primaverile o estivo: i picchi si registrano a maggio (19% di presenze) e ad agosto (21%). Il 51% fa tutto il cammino in una sola volta. Ma se si entra nel dettaglio dei singoli itinerari si trovano molte differenze. Sulla Via Francigena, per esempio, solo il 16% parte e arriva in una sola stagione, gli altri preferiscono dividere l'itinerario su anni diversi. Sono, invece, percorsi interamente i cammini più brevi, come la Via degli Dei (90%), la Magna via Francigena in Sicilia (82%), l'Italia coast to coast (64%) e il Cammino di San Benedetto (51%).Salute e businessInsomma, non siamo di fronte a una moda passeggera. Ma a un modo diverso di intendere il viaggio e la conoscenza dei luoghi, che parte dalla necessità di andare piano. E di assaporare ogni singolo istante. Un beneficio per il corpo e per la mente. Ma anche per l'economia. Il 45% dei camminatori spende, infatti, in media dai 30 ai 50 euro al giorno. Il 65,4% pernotta in un bed and breakfast, il 57,1% in strutture religiose, il 28,4% in agriturismi e il 23,8% negli alberghi. E se il 73% pranza al sacco con i panini, il 52% si concede una cena al ristorante, mentre il 27% va nelle trattorie nelle quali è stato studiato il menù ad hoc per loro. E non finisce qui, perché a beneficiarne è tutto l'indotto. Basti pensare che, prima di partire, il 42% acquista calzature per il trekking, il 39% abbigliamento tecnico e il 31% prodotti come zaino, borraccia o bastoncini.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità
Charlie Kirk con la moglie Erika Frantzve (Getty Images)